Settimana della 3 domenica dopo il martirio – Mercoledì – San Maurizio e compagni, patrono della comunità pastorale e della città di Cassano Magnago
San Maurizio
Anche se lo abbiamo già festeggiato domenica, oggi è il giorno proprio della festa di San Maurizio. Lo vogliamo ancora ricordare, e lo faremo soprattutto alla S. Messa di questa sera, alle 20.45, in San Pietro, girando, ogni anno, una parrocchia diversa. Credo sia molto utile ricordare a noi il sacrificio di fede di quest’uomo, che ha donato la sua vita per difendere i valori della fede. Ci è molto utile perché noi viviamo in un tempo che è esattamente all’opposto di quello che Maurizio e i suoi compagni ci indicano: noi mettiamo la fede all’ultimo posto. I valori della fede non sono più condivisi e sono pochissimi i cristiani che sarebbero ancora disposti a metterci la faccia, se non proprio a dare la vita per i valori del Vangelo. Penso soprattutto ai nostri giovani, sempre più lontani dai valori per noi condivisi nella fede. La supplica che dobbiamo fare quest’oggi è proprio questa: chiediamo a Dio che aiuti noi e i nostri ragazzi a recuperare tutti i valori della fede che viviamo e dei quali non possiamo fare a meno. Ci lasciamo aiutare da San Giovanni e dalla sua lettera anche oggi per vivere meglio la nostra preghiera e la nostra riflessione.
1 Giovanni
1Gv 5, 14-21
Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto. Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C’è infatti un peccato che conduce alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato. Ogni iniquità è peccato, ma c’è il peccato che non conduce alla morte. Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna. Figlioli, guardatevi dai falsi dèi!
“Qualunque cosa chiediamo, secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. La nostra supplica deve partire da questa affermazione che dice bene anche la nostra fede, il nostro sentire, il nostro credere. Noi crediamo che qualsiasi cosa rimettiamo nelle mani di Dio e che è secondo la sua volontà, non troverà Dio sordo rispetto alle nostre richieste. Pregare per la salvezza delle anime, pregare perché tutti possano accedere alla salvezza, pregare perché il Vangelo ancora attiri a sé, è certamente una richiesta che viene dalla volontà di Dio. Ecco perché noi siamo certi che Dio ascolta questa nostra intenzione di preghiera che a Lui viene presentata da San Maurizio e dai suoi compagni.
“Se uno vede il suo fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi”. Che differenza c’è tra i peccati che conducono alla morte e quelli che non conducono alla morte? Per quali vale la pena pregare e per quali no? Di per sé il peccato che conduce alla morte è quello che chiude qualsiasi rapporto tra l’anima e Dio, è il peccato che conduce a fare a meno di Dio, a rinnegarlo, ad escluderlo dall’orizzonte della vita. È il peccato di chi non vuole avere nulla a che fare con Dio e si dà da fare per estirpare qualsiasi ricordo di Dio dalla propria anima. Per chi vive in questo modo, ci dice San Giovanni, non c’è più niente da fare. Chi fa deliberatamente morire la propria anima, non può avere più accesso al mistero di Dio. È diversa la posizione di chi si dimentica di Dio, di chi lascia cadere gli inviti della fede, di chi vive senza troppi pensieri per Dio. Per costoro vale la pena pregare, perché la loro anima si risvegli, perché non siano sordi ai richiami di Dio. Questo è certamente un modo corretto di interpretare il testo di San Giovanni. Anche noi vogliamo offrire a Dio proprio questa preghiera di intercessione forte e doverosa.
“Noi siamo nel vero Dio…”. La lettura si conclude con questa frase che San Giovanni ha scritto proprio per essere certo di essere ben inteso. Al momento in cui Giovanni scrive, sono molti gli idoli che vengono adorati, ciascuno dei quali ha il proprio culto e i propri sacerdoti, con le proprie regole. Per San Giovanni questi idoli sono muti, non parlano all’uomo, non si interessano di lui. Il solo vero Dio che parla all’uomo è Gesù Cristo, il rivelatore della misericordia e della bontà di Dio Padre. Chi segue Gesù Cristo conosce il vero volto di Dio, proprio perché non si affida ad un’idea, ad una teoria, ma ad una persona.
Vangelo
Lc 18, 15-17
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Presentavano al Signore Gesù anche i bambini piccoli perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l’accoglie un bambino, non entrerà in esso».
In questo modo noi possiamo vivere anche il Vangelo che ci ha ricordato che il nostro compito principale è quello di accogliere il regno di Dio, cioè il Vangelo di Gesù risorto, come un fanciullo. Il paragone è molto noto e indica quella disponibilità, quella semplicità, quella umiltà che sono tipiche dei bambini che accolgono, dalle persone di cui si fidano, tutto ciò che serve per la loro vita. Così deve essere anche per noi. Noi vogliamo accogliere anche oggi il dono della fede e la responsabilità di viverla, sentendo nostra quella chiamata a seguire il Dio vero che anche Maurizio e i suoi compagni, un giorno, avvertirono.
Per noi
Rivolgiamoci insieme a San Maurizio e ai suoi compagni.
Glorioso San Maurizio,
osiamo rivolgerci a te che, insieme ai tuoi compagni, hai donato la vita per Cristo,
a te che hai riconosciuto nel Cristo morto e risorto il vero Dio a cui consacrare la tua vita.
Donaci, San Maurizio, la stessa tua forza di fede,
sostieni il nostro sincero desiderio di seguire il Signore,
permetti al nostro cuore di conformarsi al tuo.
Dona ai nostri giovani quella certezza di fede che serve per vivere bene il Vangelo di oggi.
Chiama molti di loro alla tua sequela.
Concedi a tutti noi di avere l’intima certezza che solo nel seguire il vero Dio
possiamo giungere alla salvezza eterna.
San Maurizio, sostieni il cammino di questa comunità pastorale che a te è consacrata.
Dona a tutti di saperci stringere intorno al Signore.
Sostieni soprattutto coloro che sono provati dalla solitudine, in questo tempo difficile e incerto.
San Maurizio, insieme ai tuoi compagni
prega per noi e per il cammino della Chiesa tra le insidie e i pericoli di questo mondo.
Dona a tutti la possibilità di testimoniare la fede con quella forza e con quella grinta che un giorno hanno sostenuto te.
San Maurizio prega per noi.