martedì 20 settembre

Settimana della 3 domenica dopo il martirio – martedì 

Il tema del giorno

La determinazione

La Parola di Dio per questo giorno

LETTURA Gc 1, 1-8
Lettura della lettera di san Giacomo apostolo

Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diàspora, salute. Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla. Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.

SALMO Sal 24 (25)

Donaci, Signore, la tua sapienza.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno. R

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R

Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
O Dio, libera Israele da tutte le sue angosce. R

VANGELO Lc 18, 1-8
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Vangelo

La Scrittura è piena di oranti. Uomini e donne dal volto noto, dal nome che risuona nelle Scritture o nelle preghiere. Ma anche uomini e donne sconosciuti, senza un nome, senza un volto, senza una identità. Eppure passati alla storia di tanti episodi proprio perché uomini o donne di preghiera. Come questa vedova. Che cosa interessa a Gesù di questa donna e della sua preghiera? Quale tratto vuole rivelare a noi? La sua determinazione. Questa donna è sola, è vedova. È una povera, nessuno si prende cura di lei. Nemmeno il giudice al quale si rivolge per la sua vertenza sembra volersi occupare di lei. Questa donna lo sa. Ma sa anche che c’è un solo modo per cambiare le cose, per far cambiare idea al giudice, per muoverlo a compassione della sua situazione: insistere. Questa donna è determinatissima. Continua ad importunarlo. Sfrutta ogni occasione. Non lascia perdere nulla. Fino a quando il giudice, volendosi sbarazzare di lei, le dona ascolto e giudica per lei. Così, dice Gesù, deve essere la preghiera. Costante, determinata, precisa, insistente. Se un uomo crede fortemente di aver bisogno di Dio per una certa questione, egli deve rivolgersi a Dio con insistenza, con pronta cura, con costanza. Altrimenti si rischia di non vedere esaudite le proprie intenzioni, non già perché Dio non ci ascolti, ma perché gli uomini credono proprio poco alla forza della loro preghiera, o non sono costanti, non sono determinati.

Giacomo

Qualcosa del genere ci viene detto anche dalla prima lettura, la lettera di Giacomo che oggi inizia. Credo che San Giacomo ritragga molto bene non solo alcuni credenti del suo tempo, ma anche del nostro. Giacomo dice che il credente è un uomo determinato, sa da dove viene, sa dove vuole dirigersi. Non cambia idea ogni momento, non è incostante. Sa come rivolgersi a Dio con costanza, con rispetto, con attenzione. Giacomo paragona alcuni credenti alle onde del mare: non sono mai ferme, tornano e ritornano sempre sulle stesse cose, senza mai fermarsi. Così alcuni credenti hanno un cammino spirituale che non approda da nessuna parte, ma continua a riproporsi per molti versi, tornando sempre sulle stesse cose.

Per questo San Giacomo suggeriva di chiedere il dono della sapienza. Non che tutti dobbiamo avere la stessa sapienza, non che tutti arriveremo alle stesse vette di sapienza. Ma tutti, con la piccola strada di sapienza che possiamo percorrere, possiamo avvicinarci a Dio. Questo è quello che conta! Ogni credente che chiede con costanza e con perseveranza il dono della sapienza, vive la costanza del cammino di fede e questo avvicina a Dio.

Intenzioni di preghiera

Come sempre cerchiamo di trovare intenzioni di preghiera dalla Parola di Dio.

  1. Preghiamo per ottenere il dono della sapienza. Non conta cosa facciamo, non conta cosa stiamo realizzando, non conta di che cosa si compone la nostra vita. Conta che noi tutti cerchiamo di raggiungere la sapienza dell’esistenza, attraverso quello che ci viene offerto e attraverso quello che sappiamo realizzare noi. Chiediamo che ci sia dato il dono della sapienza per vivere bene, per vivere con onestà, per realizzare quello che il Signore chiede a ciascuno di noi. Sapienza che dobbiamo sempre nutrire con la Parola di Dio che riceviamo. Noi siamo qui anche per questo, per ricevere quella Parola che, sola, segna il nostro cammino. Chiediamo, quindi, il dono della sapienza perché i nostri giorni non trascorrano, come dicevamo anche ieri, tutti uguali e presi solo dalle mille cose a cui dobbiamo provvedere.
  2. Preghiamo per essere insistenti nella preghiera. Credo che questo richiamo sia molto utile per noi. Tra l’altro avremo anche una serata della scuola di preghiera che partirà il mese prossimo proprio dedicata a questo tema. Il Signore non ci ha mai chiesto di pregare bene. Ci ha sempre chiesto di pregare tanto e in modo insistente, come la vedova che anima la pagina del Vangelo di oggi. Chiediamo questo dono, perché la nostra preghiera sia davvero abbondante e insistente.
  3. Preghiamo per la stabilità della vita. Anche noi viviamo in un momento in cui non è facile trovare molta stabilità! Ci sono persone che hanno la vita davvero instabile e presa da mille cose e sbandamenti. Avere la grazia della stabilità è davvero molto importante, per noi ma anche per tutti coloro che abbiamo a fianco. Chiediamo quindi questo dono.
  4. Preghiamo per i martiri. Oggi celebriamo anche i santi Andrea Kim e compagni. Chiediamo al Signore di proteggere, anche grazie alla loro intercessione, la nostra Chiesa. Preghiamo perché tutti possiamo dare buona testimonianza della fede che abbiamo e che professiamo.
2022-09-15T17:28:15+02:00