Settimana della 1 domenica dopo la dedicazione – Sabato
Concludiamo la nostra settimana ma anche questo mese di ottobre che abbiamo iniziato con la festa della Madonna del rosario.
Vangelo
Mt 16, 24-27
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Credo che sia molto significativo che il Vangelo di oggi ci parli ancora del progetto di vita cristiana. Il compito che il Signore affida a tutti è quello di prendere la nostra Croce e di seguirlo. Così come abbiamo detto in tutti i giorni di questo mese missionario, noi siamo chiamati a prendere ciascuno la nostra croce e seguirlo. Questo Vangelo, di fatto, ci introduce già anche nella festa che celebreremo domani, la festa di tutti i santi. Chi sono i santi? Sono coloro che hanno aderito a questo progetto di vita, sono coloro che hanno saputo prendere su di sé la propria croce ed hanno avuto il coraggio di seguire il Signore nelle svariate forme con cui il Signore chiede.
Romani
Rm 12, 1-3
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato.
Chi può seguire questo progetto di vita? Ci risponde San Paolo: chi non si conforma alla mentalità di questo secolo, chi sceglie, in ogni occasione della vita, di piacere al Signore. Colui che riforma la sua mentalità, colui che aderisce in tutto e per tutto a questo modo di pensare che discende dalla fede, prende la sua croce ogni giorno e segue il Signore. Nei santi che celebriamo domani vediamo emergere questa mentalità: ciascuno a proprio modo, ciascuno con il proprio progetto di vita ha preso su di sé la sua croce ed ha seguito il Signore. È per questo che, ora, è di esempio a ciascuno di noi.
Deuteronomio
Dt 26,16-19
Lettura del libro del Deuteronomio
In quei giorni. Mosè disse: «Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima. Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce. Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi. Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».
Anche il Deuteronomio, con il linguaggio del primo testamento, ci diceva la medesima verità. Prende su di sé la sua croce ogni giorno e tenta di seguire il Signore chi osserva “le norme” che il Signore ha dato. Certo dobbiamo ben intendere. Non si tratta di seguire una norma nel senso legale del termine, non si tratta di avere un cammino di obbedienza militaresca. Si tratta di lasciare che ciò che Dio rivela diventi il principio ispiratore di una vita. Più che l’osservanza esteriore dei comandamenti, il Signore chiede che sia il cuore a seguirlo, con la forza dell’amore e non certo per obbligo.
Per noi
Anche noi siamo invitati a prendere su di noi la nostra Croce ogni giorno. Ci sono diverse croci a cui potremmo fare riferimento.
C’è chi ha la croce del lavoro e sento che, per alcuni, questa preoccupazione sta venendo avanti in modo più forte.
C’è chi ha la preoccupazione della salute, e credo che anche questa sia, per molti e non solo per l’attuale situazione di pandemia, un problema serio. Acuito anche da ciò che stiamo vivendo e da questa nuova ondata che non sembra arrestarsi e che sta mettendo davvero in difficoltà chiunque.
Non dobbiamo sottovalutare chi ha la croce di qualche disagio psicologico, psichiatrico, realtà che sta venendo sempre più avanti in questi ultimi anni e mesi.
Poi ci sono molte altre croci, quella della famiglia, delle relazioni affettive, dello studio…
Ognuno ha un po’ la sua croce. Diventeremo anche noi santi se prenderemo la nostra Croce e se vivremo la situazione concreta nella quale ci troviamo cercando di modulare la nostra mentalità su quella che il Signore propone.
Sia questo il nostro programma di vita e sia questo lo spunto spirituale con il quale viviamo la festa di tutti i santi nella quale questa celebrazione ci immette.