Venerdì 30 dicembre

Ottava del Natale – giorno 6

Per introdurci

Ricaviamo ancora dalle Scritture atteggiamenti utili alla preghiera che ci servono per terminare di vivere la spiritualità del Natale.

La Parola di questo giorno

LETTURA Mi 4, 6-8
Lettura del profeta Michea

«In quel giorno – oracolo del Signore – radunerò gli zoppi, raccoglierò i dispersi e coloro che ho trattato duramente. Degli zoppi io farò un resto, dei lontani una nazione forte». E il Signore regnerà su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. E a te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, ritornerà a te la sovranità di prima, il regno della figlia di Gerusalemme.

SALMO Sal 95 (96)

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome. R

Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R

EPISTOLA 2Cor 1, 1-7
Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell’intera Acaia: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale vi dà forza nel sopportare le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. La nostra speranza nei vostri riguardi è salda: sappiamo che, come siete partecipi delle sofferenze, così lo siete anche della consolazione.

VANGELO Lc 11, 27b-28
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Una donna dalla folla alzò la voce e disse al Signore Gesù: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano”

Vangelo

La donna del Vangelo è ignota. Non sappiamo il suo nome, non sappiamo alcuna cosa della sua vita. Sappiamo però un tratto importante della sua spiritualità che dice tutta la finezza di questa donna. È una donna che sa osservare. Ella parte dalla constatazione della presenza di Maria durante quella predicazione del Signore. È una donna che sa pregare: la sua presenza, quel giorno, mentre il Signore sta predicando, dice tutta la sua capacità di ascoltare le ragioni della fede. Soprattutto è una donna che sa benedire. La sua voce umile, semplice, che fa sentire la sua lode per Maria, dice tutto. La sua intelligenza è quella di saper comprendere cosa fa Dio nei piccoli, nei poveri. Con questo sguardo di fede ella guarda a Maria e non ha paura a far sentire la sua voce. Voce che risuona fino a noi. Una donna umile, sconosciuta, che prega e benedice, compie un atto di amore eterno ed è per questo che noi la ricordiamo proprio in questi giorni di Natale. Così ella ci ricorda che anche noi tutti dovremmo avere questa capacità di pregare benedicendo. Forse varrebbe la pena, oggi, mentre ci soffermiamo in preghiera davanti al presepio, chiederci:

  • Chi posso benedire?
  • Per chi posso pregare pieno di riconoscenza e di amore?

Corinzi

Il testo della lettera ai Corinti che ci accompagna oggi è famosissimo e ci aiuta a scoprire un tratto della preghiera del quale noi abbiamo già parlato in Avvento: la preghiera come fonte di consolazione. San Paolo ci ha detto chiaramente che la preghiera è consolatoria: un’anima trova consolazione nelle proprie tribolazioni. Penso a Maria, a Giuseppe in questi giorni nei quali contempliamo il presepio. Anche loro hanno avuto tanti problemi, tante tribolazioni. Eppure non sono venuti meno alla loro preghiera, non sono venuti meno al loro desiderio di stare con il Padre, di parlare con Lui, certamente anche a proposito di Gesù e della custodia, della cura che essi dovevano avere per lui. Anche Maria e Giuseppe si devono essere sentiti molto consolati dalla loro preghiera. Penso a noi, a noi che siamo qui a contemplare il presepio. Anche in noi, come anche nelle nostre famiglie, nelle nostre case, ci sono tante preoccupazioni, tanti problemi, tante difficoltà. Facciamo in modo che, in questi giorni, possano diventare preghiera. Mettiamole nelle mani di Dio, come ha fatto Maria, come ha fatto Giuseppe. Ci sentiremo meno soli nel portare questi pesi.

  • Quale peso sto portando, ora, nella mia vita?
  • Quale preoccupazione posso mettere nelle mani del Signore in questi giorni natalizi?

Michea

Il profeta Michea ci aiuta, con la sua immagine, a comprendere che nessuno è mai escluso da Dio, nemmeno chi fa più fatica, chi ha più dolori nel cuore, chi ha avuto meno dall’esistenza. Penso, in questo momento, alle molte persone che, come diceva l’immagine, accompagnano una persona disabile, sostengono un proprio congiunto che, dalla vita, ha avuto meno ed ha avuto una esistenza difficile. Penso a tutti coloro che, lodevolmente, cercano, operano per vivere a fianco di persone che hanno necessariamente bisogno di quell’aiuto senza il quale la vita diventa impossibile. Credo che, in moltissime case, ci siano veri e propri miracoli dell’amore, della carità, della prossimità. Io vorrei che, oggi, insieme, pregassimo per tutti costoro, sapendo che essi portano un peso che non conosce chi non lo porta. Troverei giusto che sia tutta la comunità cristiana ad occuparsi di questi casi, a prendere nelle proprie intenzioni le sofferenze, le difficoltà, i momenti più difficili di queste famiglie per trasformarli in momenti di consolazione, di vicinanza, di amicizia, di condivisione.

  • Verso chi potrei dimostrarmi accogliente?
  • Quale situazione conosco, a questo proposito, per la quale posso, oggi, pregare?

Viviamo così questo giorno, nella benedizione, nel sentirci consolati da Dio, nel vivere una preghiera di intercessione che porti consolazione ad altri.

2023-02-03T17:46:05+01:00