Settimana della 3 domenica di Avvento – venerdì
La spiritualità di questa settimana
Andiamo verso la conclusione della settimana liturgica tornando al lezionario tipico dell’Avvento dopo la sosta per onorare Sant’Andrea.
La Parola di questo giorno
EZECHIELE 13, 1-10
Lettura del profeta Ezechiele
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, profetizza contro i profeti d’Israele, profetizza e di’ a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. Come volpi fra le macerie, tali sono i tuoi profeti, Israele. Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa della casa d’Israele, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: “Oracolo del Signore”, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro parola! Non avete forse avuto una falsa visione e preannunciato vaticini bugiardi, quando dite: “Oracolo del Signore”, mentre io non vi ho parlato? Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde, eccomi dunque contro di voi, oracolo del Signore Dio. La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi; non faranno parte dell’assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro della casa d’Israele e non entreranno nella terra d’Israele, e saprete che io sono il Signore Dio. Ingannano infatti il mio popolo dicendo: “Pace!”, e la pace non c’è; mentre il popolo costruisce un muro, ecco, essi lo intonacano di fango».
SALMO Sal 5
Guidami, Signore, nella tua giustizia.
Sii attento alla voce del mio grido,
o mio re e mio Dio,
perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera.
Al mattino ascolta la mia voce;
al mattino ti espongo la mia richiesta
e resto in attesa. R
Tu non sei un Dio che gode del male,
non è tuo ospite il malvagio;
gli stolti non resistono al tuo sguardo.
Tu hai in odio tutti i malfattori,
tu distruggi chi dice menzogne. R
Io, invece, per il tuo grande amore,
entro nella tua casa;
mi prostro verso il tuo tempio santo
nel tuo timore.
Guidami, Signore, nella tua giustizia;
spiana davanti a me la tua strada. R
PROFETI Sof 3, 9-13
Lettura del profeta Sofonia
Così dice il Signore Dio: «Allora io darò ai popoli un labbro puro, perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo. Da oltre i fiumi di Etiopia coloro che mi pregano, tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte. In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora allontanerò da te tutti i superbi gaudenti, e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero. Confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti».
VANGELO Mt 17, 10-13
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. I discepoli domandarono al Signore Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Ezechiele
Anche oggi il profeta non smette di sferzare il suo lettore. Ancora una volta egli parla per immagini. L’immagine è quella del muro intonacato di fango. Immagine difficile da digerire, ma facile da interpretare. Un muro si intonaca di calce, di cemento, di materiali che rendono il muro solido, pulito, atto a proteggere chi deve abitare la casa. Il muro intonacato di fango richiama a tutti qualcosa di sporco, qualcosa di malsano, qualcosa di fragile, qualcosa da sanare. Il profeta, come abbiamo sentito in tutta la lettura, sta indicando i falsi profeti di Israele come “intonacatori di fango”. Essi hanno parlato nel nome del Signore quando il Signore non li aveva né chiamati né mandati; hanno detto parole false, che non venivano da Dio, agli uomini e li hanno ingannati. Essi non sono stati quella luce che deve ardere e risplendere. Il profeta propone sé stesso come uomo mandato da Dio. La riprova sarà proprio in ciò che capiterà. Tutte le sventure che arriveranno sul popolo di Israele saranno il segno che le parole buone, le parole piene di lusinghe dette dai profeti falsi venivano dal loro cuore di uomini e non da quello di Dio. Il problema della presenza dei falsi profeti è un problema perenne, un problema che rimane sempre in tutte le fedi. In ogni tempo è così, e non può sfuggire da questa legge nemmeno la Chiesa. Ecco perché di fronte a falsi uomini di Dio, chi ha fede, non teme. Rimane fedele e saldo nella sua professione di fede, non lasciandosi scalfire da nulla e non deviando il cammino. L’uomo che rimane fedele è sempre una lampada che arde e che risplende.
Sofonia
Le parole del profeta Sofonia sono il dire in positivo ciò che Ezechiele ha detto in negativo. Cosa si oppone ai falsi uomini di Dio? Cosa salverà dai falsi profeti? Solo un popolo “umile e povero” si salverà dalla lusinga dei falsi profeti. Solo un popolo “umile e povero” riconoscerà la Parola di Dio e la verità alla cui scuola bisogna camminare. Solo un popolo “umile e povero” sarà una lampada che arde e che risplende come segno per tutti. Chi sarà questo popolo umile e povero? Il popolo dei credenti. Umile se si pone alla sequela del Signore e della sua Parola. Povero se imparerà a non fidarsi di sé stesso, delle proprie istituzioni, delle proprie tradizioni, ma solo di Dio. Gesù prenderà anche da questa profezia quel retroterra biblico che sta alla base della beatitudine: “Beati i poveri in spirito”, ovvero beati coloro che sanno fidarsi di Dio, coloro che affidano ogni cosa a Dio, coloro che rimettono i loro giorni nelle mani di Dio.
Vangelo
Concludiamo le ferie di questa settimana ancora con un richiamo a Giovanni il Battista. Egli è davvero la lampada che arde e che risplende. Gesù sa bene che moltissimi del suo tempo avevano in mente chiaramente che, prima della venuta del Messia, sarebbe tornato Elia. Elia era il profeta che non era morto, il profeta che era stato accolto su un carro di fuoco l’ultimo giorno della sua vita e che si era diretto così verso il cielo. La gente aspettava il ritorno di Elia per avere il segno della venuta del tempo messianico. Gesù conosce bene questa attesa del suo popolo e rilancia. Certo! Elia è già tornato. Non scendendo dal cielo, ma illuminando la parola chiara e forte di Giovanni, nel deserto. Come Elia fu profeta di fuoco, così Giovanni il Battista, che ha concluso la serie dei profeti. Chi lo ha accolto, dice il Signore, ha avuto modo di capire che era giunto il tempo del Messia che porta a termine la rivelazione del Primo Testamento e apre il tempo della alleanza in Cristo. Chi non ha voluto accoglierlo non comprende nemmeno il ministero di Cristo, ma rimane indifferente a tutto. Invece di riconoscere in Cristo la luce vera, e non solo una fiaccola come era la voce di Giovanni, chi rimane scettico e freddo di fronte alle sue parole non può essere che come un muro intonacato di fango…
Marana Thà, Vieni Signore Gesù!
Così anche noi possiamo dire:
Marana Tha, vieni Signore Gesù e insegnaci a non rimanere scettici di fronte alle cose della fede! Donaci la grazia di prendere posizione, di sbilanciarci, perfino di rischiare! Perché chi si mette alla tua presenza e sotto la tua protezione non rimane mai deluso!
Marana Tha, vieni Signore Gesù, e donaci di essere parte di quel popolo umile, povero, che ti sa attendere, che ti sa acclamare, che sa aspettare la tua venuta finale, di cui questo Avvento è segno.
Marana Tha, vieni Signore Gesù e aiutaci ad ascoltare ancora la parola difficile dei profeti, di tutti i profeti, fino a Giovanni il Battista. Ricordaci, Signore, che la parola dei profeti sferza la nostra anima perché possiamo imparare a camminare con più fede e con più forza verso di te, che sei l’origine e la fine di tutto.
Marana Tha, vieni Signore Gesù!
Provocazioni dalla Parola
- Mi sento come un muro intonacato di fango oppure sono uno che sta costruendo la sua storia di sequela e di servizio di Dio?
- L’Avvento mi sta insegnando ad essere parte di un popolo umile e povero?
- La figura di Giovanni il Battista mi sta aiutando a vivere bene la mia preparazione al Natale?