Settimana della 2 domenica dopo il martirio – sabato – San Satiro
Il tema del giorno
Cristo termine della legge. Le letture di oggi sono davvero complesse e meritano un piccolo commento prima che ricaviamo da esse intenzioni di preghiera, come ci stiamo abituando a fare.
La Parola di Dio per questo giorno
LETTURA Dt 12, 1-12
Lettura del libro del Deuteronomio
In quei giorni. Mosè disse: «Queste sono le leggi e le norme che avrete cura di mettere in pratica nella terra che il Signore, Dio dei tuoi padri, ti dà perché tu la possegga finché vivrete nel paese. Distruggerete completamente tutti i luoghi dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dèi: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi. Non farete così con il Signore, vostro Dio, ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore, vostro Dio, avrà scelto fra tutte le vostre tribù, per stabilirvi il suo nome: là andrete. Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le vostre offerte spontanee e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto; mangerete davanti al Signore, vostro Dio, e gioirete voi e le vostre famiglie per ogni opera riuscita delle vostre mani e di cui il Signore, vostro Dio, vi avrà benedetti. Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa quanto gli sembra bene, perché ancora non siete giunti al luogo del riposo e nel possesso che il Signore, vostro Dio, sta per darvi. Ma quando avrete attraversato il Giordano e abiterete nella terra che il Signore, vostro Dio, vi dà in eredità, ed egli vi avrà messo al sicuro da tutti i vostri nemici che vi circondano e abiterete tranquilli, allora porterete al luogo che il Signore, vostro Dio, avrà scelto per fissarvi la sede del suo nome quanto vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato e tutte le offerte scelte che avrete promesso come voto al Signore. Gioirete davanti al Signore, vostro Dio, voi, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri schiavi, le vostre schiave e il levita che abiterà le vostre città, perché non ha né parte né eredità in mezzo a voi».
SALMO Sal 95 (96)
Popoli tutti, date gloria al Signore!
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri. R
Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R
EPISTOLA Rm 9, 25 – 10, 4
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, esattamente come dice Osea: «Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo e mia amata quella che non era l’amata». E avverrà che, nel luogo stesso dove fu detto loro: «Voi non siete mio popolo», là saranno chiamati figli del Dio vivente. E quanto a Israele, Isaia esclama: «Se anche il numero dei figli d’Israele fosse come la sabbia del mare, solo il resto sarà salvato; perché con pienezza e rapidità il Signore compirà la sua parola sulla terra». E come predisse Isaia: «Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sòdoma e resi simili a Gomorra». Che diremo dunque? Che i pagani, i quali non cercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia, la giustizia però che deriva dalla fede; mentre Israele, il quale cercava una Legge che gli desse la giustizia, non raggiunse lo scopo della Legge. E perché mai? Perché agiva non mediante la fede, ma mediante le opere. Hanno urtato contro la pietra d’inciampo, come sta scritto: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’inciampo e un sasso che fa cadere; ma chi crede in lui non sarà deluso». Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera salgono a Dio per la loro salvezza. Infatti rendo loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ora, il termine della Legge è Cristo, perché la giustizia sia data a chiunque crede.
VANGELO Lc 18, 31-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.
Deuteronomio
Il tema dell’offerta da rendere a Dio è un tema delicato del Primo Testamento. Spesso ascoltiamo letture che invitano Israele a distruggere i luoghi di preghiera dei popoli vicini. Il timore è che l’idolatria possa invadere anche Israele e il popolo santo di Dio possa perdere la sua caratteristica fondamentale: essere il popolo alleato di Dio. Ecco perché mentre il luogo di preghiera di Jhwh Dio deve essere sempre curato e mai trascurato, tutti gli altri luoghi di preghiera in Israele devono sparire. La comprensione di questo testo è molto difficile per noi, che siamo abituati ed educati al rispetto di tutte le fedi e, quindi, di tutti i luoghi di preghiera. Penso però che possiamo comprendere lo stesso queste espressioni molto forti se, appunto, le contestualizziamo nel tempo in cui sono state scritte e se le mettiamo in controluce con il desiderio di preservare Israele dall’idolatria.
