Settimana della 7 domenica dopo il martirio – mercoledì
La spiritualità di questa settimana
Il beato Contardo Ferrini che oggi celebriamo non è figura così nota. Personalmente è una figura che mi piace moltissimo. È un laico, docente universitario, impegnato in politica. Uomo dalla fortissima struttura spirituale e, per questo, uomo estremamente serio, devoto, pronto a vivere una testimonianza di fede unica, singolare, intensissima. Credo che dobbiamo proprio rivolgerci alla sua intercessione per avere altre figure di questo genere. Uomini e donne integri, capaci di vivere davvero e con fede quel richiamo di fede che, solo, rende ragione della speranza che deve essere in noi. Per commentare la Parola di Dio oggi userei un tema comune: l’importanza delle donne.
La Parola di questo giorno
EPISTOLA T2, 2-10
Lettera di san Paolo apostolo a Tito
Carissimo, gli uomini anziani siano sobri, dignitosi, saggi, saldi nella fede, nella carità e nella pazienza. Anche le donne anziane abbiano un comportamento santo: non siano maldicenti né schiave del vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, per formare le giovani all’amore del marito e dei figli, a essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non venga screditata. Esorta ancora i più giovani a essere prudenti, offrendo te stesso come esempio di opere buone: integrità nella dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti svergognato, non avendo nulla di male da dire contro di noi. Esorta gli schiavi a essere sottomessi ai loro padroni in tutto; li accontentino e non li contraddicano, non rubino, ma dimostrino fedeltà assoluta, per fare onore in tutto alla dottrina di Dio, nostro salvatore.
SALMO Sal 36 (37)
La salvezza dei giusti viene dal Signore.
Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore. R
Il Signore conosce i giorni degli uomini integri:
la loro eredità durerà per sempre.
Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo
e si compiace della sua via. R
Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa.
I giusti avranno in eredità la terra
e vi abiteranno per sempre. R
VANGELO Lc 23, 28-31
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Vangelo
Anzitutto ad ispirarmi è la pagina del Vangelo. Gesù ha incontrato molte donne, ha parlato con loro, ha insegnato ad esse come avere fede. La consapevolezza di Gesù è anche quella di chi sa bene che dal loro esempio, dal loro giudizio, dal loro insegnamento, dipenderà la formazione della coscienza di altri: dei mariti, in primis, ma, poi, dei figli. Gesù, dunque, chiede alle donne di avere senno e di saper giudicare il tempo e la situazione in cui vivono, di saper mettere tutto il loro cuore, la loro attenzione, ma anche la loro autorità per vivere un insegnamento utile alla testimonianza della fede. Gesù sa bene che, nel momento della sua morte, si verificherà un’ora di tenebra grande. Non solo, però, in quel momento. Gesù avverte che ci saranno tempi difficili in altri momenti della storia dell’umanità. Come reagire? Cosa può portare speranza? Le donne, con la loro fede, con il loro esempio, con il loro insegnamento.
Tito
Queste raccomandazioni sono anche alla base delle parole di San Paolo. Ad una prima lettura superficiale, possono sembrare parole desuete, ormai di un altro mondo, parole che, in fondo, non sono più di tanto apprezzate. Noi, siamo da un’altra parte! Giudizio superficiale. Perché se scendiamo più nel profondo, ci accorgiamo che, sebbene queste parole siano nate in un contesto sociale ed ecclesiale assolutamente diverso dal nostro, esse non vogliono minimamente giustificare quella impostazione e farne un modello immutabile. Al contrario. Queste parole ci dicono che, in qualsiasi situazione ecclesiale, sociale, secolare, tutti sono chiamati ad essere di esempio. Soprattutto le donne, dalle quali dipende moltissimo circa l’educazione, la trasmissione della passione, il divenire uomini, donne. Quello di san Paolo è un riconoscimento di responsabilità. Certo non solo delle donne. Responsabilità che è condivisa anche con gli uomini. Ed è per questo che occorre che anche loro vivano in modo irreprensibile e davvero esemplare. Il risultato educativo dipende dal valore dell’esempio che si dà.
Per noi e per il nostro cammino di fede
Viviamo in un tempo storico nel quale ricorriamo agli specialisti di qualsiasi cosa. Però non siamo, tanto, in un tempo di esempi. Non siamo in un tempo in cui conta un insegnamento prezioso dato nella calma e forse anche nel nascondimento della famiglia. Ci sono molte famiglie in cui si vive così, grazie a Dio. Conosco mamme, papà che si spendono per i loro figli con l’esempio. Uomini e donne davvero dai valori grandi che stanno insegnando ai loro figli a credere in quei valori. Non senza fatiche, non senza difficoltà. Ma vedo anche che, per moltissimi, non è così. Moltissimi non sono per niente esempio, se non negativo. Moltissimi non mostrano di credere in valori che sostengono la vita, ma si affidano a cose estemporanee, in un clima di mutevolezza portato anche agli eccessi. Credo che, da tutto questo, ci possano davvero salvare le donne. Le donne con il loro esempio, le donne con la loro intelligenza, con la capacità di sacrificio di cui, spesso, danno prova. Sono le donne, con il loro amore, con la loro testimonianza di affetto, a poter dare al nostro tempo, alla nostra società, alla nostra Chiesa, quella testimonianza di fortezza, di radicalità nei sentimenti, di rettitudine nelle azioni di cui tutti abbiamo bisogno. Preghiamo insieme, oggi, perché davvero possiamo avere questo esempio nella nostra società, nelle nostre case, nelle nostre Chiese. È ciò di cui abbiamo tutti bisogno. E, forse, abbiamo anche bisogno delle loro lacrime, come diceva il Signore; le lacrime di una donna sono un mezzo potentissimo di conversione ed un richiamo dalla forza unica. Lasciamo anche che le lacrime delle donne ci benedicano e ci convertano.
Provocazioni dalla Parola
- Sono un uomo, una donna, che sa dare l’esempio che ci è stato presentato?
- Per che cosa potrei anche io versare qualche lacrima che susciti una conversione?