lunedì 31 ottobre

Settimana della 2 domenica della dedicazione – lunedì 

Questa settimana è del tutto particolare. Domani festeggeremo i Santi. Dopodomani ricorderemo i nostri morti e venerdì San Carlo. Giorni solenni e importanti per i quali siamo chiamati a vivere preghiere più profonde. Entriamo in questi giorni santi con le Scritture di questo giorno.

Il tema del giorno

Le opere dei santi

La Parola di Dio per questo giorno

LETTURA Ap 17, 3b-6a
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

In quel giorno. Vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, che era coperta di nomi blasfemi, aveva sette teste e dieci corna. La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; teneva in mano una coppa d’oro, colma degli orrori e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla sua fronte stava scritto un nome misterioso: «Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli orrori della terra». E vidi quella donna, ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù.

SALMO Sal 136 (137)

Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre. R

Là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera? R

Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra;
mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia. R

VANGELO Gv 14, 12-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti».

Vangelo

Mi sembra che le due Scritture di questo giorno insistano moltissimo su questo tema: le opere dei santi. Abbiamo anzitutto il discorso di Gesù. Come sappiamo questa parola fa parte degli ultimi discorsi del Signore. Gesù sta facendo il suo discorso di addio e, ai discepoli preoccupati, Gesù ricorda che anche loro potranno fare opere grandi, opere mirabili, come le sue. Anzi, chi si affiderà completamente a Lui, compirà opere anche più grandi. Noi vediamo la verità della parola del Signore perché molti dei santi che festeggeremo domani hanno compiuto, anche in vita, cose molto grandi, superiori a qualsiasi forza umana. Le grandi opere dei santi non sono da attribuirsi alla loro genialità o forza, che pure non sono mancate nel corso della storia, ma alla potenza di Dio che si è servito anche di queste persone per portare avanti la sua opera nel mondo. I discepoli sono avvisati. I credenti si rallegrano ogni volta che vedono le grandi opere di Dio brillare in mezzo a loro perché capiscono che la potenza di Dio è all’opera nella storia e ne sono rincuorati.

Apocalisse

C’è un altro modo di vedere e di giudicare le opere dei santi. È il modo proprio dell’oppositore, del grande accusatore, di coloro che partecipano in qualche modo all’opera di Satana. Sono tutti coloro che vorrebbero distruggere le opere dei santi. Sono tutti coloro che vorrebbero vedere le opere dei santi sotterrate, dimenticate, abbandonate. Ci sono molte potenze che operano per questo, occulte e meno occulte. Credo che la storia sia piena di persone che hanno partecipato di questo potere e che, invece di rallegrarsi per l’opera dei santi, si sono date da fare per distruggere il bene che ciascuno di loro ha cercato di creare seguendo il Signore. Simbolicamente l’Apocalisse chiama “Babilonia, la madre di tutte le prostituzioni” il potere di costoro. Come, anticamente, Babilonia era il simbolo di tutto il male del mondo, così ora nella storia attuale, sono chiamati babilonia tutti quei poteri che operano contro il bene che Dio, invece, cerca di suscitare nel mondo attraverso coloro che ascoltano la sua voce.

Intenzioni di preghiera

Raccolgo da queste letture alcune intenzioni.

  1. Preghiamo per noi. Anche noi abbiamo bisogno di pregare per imparare a valorizzare le opere dei santi. Ce ne sono molte anche nel nostro tempo. Ce ne sono molte anche ai nostri giorni. Non sempre, però, abbiamo la forza di vederle. Non sempre abbiamo la forza di valorizzarle. Credo che sia bene cercare di pregare perché impariamo a vedere e a valorizzare le opere buone che ci sono nel mondo e, grazie ad esse, dobbiamo risalire a Dio, fonte di ogni bene e di ogni amore presenti nel mondo.
  2. Preghiamo i santi. Una convinzione che dovremmo suscitare in noi soprattutto con la festa di domani, è quella che ci deve portare a dire che anche il nostro tempo è un tempo di santi. Anche noi camminiamo in un mondo nel quale camminano i santi. Occorre, però, avere la capacità di vederli; occorre, però, avere la capacità di riconoscere la loro presenza. Molti dei santi recentemente canonizzati, li abbiamo visti e sentiti noi stessi. Pensiamo a San Paolo VI, San Giovanni Paolo I e II, pensiamo a Santa Teresa di Calcutta… Anche noi abbiamo vissuto in un’epoca di santi. Spesso, invece, ci rattristiamo perché ci sembra che tutto stia andando in malora… impariamo a valorizzare la presenza dei santi.
  3. Preghiamo per saper valorizzare il bene da qualsiasi parte provenga. Preghiamo, però, anche per essere di larghe vedute. Preghiamo per saper valorizzare il bene da qualunque parte provenga. Ecco cosa vogliamo chiedere al Signore mentre offriamo questo giorno e ci apprestiamo a vivere le grandi preghiere di intercessione che ci stanno davanti per i prossimi giorni.
2022-10-28T13:36:47+02:00