Vangelo
La prospettiva evangelica cambia tutto! Infatti il vero sacerdote è Cristo, che è anche la vittima santa dell’unico sacrificio redentore. È per questo che il Signore sale a Gerusalemme e, mentre si avvicina alla meta della sua vita, istruisce i discepoli su quello che accadrà. Non tanto sui singoli eventi ma sul loro significato. Quell’offerta che Cristo realizzerà in sé stesso rispetto al Padre, sarà l’unico modo per redimere il mondo, per cancellare il peccato di tutti gli uomini, per riconciliare Dio e l’umanità.
Romani
Il testo più complesso è quello di San Paolo. Da un lato egli è l’erede della cultura di Israele e, quindi, comprende benissimo il tentativo di difendere Israele da qualsiasi altra fede. Paolo comprende benissimo ciò che rabbini e maestri insegnano e che lui stesso ha sostenuto per anni. Da cristiano, Paolo comprende che Cristo è il fine di tutta la storia della salvezza e che è a partire da Lui che bisogna rileggere tutta la storia del mondo. Per questo afferma che “il termine della legge è Cristo, perché sia data salvezza a chiunque crede”. Paolo intende affermare che tutto ciò che il Primo Testamento ha prodotto era in vista di Cristo. Tutto rimandava a Lui, il Messia che viene a redimere il mondo. Tutta la storia di Israele deve essere compresa a partire da questo fine. A partire da esso, poi, occorre rileggere anche il desiderio di conversione del popolo ebraico. Paolo ha questo desiderio, perché sa benissimo che quando ciò accadrà, sarà benedizione su benedizione per il mondo intero. La via della salvezza dell’uomo, la via della pace, passano certamente da Israele. Paolo lo sa benissimo. Ecco perché prega perché questo accada. Con la forza dell’apostolo che appartiene ad Israele e crede in Cristo.
Intenzioni di preghiera
Con queste difficili letture segnalo queste intenzioni di preghiera.
- Preghiamo per noi tutti perché impariamo a rileggere la storia della salvezza partendo da Cristo. L’esercizio è, di per sé, difficilissimo. Ecco perché dobbiamo chiedere il dono dello Spirito Santo per imparare a rileggere tutta la storia della salvezza dal punto di vista prospettico dell’incarnazione, della passione morte e risurrezione del Signore. Solo a partire da questo cuore della storia della salvezza tutto prende senso. Il lavoro è difficile, perché noi giudichiamo la storia, sia quella passata che la nostra, con altri criteri e da altri punti di vista.
- Preghiamo perché Cristo sia riconosciuto da tutti come l’unico salvatore del mondo. Anche questa potrebbe essere un’intenzione di preghiera da tenere vivamente presente nei prossimi giorni. Preghiamo perché nei cuori trovi spazio la fede, preghiamo perché Cristo sia l’ospite atteso di ogni cuore, preghiamo perché tutti gli uomini scoprano in Cristo il Dio vicino che ama appassionarsi alla loro storia e che dona loro la salvezza eterna.
- Preghiamo perché i luoghi della fede siano rispettati. Nella cultura di cui siamo figli, preghiamo per il rispetto di tutti i luoghi di preghiera. Preghiamo perché tutti abbiano un luogo di preghiera liberamente accessibile e dove sia possibile fare esperienza di Dio. Preghiamo perché le chiese siano rispettate da tutti, dal momento che si moltiplicano i fenomeni di mancanza di rispetto per le chiese. Soprattutto preghiamo per i giovani, perché imparino a crescere in questo rispetto, trovando nei luoghi della fede, luoghi di pace e di arricchimento delle loro vite.
Con questi sentimenti iniziamo la festa di San Maurizio nostro patrono.