Lunedì 01 febbraio

Settimana della quarta domenica dopo l’Epifania – Lunedì – beato A. C. Ferrari

La settimana che apriamo è del tutto particolare. Ci avviciniamo alla festa patronale di San Giulio, vivremo le giornate eucaristiche, le solenni 40 ore, avremo la festa della presentazione del Signore, domani, oltre alla cara memoria, oggi, del beato Andrea Carlo Ferrari e altri Santi ancora. Una settimana ricca che apriamo, anzitutto, con la catechesi continua del libro del Siracide.

Siracide

Sir 24, 23-29
Lettura del libro del Siracide

Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio Altissimo, la legge che Mosè ci ha prescritto, eredità per le assemblee di Giacobbe. Non cessate di rafforzarvi nel Signore, aderite a lui perché vi dia vigore. Il Signore onnipotente è l’unico Dio e non c’è altro salvatore al di fuori di lui. Essa trabocca di sapienza come il Pison e come il Tigri nella stagione delle primizie, effonde intelligenza come l’Eufrate e come il Giordano nei giorni della mietitura, come luce irradia la dottrina, come il Ghicon nei giorni della vendemmia. Il primo uomo non ne ha esaurito la conoscenza e così l’ultimo non l’ha mai pienamente indagata. Il suo pensiero infatti è più vasto del mare e il suo consiglio è più profondo del grande abisso.

Anche oggi il Siracide è davvero sorprendente per la quantità di meditazioni che ci dona.

Non cessate di rafforzarvi nel Signore, aderite a lui perché vi dia vigore”. Potrebbe essere esattamente il nostro programma spirituale di questa settimana. Perché celebrare queste feste? Perché proporre le 40 ore? Per permettere a tutti di aderire al Signore, per chiedere a tutti di rinnovare, nell’Alleanza dell’Eucarestia, la presenza del Signore nelle nostre vite. Questo è ciò che più conta e ciò che più preme. Anche noi siamo chiamati a rinnovare la nostra alleanza con il Signore e questi segni sono la concreta modalità che abbiamo per dire la nostra fede, per rafforzarci nello spirito, per aderire al Signore. Questa è la sapienza della vita del credente. L’uomo di fede, ogni giorno, nonostante le difficoltà del tempo e quelle della vita personale, continua a cercare la presenza di Dio nella sua vita e utilizza tutti i possibili modi che la fede offre, per entrare in alleanza e in sintonia con Dio.

Il Signore, Onnipotente è unico e non vi è altri al di fuori di Lui”. È la professione di un uomo di fede che conosce altre tradizioni religiose, è venuto in contatto con altri modi di cercare Dio, che pure stima e comprende. Tuttavia riconosce che la via di Israele è diversa. Mentre tutti gli altri sono tentativi di arrivare a Dio, Israele conosce la via che Dio rivela e a questa si affida. Solo questo cerca!

Infine il Siracide diceva apertamente che la sapienza di Dio è più grande di qualsiasi ricerca che l’uomo possa compiere. Ecco perché vale sempre la pena di cercare il Signore. Anche se sembra che non ci sia più niente da dire sulla fede, anche se sembra che tutto quello che si poteva conoscere è già stato detto, occorre andare avanti a cercare perché Dio si rivela a chi lo cerca con cuore umile e sincero.

Vangelo

Mc 5, 24b-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Molta folla seguiva il Signore Gesù e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».

Così come ha fatto la donna del Vangelo: si è rivolta ai dotti del suo tempo, ha consultato i “dottori” che potevano conoscere il suo caso e guarirla. Si rende conto che ha speso tutti i suoi averi senza aver migliorato la sua situazione. Nella sua sapienza, questa donna compie un gesto infinitamente piccolo: toccare il mantello di Gesù. Sa che anche solo quel gesto potrà salvarla, e lo compie! Con la fede di una donna qualunque, con la fede dei semplici e dei poveri. Ella che ha girato per i grandi sapienti, alla fine, compie un gesto umile, povero, quasi scaramantico. Un gesto che fa ridere, un gesto che non è degno di nota. Come si fa a capire chi ti tocca quando una folla considerevole ti pressa da ogni parte? Eppure è proprio questo gesto che salva questa donna che, evidentemente, vive la lezione del Siracide. Sapendo che Gesù, sapienza incarnata, è più grande di qualsiasi sapienza dell’uomo, questa donna compie un gesto umile ma deciso, di venerazione, di rispetto e, al tempo stesso, di richiesta, di attesa, di supplica. È questa sapienza spicciola, è questa sapienza di affidamento anche ad un gesto che fa sì che questa donna abbia ciò che desidera, quella salvezza del corpo che, in lei, diventa anche apertura alla fede in Cristo.

Per noi

Credo che anche per noi valga qualcosa del genere. È bello sapere che il Signore ci lascia anche girovagare nelle nostre ricerche, ci lascia anche camminare su vie che non sono così buone o così promettenti e ci aspetta. Ci aspetta in quel finale, decisivo, ritorno a lui. Forse tante storie di conversione, tante storie di fede hanno in comune proprio questo aver girovagato per molte strade prima di essersi arresi alla misericordia di Dio. Così è anche per noi, che abbiamo tanti pensieri, scrutiamo diverse forme di conoscenza, prima di arrenderci alla misericordia di Dio che salva la vita.

  • Quale forma di sapienza sto indagando?
  • Cosa mi manca per arrendermi del tutto alla forza della misericordia di Dio?
2021-01-28T10:36:37+01:00