Settimana della 4 domenica di Pasqua- lunedì – apertura mese di Maggio
La spiritualità di questo giorno
Iniziare il mese di maggio. (letture proprie di San Giuseppe lavoratore)
La Parola di questo giorno
LETTURA Gen 1, 26 – 2, 3
Lettura del libro della Genesi
In quei giorni. Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
SALMO Sal 89 (90)
Benedici, Signore, l’opera delle nostre mani.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio. R
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte. R
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi! R
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli. R
EPISTOLA Col 3, 12-15. 17. 23-24
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!
VANGELO Mt 13, 54-58
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Colossesi
“Qualsiasi cosa fatela per il Signore”
Vorrei partire da questa frase per la nostra riflessione giornaliera. San Paolo indica un criterio di primaria e di vitale importanza. Il credente, qualsiasi cosa faccia, la fa per il Signore. È il motivo per cui si agisce, il motivo per cui si fanno le cose, il motivo per cui si sostengono le fatiche della vita.
Prendiamo San Giuseppe, che vogliamo ricordare con il titolo di “lavoratore” in questo primo giorno di maggio. Tutto nella sua vita, a partire dai suoi sogni e per tutto il tempo nel quale egli divenne “custode” di Gesù, tutto è stato fatto per Dio! San Giuseppe accetta la sua vocazione e vive il suo compito, con tutte le fatiche che esso ha comportato, proprio per questo motivo, perché riferisce tutto a Dio. Non si lamenta del lavoro, non si lamenta delle ristrettezze, non si lamenta delle difficoltà, dei pensieri… tutto è fatto per Dio e, come sempre, quando si fanno le cose per il Signore tutte queste realtà della vita, che pure ci sono, passano in secondo piano, non vengono avvertite come primarie, si sopportano, si superano.
Oppure, proprio perché è il primo giorno del mese di maggio, pensiamo a Maria. Anche lei vive le sue fatiche, anche lei vive le sue difficoltà, ma, come dice San Luca, tutto serba nel cuore. Non ci dice niente delle sue angosce, delle sue difficoltà, delle sue fatiche, perché tutto fa per Dio. Il suo servizio alla casa di Nazareth e al ministero di Gesù è tutto sempre retto dal desiderio di servire il Signore e, come sappiamo, quando si serve il Signore, tutto diventa possibile. Anche Maria, nel suo silenzio, nella sua dedizione, nella sua capacità di servire, ha fatto tutto per Dio e per Gesù. Credo che questa sia la vera grande lezione che impariamo da Maria, da Giuseppe e da molti altri santi, soprattutto da quei santi anonimi che abbiamo anche noi incontrato nella nostra esistenza.
Il nostro cammino di fede
Proviamo davvero a pensare ad alcune persone di fede che abbiamo incontrato. Proviamo a pensare all’esempio che ci hanno dato, lasciandoci magari anche solo intuire che tutto quello che hanno fatto, condiviso, sopportato, l’hanno fatto per il Signore. Io credo che ci sia un atteggiamento sapienziale fondamentale per tutti noi. Perché, talvolta, facciamo fatica a sostenere problemi e difficoltà della nostra vita? Perché fatichiamo a sostenere alcune prove dell’esistenza? Perché dimentichiamo il Signore, non sappiamo più per chi facciamo alcune cose, non abbiamo più la forza che viene dalla preghiera e dall’Eucarestia. Quando la preghiera non manca ed anzi è abbondante, quando il sostegno dell’Eucarestia è forte, allora tutte le cose diventano possibili, sopportabili, non inutili nel cammino della vita. Io credo che tutti dovremmo dirci più spesso, quando siamo in qualsivoglia genere di difficoltà: “Lo faccio per il Signore!”. Credo che il solo darci questa motivazione potrebbe davvero essere occasione per farci affrontare con un diverso approccio quello che ci capita, quello che dobbiamo affrontare, quello che dobbiamo vivere. Questo “Lo faccio per il Signore”, potrebbe essere proprio una giaculatoria da ripeterci spesso, per rimotivare sempre il nostro impegno, il nostro ben disporci alle cose della vita, senza avere sempre da criticare, pretendere, recriminare. Pensiamo a Giuseppe, pensiamo a Maria. Ricordiamoci del loro esempio e rendiamoci anche noi disponibili per il compimento di quella volontà di Dio che, quando è accettata con fede, cambia davvero il modo di vedere tutte le cose.
Intenzioni di preghiera
Maria, vogliamo guardare a te in questo primo giorno del mese di maggio. A te che invocheremo in tutti i giorni di questo mese. A te che ci accompagni, ci guidi, ci sproni. A te che rimani punto di riferimento per ogni cosa. A te, che tutti siamo chiamati a contemplare, chiediamo la forza e la grazia per saper sempre accettare e per saper sempre fare per il Signore, qualsiasi cosa che Egli ci chiederà.
San Giuseppe, uomo giusto, santo lavoratore, donaci la forza e la grazia di saper sempre riferire tutto a Dio, come hai fatto tu nei giorni della tua vita. Insegnaci che, quando si fanno le cose per il Signore, tutto diventa più semplice, accettabile, pieno di senso. San Giuseppe, seguici sempre con il tuo aiuto, con il tuo esempio e con la tua intercessione.
Maria e Giuseppe, pregate per noi!