Settimana della quarta domenica di Pasqua – Giovedì
Vangelo
Gv 7, 14-24
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Quando ormai si era a metà della festa, il Signore Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato è veritiero, e in lui non c’è ingiustizia. Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». Rispose la folla: «Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?». Disse loro Gesù: «Un’opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione – non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi – e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un uomo? Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!».
Anche oggi tutte le scritture ci permettono di continuare quell’esercizio che il Vescovo ci ha lasciato per il tempo pasquale. Anzitutto la predicazione di Gesù. Siamo nel tempio di Gerusalemme e Gesù sta tenendo una predicazione particolarmente solenne ma anche particolarmente provocatoria. Di lui gli avversari dicono: “come mai costui conosce le scritture senza aver studiato?”. Il riferimento è, ovviamente, al fatto che Gesù non ha frequentato alcuna scuola rabbinica importante del tempo. La cosa denota però la forte conoscenza delle scritture degli interlocutori di Gesù che, quindi, comprendono benissimo la sua predicazione, dal momento che hanno tutti i rimandi dell’antico testamento per comprenderla. Eppure, non vogliono farlo! È questo che provoca lo sdegno di Gesù per coloro che Dio aveva benedetto, donando una comprensione di fede molto forte e molto profonda, che non viene però approfondita e compresa. Il richiamo è per tutti coloro che hanno avuto la possibilità di interrogarsi seriamente sulla fede, sulla conoscenza delle scritture e non l’hanno fatto. In un certo senso il richiamo è anche per noi che preferiamo conoscere molte cose della vita, leggere di molti argomenti interessanti per l’esistenza, ma che non sempre abbiamo il gusto per le cose della fede ed in particolare per la scrittura.
Atti
At 10, 34-48a
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome». Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.
Anche il brano degli Atti ci mette sulla stessa direzione. Pietro si “accorge che Dio non fa preferenza di persone”. Per noi è una cosa scontata, dal momento che siamo tutti convinti che Dio ama tutti e salva tutti. Per quell’epoca e, soprattutto, per chi proveniva dal popolo ebraico, invece, era una fortissima novità. Pietro, e poi anche Paolo, dovranno molto lottare per cercare di far superare a tutti il pregiudizio che regnava, e cioè che il vero popolo eletto fosse solo il popolo di Israele, a discapito degli altri. Tutti possono avere una profonda conoscenza di Cristo, a condizione che invochino lo Spirito Santo, quello stesso Spirito che è stato donato fin dal giorno del Battesimo, l’inizio dell’itinerario di fede di ciascun cristiano. È grazie alla forza dello Spirito che possiamo approfondire la scrittura, è grazie alla forza dello Spirito che possiamo comprendere chi è Cristo, è grazie alla forza dello Spirito che si realizza quell’avvicinamento al Padre che, spero, tutti desideriamo dal profondo del cuore. Anche Pietro ha compreso, dunque, quella lezione sulla libertà dei figli di Dio che lo Spirito sostiene e promuove. Dio cerca uomini così, che non siano fossilizzati sulle loro posizioni ma che, docili alla voce dello Spirito, sappiano trovare, in ogni tempo, per quale via camminare incontro all’uomo che è sempre bisognoso di Dio e che sempre attende la salvezza.
Ad Jesum per Mariam:
Mi piace sempre, in questo mese di Maggio, lasciarvi qualche litania su cui pensare:
- Virgo praedicanda: noi diciamo che la Vergine Maria deve essere predicata, ovvero diciamo che la devozione mariana deve sempre essere diffusa e sostenuta. Ovviamente ad essere predicata è la fede, è quell’atteggiamento interiore di ricerca del volto di Dio che deve garantire a tutti noi, un giorno, di poter raggiungere la gloria del Padre e di vedere anche Lei, la Madre di ogni credente;
- Virgo Potens: noi diciamo della Vergine Santa che è “potente”, ovvero che la sua intercessione è in grado di farci ottenere le grazie che più desideriamo e delle quali abbiamo maggiormente bisogno. Potente è la voce dello Spirito, potente è la voce di Dio che ci chiama a conversione, a rimanere uniti a Gesù. Ecco in che senso dobbiamo chiedere la mediazione a colei che è potente e che dona sempre quelle grazie che sostengono il cammino di fede di ogni uomo.
Chiediamo al Signore Gesù di essere sempre pronti a vivere un itinerario di fede autentico, sincero, reale, che ci aiuti a metterci in comunione tra noi perché, insieme, possiamo giungere alla sua gloria.