Venerdì 29 dicembre

Ottava del Natale 5 giorno

La spiritualità di questa settimana

Ogni giorno di questa settimana, nella quale celebriamo l’ottava del Natale, sarà un giorno per continuare la contemplazione del presepio ma con occhi diversi. Oggi non ci sono santi particolari, ma è tutta la Scrittura a dirci in quale direzione dirigere la nostra riflessione

La Parola di questo giorno

LETTURA Mi 4, 1-4
Lettura del profeta Michea

In quei giorni. Il Signore parlò a Michea dicendo: «Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e si innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno i popoli. Verranno molte genti e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra molti popoli e arbitro fra genti potenti, fino alle più lontane. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. Sederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà, perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!».

SALMO Sal 95 (96)

Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. R

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R

Il Signore ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R

EPISTOLA 1Cor 1, 1-10
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro! Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.

VANGELO Mt 2, 19-23
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

La scrittura

La meditazione del profeta Michea, come abbiamo tutti sentito, si rivolge direttamente al tema della pace. Il profeta sogna e fa sognare un futuro di pace, un futuro di concordia, un futuro di stabilità, perché tutte queste realtà sono più che mai necessarie all’uomo, se egli vuole davvero vivere bene, in armonia con il creato e, soprattutto, con il Creatore. Il profeta sogna, addirittura, un futuro in cui non solo il popolo di Dio si dirige verso il Signore, ma tutti i popoli della terra si dirigono verso l’Onnipotente. Lasciate da parte le fazioni e le ostilità, tutti imparano a dirigersi verso Dio, unico sommo e vero bene.

Queste realtà, pace, serenità, concordia, sono quelle che hanno spinto anche San Giuseppe a tornare dall’Egitto per cercare un luogo dove abitare in pace con la sua famiglia. Con fine calcolo, egli comprende che non è a Betlemme che potrà trovare queste realtà e, per questo, si dirige a Nazareth, dove spera di poter stare con Maria facendo crescere il piccolo Gesù. Giuseppe è uomo di pace, uomo di concordia, uomo dall’animo pacificato che sa pacificare quello degli altri. È per questo che cerca un luogo nel quale vivere con tutti gli uomini di buona volontà che ricercano le medesime realtà della vita.

Queste realtà sono anche il centro della riflessione di San Paolo. Egli le vede riflesse nella comunità di Corinto, dove vede tanti uomini e donne divenuti fratelli in Cristo darsi da fare per vivere bene la loro dimensione di fede e la loro vita. Paolo è particolarmente convinto che, dove ci sono dei cristiani, la ricerca della pace, della concordia, della serenità deve diventare ancora più forte ed evidente. Chi, se non il cristiano, deve farsi carico di cercare tutte queste cose?

Nel 5 giorno dell’ottava

iamo sul finire di questa settimana. Credo che anche noi tutti, oggi, dobbiamo chiederci che stima abbiamo di queste dimensioni e che fine fanno, in noi, tutte queste realtà. Credo che sia bello sostare ancora in contemplazione del volto del Signore per chiederci se, davvero, lasciamo che Cristo parli anche alla nostra umanità. Il Natale, infatti, è la festa dell’impegno cristiano, di chi vuole fare come il Signore, che viene nella nostra carne mortale per dire a tutti quanto è profondo l’amore di Dio per il suo popolo, impegnarsi per il bene, per la giustizia, per la pace, per la concordia. Credo che queste siano le cose che noi cerchiamo per la nostra vita. Penso anche che capiamo bene che ci sono, nel mondo, milioni di migranti che fuggono dalle loro terre e bussano alla porta dell’Occidente proprio per questo motivo: per avere serenità, pace, lavoro, capacità di produrre la propria ricchezza. È questo il cuore della ricerca di pace che spinge molti a lasciare le loro terre per iniziare un’avventura nuova e diversa.

Tutti dobbiamo impegnarci non solo per costruire la nostra pace, ma per garantire la pace, la serenità, lo sviluppo anche agli altri. Tutti dobbiamo cercare di vivere con attenzione il nostro progetto di vita, ma dobbiamo anche cercare di fare in modo che altri possano partecipare agli stessi valori che vogliamo avere per noi. Questo quinto giorno dell’ottava del Natale serve proprio a questo. Se contempliamo davvero e da vicino la culla del Signore, dobbiamo realmente impegnarci per questo! Se apprezziamo la pace che il presepe porta, tutti dobbiamo poi cercare di realizzarla, per quanto ci è possibile e per quanto ne siamo capaci, per la nostra vita e per la vita degli altri. Vorrei anche che capissimo questo: se moltissimi, nel mondo, cercano l’Occidente come luogo adatto per la vita e vogliono possedere quelle realtà che l’Occidente garantisce, allora è segno che la cultura cristiana, che ha profondamente segnato la crescita della cultura occidentale, ha il suo senso, ha la sua attrattiva! Forse dovremmo tutti essere più benevoli con il cristianesimo, che ha permesso a generazioni e generazioni di sviluppare e di vivere tutti quei valori che sono alla base della nostra società, della nostra etica, del nostro stesso benessere. Cerchiamo, allora, di vivere un po’ di più, con maggiore radicalità il nostro essere cristiani. Formeremo menti sempre più improntate a scoprire la bellezza del mistero di Cristo e a promuovere una visione dell’uomo che ne difenda sempre più la dignità. Valore che la fede cristiana sostiene, insegna, propone.

Provocazioni dalla Parola

  • Come rispondiamo noi al nostro bisogno di pace?
  • Cosa facciamo per viverlo?
  • Cosa facciamo per corrispondere al bisogno di pace e di serenità degli altri?
2024-01-23T03:24:25+01:00