Sabato 23 luglio

Settimana della 6 domenica dopo Pentecoste – sabato – Santa Brigida

Introduzione

Questo sabato è certamente particolare perché festeggiamo Santa Brigida, la santa che, insieme a Benedetto, Cirillo, Metodio è patrona dell’Europa.

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La Parola di Dio per questo giorno

LETTURA Gdt 8, 2-8
Lettura del libro di Giuditta

In quei giorni. Marito di Giuditta era stato Manasse, della stessa tribù e famiglia di lei; egli era morto al tempo della mietitura dell’orzo. Mentre stava sorvegliando quelli che legavano i covoni nella campagna, fu colpito da insolazione. Dovette mettersi a letto e morì a Betùlia, sua città, e lo seppellirono insieme ai suoi padri nel campo che sta tra Dotàim e Balamòn. Giuditta era rimasta nella sua casa in stato di vedovanza ed erano passati già tre anni e quattro mesi. Si era fatta preparare una tenda sul terrazzo della sua casa, si era cinta i fianchi di sacco e portava le vesti della sua vedovanza. Da quando era vedova digiunava tutti i giorni, eccetto le vigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei noviluni e i noviluni, le feste e i giorni di gioia per Israele. Era bella d’aspetto e molto avvenente nella persona; inoltre suo marito Manasse le aveva lasciato oro e argento, schiavi e schiave, armenti e terreni che ora continuava ad amministrare. Né alcuno poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perché aveva grande timore di Dio.

Oppure

LETTURA AGIOGRAFICA
Vita di santa Brigida, religiosa

Brigida, nata nel 1303 in Svezia da nobile famiglia, crebbe in un ambiente altamente qualificato per pietà e cultura. Secondo il costume del suo tempo, a quindici anni divenne sposa di un giovane buono e mite, che condivise le aspirazioni religiose della consorte. Dal loro matrimonio nacquero otto figli, che Brigida educò con la più solerte cura e responsabilità. Sotto la guida di sacerdoti, noti per santità di vita e solidità di dottrina, seppe organizzare sapientemente ogni sua giornata, dedicandosi alla casa, alla preghiera, allo studio della Sacra Scrittura e della letteratura religiosa, all’esercizio della carità soprattutto verso gli infermi. Il pellegrinaggio al santuario di San Giacomo di Compostella, compiuto in occasione del XXV anniversario del matrimonio, segnò un più profondo impegno nel cammino ascetico. Poco tempo dopo, rimasta vedova, rinunciò al mondo per dedicarsi interamente a servire il Signore, caratterizzando la sua vita con la penitenza e la meditazione della Passione del Signore e dei dolori di Maria Santissima. Si moltiplicarono, allora, in lei i fenomeni spirituali, che la resero celebre con il titolo di «mistica del Nord». «Umile alfiere con lettere di un grande Signore» (come ella amava definirsi), dotata di grande energia e di senso pratico, entrò nel vivo dei problemi politici del suo tempo, adoperandosi per la riforma della Chiesa e istituendo un nuovo Ordine religioso, consacrato al Santissimo Salvatore. In occasione dell’anno santo 1350, con i suoi consiglieri teologi venne a Roma per acquistare l’indulgenza del Giubileo, per ricevere l’approvazione del suo Ordine religioso e per sollecitare il ritorno del Papa a Roma da Avignone. Durante il soggiorno romano, che durò fino alla morte, intervenne con autorevolezza nelle cose pubbliche, mise in iscritto le sue esperienze mistiche e visitò, pellegrina infaticabile, i più famosi santuari d’Italia. Fu per tutti esempio di grandi virtù, sopportando per amore di Cristo sofferenze e umiliazioni. Coronò la sua attività apostolica e profetica con un pellegrinaggio in Terra Santa, che le permise di ricalcare le orme del Salvatore e di sperimentare eccezionali doni interiori. Morì a Roma, circondata dai suoi discepoli e assistita dalla figlia santa Caterina di Svezia, la mattina del 23 luglio 1373. Diciotto anni dopo il papa Bonifacio IX la iscrisse nel canone dei santi. Donna di contemplazione e di azione, e maestra di unità, nel 1999 santa Brigida è stata proclamata compatrona d’Europa da papa Giovanni Paolo II.

SALMO Sal 10 (11)

I giusti contemplano il tuo volto, Signore.

