Settimana della 7 domenica di Pasqua- lunedì
La spiritualità di questo giorno
In questi giorni della novena di Pentecoste, più che offrire un commento ad ogni lettura, vorrei che riflettessimo sui comportamenti da chiedere allo Spirito Santo e che derivano dalla Parola di Dio che ascoltiamo. Oggi mi pare che ci sia un invito alla vigilanza e al rispetto.
La Parola di questo giorno
LETTURA Ct 5, 2a. 5-6b
Lettura del Cantico dei Cantici
Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore. Mi sono alzata per aprire al mio amato e le mie mani stillavano mirra; fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello. Ho aperto allora all’amato mio, ma l’amato mio se n’era andato, era scomparso.
SALMO Sal 41 (42)
L’anima mia ha sete del Dio vivente.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Le lacrime sono il mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?». R
Questo io ricordo e l’anima mia si strugge:
avanzavo tra la folla,
la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
di una moltitudine in festa. R
Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio. R
EPISTOLA 1Cor 10, 23. 27-33
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto edifica. Se un non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza. Ma se qualcuno vi dicesse: «È carne immolata in sacrificio », non mangiatela, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza; della coscienza, dico, non tua, ma dell’altro. Per quale motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe essere sottoposta al giudizio della coscienza altrui? Se io partecipo alla mensa rendendo grazie, perché dovrei essere rimproverato per ciò di cui rendo grazie? Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
VANGELO Mt 9, 14-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Vigilanza e rispetto
Mi sembra che sia la prima lettura a parlarci del primo aspetto, quello della vigilanza. Con il solito linguaggio molto aulico, ecco che il Cantico dei Cantici ci aiutava a capire che l’anima di chi crede rimane sempre in perfetto atteggiamento di veglia, di attenzione. L’anima del credente che rimane in attesa del proprio incontro con Dio, per questo, scopre il rispetto, quel rispetto del quale parlava il Signore Gesù nel Vangelo. I suoi discepoli non stanno mancando di rispetto alla legge antica, alle consuetudini dei padri. Stanno semplicemente vivendo una dimensione di gioia nuova ed inaudita dovuta proprio a lui, alla sua presenza, alla presenza del Figlio di Dio. È il Signore stesso ad indicare che, quando verrà il tempo, anche i suoi discepoli digiuneranno, proprio per vivere meglio quel senso di attesa e di vigilanza che la vita di fede richiede. Anche San Paolo tornava su questi temi e ci ricordava che è proprio di chi vive pregando lo Spirito Santo diventare rispettoso di tutti, anche riguardo a quelle consuetudini umane che non si condividono. Piuttosto che scandalizzare alcuno, diceva l’apostolo, meglio essere prudenti, meglio fermarsi prima, meglio cercare di vivere in tutti i modi possibili ed immaginabili un’attenzione all’uomo che è il primo segno della vita nuova nello Spirito Santo. Potremmo dunque dire che il rispetto che nasce dalla vigilanza è un dono da chiedere allo Spirito di Dio. È infatti lo Spirito che tiene accesa la fiamma della fede, è lo Spirito che ci dona di vivere in vigilanza, è lo Spirito che ci aiuta a comprendere che il rispetto degli altri è una modalità particolarmente importante per avvicinarsi al Signore che tornerà a noi. Noi, nell’attesa della sua venuta, viviamo di vigilanza e di rispetto di tutti, per non deludere lo Spirito che è in noi.
Il nostro cammino di fede
Stiamo vivendo gli ultimi giorni del mese di maggio e gli ultimi giorni della novena di Pentecoste. È chiaro che anche noi tutti siamo invitati a vivere bene questi giorni con un senso di attesa forte e un senso di invocazione profondo perché, vigilando nell’attesa, sappiamo vivere anche in un serio rispetto degli altri. Probabilmente ci viene più facile riflettere sulla seconda delle attitudini di cui ci hanno parlato le Scritture. Un po’ per buona creanza, un po’ per convenienza, un po’ per fede, credo che il rispetto degli altri ci sia stato trasmesso da chi ha curato la nostra educazione e dagli esempi di vita che abbiamo ricevuto. Non che possiamo stare tranquilli! Certamente questo sentimento è sempre da verificare e sempre da tenere molto in considerazione, cercando di viverlo con tutte le nostre forze possibili. Facciamo molta più fatica a vigilare, a offrire al Signore segni anche concreti del nostro desiderio di vivere nell’attesa della sua venuta. Spesso lasciamo che questi temi siano solo per i tempi di preparazione alle grandi feste, al Natale, alla Pasqua. Non siamo poi così in grado di vivere bene questi temi negli altri momenti. Credo che sia forte il richiamo che viene a noi proprio per la festa di Pentecoste. Come vigiliamo nell’attesa della nascita del Signore, come cerchiamo di vigilare nella memoria della sua Pasqua, cerchiamo anche di vigilare in questa novena dello Spirito Santo. Ci servirà non solo per avvalorare la nostra preghiera, ma anche per imparare che la vigilanza deve essere un valore che viviamo sempre. Altrimenti il cammino della nostra anima rischia di essere un cammino frammentario!
Preghiera a Maria
Maria, sei chiamata la Vergine della vigilanza, aiuta anche noi a riscoprire il senso e il bello di questa virtù.
Maria, tu che hai fatto del rispetto di tutti un punto di riferimento della tua vita, aiuta anche noi ad essere molto forti nel cercare sempre di essere rispettosi degli altri, anche quando ci costa, anche quando non condividiamo, anche quando non siamo in grado di vedere questo sentimento sorgere spontaneamente nel nostro cuore.
Maria, donaci di vivere questi giorni con profondo senso di attesa del dono dello Spirito che prega in noi e per noi.