Settimana della 7 domenica di Pasqua- martedì
La spiritualità di questo giorno
Rimanere saldi nella fede.
La Parola di questo giorno
LETTURA Ct 5, 6b-8
Lettura del Cantico dei Cantici
L’amato mio se n’era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa; l’ho cercato, ma non l’ho trovato, l’ho chiamato, ma non mi ha risposto. Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città; mi hanno percossa, mi hanno ferita, mi hanno tolto il mantello le guardie delle mura. Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate l’amato mio che cosa gli racconterete? Che sono malata d’amore!
SALMO Sal 17 (18)
Ti amo, Signore, mio Dio.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. R
Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è roccia, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino. R
Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre. R
EPISTOLA Fil 3, 17 – 4, 1
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose. Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
VANGELO Gv 15, 9-11
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
La fortezza
Lo Spirito di fortezza è uno dei doni che chiediamo allo Spirito Santo. Cosa intendiamo di preciso?
Partiamo dal Vangelo. Gesù ci ha ricordato che la fede è fatta anche di fortezza: occorre decidere di rimanere ancorati al Signore, occorre decidere di rimanere saldi nel percorso che si sta facendo, occorre decidere di rimanere forti in tutte le occasioni per continuare a seguire il Signore. Questa fortezza, questa capacità di stare saldi, non è solo umana. Gesù la raccomanda perché ciascuno, con le sue proprie forze, cerchi di rimanere nel solco della fede. Ma non basta questo! Occorre anche chiedere il dono dello Spirito di Dio che permette a tutti di rimanere saldi in ogni cosa. Poiché senza l’aiuto dello Spirito di Dio non si è capaci di costruire niente! La volontà dura lo spazio di tempo che dura e il cammino di fede non è mai solo volontaristico. Il cammino di fede dipende dallo Spirito. Da quello Spirito di Dio che insegna a rimanere saldi in ogni occasione.
Come ci diceva anche il Cantico dei Cantici. La sposa del Cantico continua la ricerca del suo sposo, costi quello che costi. Anche quando intervengono realtà che sembrano portare altrove, la sposa continua a resistere, rimane salda nel suo proposito. Così dovrebbe essere l’anima del credente: sempre salda nel cercare il volto di Dio, sempre salda nel cercare quel Signore da cui dipende ogni cosa bella della vita.
San Paolo utilizzava un’altra espressione molto forte per dirci le stesse cose. L’Apostolo ci invitava a “non essere nemici della Croce di Cristo”. Chi è nemico della Croce di Cristo? Chi si comporta da nemico rispetto alla Croce del Signore? Chi cerca di farsi una via di fede che non è quella percorsa da Cristo, ovvero la via dell’attenzione, dell’abnegazione, dell’umile sacrificio di chi prende la propria Croce ogni giorno su di sé dietro al Signore. È nemico della Croce di Cristo chi non vive la fede come cammino di ricerca continua e di continua perseveranza. È nemico della Croce di Cristo chi non si sente compreso da Dio, chi lamenta la sua assenza nei momenti di difficoltà, senza capire che essi stessi fanno parte del cammino di fede che ciascuno è chiamato a compiere. È nemico della Croce di Cristo la persona egoista, chi pensa al proprio tornaconto e al proprio interesse. È nemico della Croce di Cristo chi non fa altro che pensare a sé senza mai pensare agli altri, o, come dicevamo anche nella meditazione di ieri, chi non vive nel rispetto del prossimo.
Il nostro cammino di fede
Credo che anche la provocazione di oggi sia molto forte. Noi siamo così perseveranti nel cammino di fede? Viviamo la fortezza evangelica che ci è stata proposta? Dovremmo dirlo: molto poco! Non sempre! Con molte difficoltà! Anzi, mi pare che tutta la nostra società stia lentamente scivolando lungo un crinale molto pericoloso di rilassatezza, di mancanza di forza, di indecisione, di mancata presa di posizione che non credo porterà da nessuna parte. Nemmeno a risultati soddisfacenti. Quando manca la perseveranza, è difficile che si costruisca qualcosa di buono. Quando manca la perseveranza, è difficile pensare che, poi, ci si possa indirizzare verso un compimento. Quando manca la fortezza interiore, è difficile che si possa pensare alla vita come ad una vocazione, come ad una risposta da dare a Dio, autore della vita e di ogni altro bene. Credo che sia giusto invocare questa manifestazione dello Spirito. Noi, che vogliamo rimanere alla scuola della Parola e di tutte le realtà celesti, vogliamo anche crescere in questa dimensione interiore che è la fortezza.
Preghiera a Maria
Maria, ottieni per noi il dono della fortezza interiore.
Come tu sei stata forte nei giorni difficili della tua vita, specialmente sotto la Croce, ottieni per noi da Dio la forza di saper resistere agli scossoni e alle intemperie della vita. Ottieni da Dio per noi la grazia di sentirci sempre attratti dalla sua Parola che dona a noi quella forza del cuore che ci fa perseverare nelle cose dell’esistenza. Maria, Tu che sei sempre stata animata dallo Spirito di Dio, ottieni per noi l’effusione dello Spirito Santo, perché impariamo anche noi a servire Dio con forza interiore, resistendo alle intemperie della vita, come casa costruita sulla solida roccia.