Il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo. R

Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti contempleranno il suo volto. R

EPISTOLA 1Tm 5, 3-10
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Carissimo, onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; ma se una vedova ha figli o nipoti, essi imparino prima ad adempiere i loro doveri verso quelli della propria famiglia e a contraccambiare i loro genitori: questa infatti è cosa gradita a Dio. Colei che è veramente vedova ed è rimasta sola, ha messo la speranza in Dio e si consacra all’orazione e alla preghiera giorno e notte; al contrario, quella che si abbandona ai piaceri, anche se vive, è già morta. Raccomanda queste cose, perché siano irreprensibili. Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant’anni, sia moglie di un solo uomo, sia conosciuta per le sue opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l’ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene.

VANGELO Mt 5, 13-16
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Giuditta

Anzitutto il libro di Giuditta, scelto perché la storia di Giuditta è molto simile a quella di Brigida. Donna ricca, ricchissima, non perse la fede, anzi, seppe sostenere molte giuste cause con quell’enorme patrimonio che il marito Manasse le aveva lasciato. Patrimonio che le permise di sostenere i poveri e tutti coloro che necessitavano di un aiuto concreto. La stessa cosa è accaduta nella vita di Brigida. Anche lei ricca, non ha perso la fede e, per questo, ha saputo usare anche del patrimonio che aveva ereditato, per compiere quegli atti di bene che sono il vero tesoro prezioso che è possibile accumulare davanti a Dio.

Vangelo

Così possiamo interpretare anche la pagina di Vangelo che è stata scelta per questa ricorrenza. Brigida è davvero luce e sale della terra. Luce per il suo esempio, la sua fede, la sua dottrina. Sale per il suo esempio concreto, per il suo molto darsi da fare per spendere il suo tempo, la sua intelligenza, le sue intuizioni, a favore dei poveri. In Brigida è molto forte il connubio tra la preghiera e l’attività verso i poveri. Brigida, a buon diritto, può essere citata come esempio di donna che ha saputo mettere in pratica questa pagina di Vangelo. Lei, che ha dato tutta la vita per Cristo, seppe essere buona interprete della sua parola e, per questo, la vediamo coronata da quella luce di santità che da lei proviene e che si riversa su tutta l’Europa.

Timoteo

La pagina dell’Epistola era una rilettura della prima comunità cristiana sulla vedovanza.  San Paolo esalta la figura della vedova cristiana che, a differenza di chi vuole a tutti i costi “rifarsi” una vita, si domanda come mettersi a servizio degli altri nella Chiesa che la accoglie come vedova, come “iscritta ad un catalogo”, cioè partecipe di un organismo riconosciuto dalla Chiesa che raggruppa tutte le vedove che vogliono vivere con fede il proprio tempo, la propria stagione di vita e, al contempo, mettersi a servizio degli altri.

Per noi

Credo che ci siano due provocazioni molto forti per noi.

La prima per tutti.

  • Il desiderio di essere sale e luce della terra è ancora presente dentro di noi?
  • Possiamo davvero essere noi attenti ad essere riferimento e principio di ispirazione anche per altri?

Il compito di essere sale e luce della terra, infatti, è per tutti. Brigida ha interpretato questo invito e ha fatto, della sua vocazione, un suo modo per seguire il Signore, ma ogni cristiano deve trovare il modo per vivere bene questo invito. Domandiamoci, dunque, cosa stiamo realmente facendo per essere sempre e sempre più sale e luce per la nostra terra, il nostro mondo, la nostra società.

Il secondo riferimento è per le vedove, che, come sempre, sono molto numerose nella nostra città. L’”ordo” delle vedove è una realtà ancora presente oggi nella Chiesa diocesana. È un ordine, cioè un raggruppamento di fedeli che ha una sua spiritualità, vive una sua propria dimensione di vita di preghiera, si impegna in non pochi ambiti nei quali è possibile costruire il bene e cercare di far crescere, anche con le proprie forze, la propria società, la propria chiesa o il proprio partecipare a gruppi, associazioni, movimenti. Sempre dove c’è qualcuno che si interroga realmente sulla volontà di Dio, non cessano di arrivare le sue grazie e non cessano di crescere quei frutti che Dio ha predisposto perché camminassimo nelle sue vie.

L’ordine delle vedove richiama a tutti questa verità e procede nelle iniziative che gli sono proprie per far coltivare a tutte le vedove la ricchezza del loro stato di vita.

  • Lo conosciamo?
  • Ne raccomandiamo la partecipazione?

Chiediamo al Signore e a Maria Santissima questa grazia, perché sia davvero nel cuore di ciascuno di noi il desiderio di servire il Signore e di rendere santa la nostra vita.

2022-07-15T14:31:59+02:00