Mercoledì 05 agosto

Settimana della nona domenica dopo Pentecoste – Mercoledì

Vangelo

Lc 11, 9-13
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù aggiunse: «Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Continua la bellissima catechesi sulla preghiera che il capitolo 11 del Vangelo di Luca ci riserva. Oggi l’evangelista, riprendendo l’insegnamento del Signore, ci aiuta a focalizzare la nostra attenzione sulla preghiera di richiesta. Tra le varie preghiere, come ci ha insegnato anche la catechesi sul Padre nostro, c’è anche quella di richiesta. Gesù insegna che è bene chiedere al Padre le cose che ci stanno a cuore per la nostra vita o per la vita degli altri. “Chiedete e vi sarà dato, bussate e troverete…” sono affermazioni che, non solo legittimano questa preghiera, ma invogliano a rimettere nelle mani di Dio Padre le richieste che realmente ci stanno più a cuore. Il motivo è detto con parole molto semplici e comprensibili: “quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce gli darà una serpe?”. L’argomentazione per sostenere questa forma di preghiera si basa sull’esperienza. Quale uomo può avere un cuore così duro da non corrispondere alle esigenze del figlio? In effetti non mancano esempi di chiusura del cuore anche tra padre e figli, ma, per lo più, accade che un padre cerchi di corrispondere alle esigenze di un figlio. Gesù riprende questa buona e diffusa esperienza, e amplia il discorso. “Se voi che siete cattivi date cose buone ai vostri figli…”, come dire, se nel vostro cuore di uomini, dove trova posto anche la cattiveria, dove trovano posto anche sentimenti di chiusura nei confronti degli altri, nasce comunque un desiderio di fare del bene almeno per i propri figli, quanto più il cuore di Dio, che è il cuore buono e perfetto per eccellenza, saprà donare cose buone a voi quando gliene chiedete.

Il finale del Vangelo dà poi un suggerimento prezioso per la preghiera di richiesta. Cosa occorre chiedere al Padre? Qual è il dono migliore da richiedere a Dio Padre? Gesù non ha dubbi: occorre chiedere il dono dello Spirito Santo. Dio Padre è sempre pronto ed è sempre disposto a donare lo Spirito a coloro che glielo chiedono. È questo il primo dono da chiedere, è questo il dono da chiedere sempre! Anche oggi, ascoltando queste parole, dovrebbe nascere dentro di noi spontaneamente la richiesta: Signore donaci il tuo Spirito. Quando si possiede lo Spirito di Dio, infatti, ogni altra cosa viene di conseguenza.

Cronache

1Cr 17, 16-27
Lettura del primo libro delle Cronache

In quei giorni. Il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos’è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? E questo è parso poca cosa ai tuoi occhi, o Dio: tu hai parlato della casa del tuo servo per un lontano avvenire; mi hai fatto contemplare come una successione di uomini in ascesa, Signore Dio! Come può pretendere Davide di aggiungere qualcosa alla tua gloria? Tu conosci il tuo servo. Signore, per amore del tuo servo e secondo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste grandi cose, per manifestare tutte le tue meraviglie. Signore, nessuno è come te e non vi è altro Dio fuori di te, proprio come abbiamo udito con i nostri orecchi. E chi è come il tuo popolo, come Israele, unica nazione sulla terra che Dio è venuto a riscattare come popolo per sé e per procurarsi un nome grande e stabile? Tu hai scacciato le nazioni davanti al tuo popolo, che tu hai riscattato dalla nazione d’Egitto. Hai reso il tuo popolo Israele popolo tuo per sempre, e tu, Signore, sei diventato Dio per loro. Ora, Signore, la parola che hai pronunciato sul tuo servo e sulla sua casa resti per sempre e fa’ come hai detto. Il tuo nome sia saldo e sia magnificato per sempre così: “Il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, è Dio per Israele!”. La casa di Davide, tuo servo, sia stabile davanti a te! Poiché tu, Dio mio, hai rivelato al tuo servo l’intenzione di costruirgli una casa, per questo il tuo servo ha trovato l’ardire di pregare alla tua presenza. Ora, Signore, tu sei Dio; hai fatto al tuo servo queste belle promesse. Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché quanto tu, Signore, benedici, è sempre benedetto».

La prima lettura ci mostra una preghiera importante, la preghiera di un uomo che è considerato l’orante per eccellenza: Davide. Davide, infatti, è l’autore di moltissimi salmi che, come sapete, sono l’espressione più bella, più vera, più alta della preghiera e, infatti, la nostra liturgia delle ore, è una costante ripetizione dei salmi.

La preghiera che abbiamo ascoltato è, a tutti gli effetti, una preghiera di richiesta, una preghiera che sa anche fare memoria dei benefici ricevuti. La prima parte della preghiera, infatti, è tutta una memoria di quello che Davide ha già ricevuto, una lunga memoria di quanto Dio ha già fatto per il suo servo e per la sua casa. Nella memoria dei benefici già ricevuti trova spazio una ulteriore preghiera di richiesta, perché il casato di Davide possa trovare futuro, perché il regno possa consolidarsi, perché la fede sia sempre il collante di quel popolo che Dio si è scelto e al quale Dio è affezionato.

Per noi.

Anche per noi si deve adempiere quello che Davide ci ha insegnato. Anche per noi, infatti, è vero che è la memoria dei benefici già ricevuti che ci deve spingere a chiedere le cose che ancora ci stanno a cuore. Nella memoria del bene che abbiamo già ricevuto in molte occasioni dell’esistenza da parte di Dio Padre, osiamo chiedere quello che ancora ci serve per il futuro.

  • So fare memoria dei benefici già ricevuti?
  • Vivo quell’atteggiamento di riconoscenza che deve essere tipico di coloro che amano Dio?

In secondo luogo dovremmo tutti esaminarci:

  • Cosa chiedo a Dio?
  • Cosa rimetto nelle sue mani di Padre?
  • So chiedere il dono dello Spirito Santo?

Non perdiamo questa occasione estiva per approfondire questa catechesi sulla preghiera di richiesta e rimettiamo anche oggi nelle mani di Dio tutte le preghiere che nascono dal nostro cuore. Entriamo così, con questa catechesi sulla preghiera, nella festa della trasfigurazione che segna il cuore di questa settimana estiva.

2020-07-30T11:49:28+02:00