Giovedì 19 gennaio

Settimana della 2 domenica dopo l’Epifania – giovedì

La spiritualità di questo giorno

Vivere la sapienza che viene dalla Parola di Dio.

La Parola di questo giorno

LETTURA Sir 44, 1; 46, 13-18
Lettura del libro del Siracide

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Samuele, amato dal suo Signore, profeta del Signore, istituì la monarchia e unse dei prìncipi sul suo popolo. Secondo la legge del Signore governò l’assemblea e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe. Per la sua fedeltà si dimostrò profeta e per le sue parole fu riconosciuto veggente degno di fede. Egli invocò il Signore, il Sovrano, quando i nemici lo premevano all’intorno, con l’offerta di un agnello da latte. Il Signore tuonò dal cielo e con grande fragore fece udire la sua voce; sterminò i capi degli abitanti di Tiro e tutti i prìncipi dei Filistei.

SALMO Sal 4

Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore,
amerete cose vane e cercherete la menzogna? R

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Tremate e più non peccate,
nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore. R

Offrite sacrifici legittimi
e confidate nel Signore.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». R

VANGELO Mc 4, 1-20
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Il Signore Gesù cominciò a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato». E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

L’atteggiamento di sapienza

Il ricordo degli uomini illustri porta il Siracide a pensare a Samuele. Samuele è, anzitutto, un grande profeta, cioè un uomo che ha saputo ascoltare la Parola di Dio, ma anche ha saputo rivelarla agli altri. In secondo luogo Samuele è stato anche un punto di riferimento solido e salvo per l’istituzione della monarchia e, quindi, della vita politica di Israele. Samuele si muove con una sapienza tutta particolare. Egli, anzitutto, fa discendere dalla sua fede valori validi per sempre e per tutti: la correttezza, l’incorruttibilità, il desiderio di servire tutto il popolo. Questo esempio non sarà seguito nemmeno dai suoi figli, uomini corrotti che accetteranno denaro per piegare il loro giudizio e il loro consiglio politico. Samuele rimane, quindi, come un modello. Un uomo da cui prendere esempio, un richiamo per tutte le genti. Samuele, uomo della Parola che conforma la vita alla Parola e che propone a tutti di vivere con questa intensità i propri giorni, è il prototipo di ogni profeta: uomo che ascolta Dio e che conforma la propria vita a Lui e uomo che sa richiamare gli altri alla medesima Parola che guida i giorni dell’uomo.

In questo senso capiamo il richiamo alla parabola del seminatore. Gesù ci ricorda che è Dio che getta il seme della sua parola nei cuori. Cuori che comprendono quello che possono, cuori che soffocano deliberatamente la Parola o che si lasciano sedurre da molte cose, senza permettere alla Parola che hanno ricevuto, di germogliare. Cuori distratti o cuori, al contrario, attenti, che sanno permettere alla Parola di portare frutto, chi nella misura normale, chi nella misura abbondante e, perfino, chi in una misura inaudita. Gesù ricorda che ognuno è responsabile del proprio ascolto, giacché sempre ci sono stati e sempre ci saranno uomini che nel suo nome portano la Parola che è sempre la stessa, ma che sempre si rinnova, nel cuore della gente.

Il nostro cammino di fede

Se proviamo a pensarci, questo è anche il nostro cammino di fede. Credo che tutti noi abbiamo già sperimentato la verità della promessa di Dio e tutti abbiamo nel cuore e nella mente nomi, volti, timbri di voce… di persone che ci hanno spiegato, testimoniato, portato, in diverso modo la Parola di Dio. Eppure, nonostante la nostra adesione, noi tutti vediamo bene la difficoltà di essere terreno che sa produrre frutto buono. Noi tutti vediamo bene che siamo sempre un po’ la somma di tutti quanti i terreni, che spesso ci lasciamo sviare dalle mille cose della vita, senza arrivare alla solidità di un cammino di fede che sia realmente indirizzato verso Dio.

Vediamo poi che, nonostante secoli di predicazione della Parola, i cristiani sono i primi a non lasciarsi plasmare da essa e, specie per quanto attiene alcuni campi della vita, di cui quello politico è la sintesi, si lasciano attrarre da modi di vivere che non sono improntati alla coerenza, alla esemplarità, alla verità, ma si lasciano attrarre da corruzione, mancanza di valori, vite depravate.

Se questo accade è perché la Parola di Dio non trova posto nei nostri cuori più di tanto, nonostante quello che facciamo e nonostante l’abbondanza dei richiami che noi tutti riceviamo.

Oggi un vero atteggiamento di sapienza dovrebbe portarci a dire che siamo proprio poveri! Siamo proprio sventurati! Siamo proprio un po’ troppo deboli! Dopo questa constatazione, credo però che dovremmo ringraziare il Signore che non ci lascia soli, che ci permette di riprenderci dopo le cadute, che ci richiama all’amicizia e all’alleanza con Lui. Questo è il modo migliore per riprendere le fila di quell’alleanza che, sola, rende ragione del nostro essere credenti.

Intenzioni di preghiera

Oggi credo che la prima intenzione di preghiera da tenere presente sia quella del ringraziamento. Ringraziamo il Signore che non ci lascia soli, che fa risplendere ancora tra noi la sua Parola. Ringraziamo il Signore per il terreno che siamo in questo momento, che potrebbe magari fare di più, ma che non ha abbandonato Dio. Ringraziamo per tutti gli uomini e le donne che sono testimoni della fecondità della Parola.

In questo giorno di preghiera per l’unità dei cristiani, non dimentichiamoci, poi, che è la Parola di Dio ad unire molti cristiani. La medesima Parola ascoltata da tanti figli di Dio, non rimarrà senza frutto se noi cercheremo di essere sempre più coerenti con essa. Chiediamo al Signore la grazia di imparare a leggere la sua Parola con altri fratelli di fede, certi che sarà la Parola stessa ad illuminare il cammino e a tracciare la strada per ciascuno di noi.

2023-02-03T17:41:17+01:00