Settimana della terza domenica di Pasqua – Sabato
Questo sabato è anche il primo sabato del mese. Rinnoviamo anche la devozione dei primi 5 sabati che possono contraddistinguere la nostra spiritualità mariana.
Vangelo
È questa la “famosa” predica nella sinagoga di Cafarnao. Alla gente che lo ha cercato volendo vedere un segno, Gesù richiama che i segni, cioè i miracoli, non sono essenziali al cammino di fede. Una cosa sola è essenziale: “il pane della vita”. Così Gesù invita ad accostarsi a quel sacramento che ancora non c’è ma che avrebbe istituito al termine della sua esistenza. Ovviamente il discepolo che scrive dopo la Pasqua del Signore, ha già bene in mente ciò che il Signore ha istituito e vuole educare il credente di qualsiasi generazione ad attingere la forza del suo cammino di fede all’Eucarestia. È come se il Vangelo ci dicesse che il cammino di fede dell’uomo può iniziare in qualsiasi modo, da qualsiasi parte, ma deve approdare, poi, all’Eucarestia. Senza questo approdo sicuro, non c’è cammino di fede autentico. È solo “il pane della vita” che dà sapore al cammino di fede.
Atti
Anche gli Atti ci permettono di continuare la riflessione di ieri. Un credente di Damasco, Anania, per ispirazione e per volere divino si reca da Saulo e diventa il suo primo aiuto. Non solo è la prima persona cristiana che lo aiuta ma è anche colui che amministra il battesimo. È proprio a partire da questo evento di grazia che Saulo ricomincia ad acquistare quella forza e quel coraggio che sono necessari alla sua esistenza. La forza che gli viene donata dallo Spirito Santo è quella di conoscere più approfonditamente Cristo, anche alla luce di tutti gli scritti dell’Antico testamento che Paolo conosceva bene. Si adempie, in questo, quell’atteggiamento di fede che – lo ricordo ancora – il Vescovo ci ha chiesto per questo tempo pasquale, ovvero la capacità di rileggere la figura di Cristo a partire dai grandi temi del vecchio testamento. Anche Paolo ha vissuto e ci testimonia questa grande spiritualità. È lo Spirito Santo che illumina Paolo in questo suo percorso di approfondimento della fede.
Mentre tutto sembra andare bene, mentre il persecutore si è convertito e incomincia una nuova esistenza nello spirito, ecco che si scopre che non è tutto così liscio! Un complotto cerca di uccidere Paolo tanto che i credenti cristiani, devono farlo fuggire dalla città con uno stratagemma. Sarà un po’ una delle costanti della vita di San Paolo che, dopo aver predicato, è costretto a saltare da una città all’altra! Sarà un vero e proprio pellegrinare senza una casa. Ma Paolo affronterà anche questa difficoltà, sicuro della protezione di Dio e fedele a colui che aveva riscattato la sua vita.
Corinti
L’epistola ci mostra una delle grandi predicazioni di San Paolo. L’apostolo delle genti ha capito bene che la chiesa, che nasce da quel sacramento che è l’Eucarestia, è come un corpo tutto unito e ben compaginato. È un’unione indivisibile nella sua natura. L’uomo può anche tentare di dividere questa unione, ma non farà altro che menomare il corpo santo di Dio, esattamente come un uomo che volesse menomare il suo corpo. San Paolo ricorda la sollecitudine con la quale deve essere trattata ogni parte del corpo, così come, nella chiesa, occorre trattare con attenzione tutte le sue componenti. Solo dal rispetto di ciascuno, infatti, nasce quell’unità che fa bene a tutti.
Ad Jesum per Mariam
Come già abbiamo fatto ieri, credo che sia bello pregare con qualche litania. Ripensando alle scritture direi di approfondire e di pregare con queste litanie:
- Sedes Sapientiae. Mi pare questa la litania che più si addice all’episodio degli Atti nel quale abbiamo meditato su San Paolo che diventa maestro di altri cristiani. La sapienza della fede è ciò che deve nascere in ciascuno di noi, ma nascerà solamente se chiederemo questa sapienza alla Madre.
- Auxilium Christianorum. Maria è aiuto nelle difficoltà dell’esistenza, come può essere stata quella fuga strategica di San Paolo. Nella strategia di uomini astuti vediamo un’ispirazione divina, quella che anche noi possiamo avere chiedendo l’aiuto della Vergine Santa.
- Mater Salvatoris. Noi vediamo nell’Eucarestia la presenza per noi del Salvatore che introduce ciascuno di noi in quella vita che viene dal cielo che l’Eucarestia, appunto, ci dona di vivere.
- Mater Ecclesiae. Maria è anche Madre della chiesa, madre di quel corpo mistico di Cristo che tutti dovremmo imparare ad amare e a custodire.
Così sorretti da Maria entriamo nel giorno del Signore, perché la nostra fede continui ad essere solida e sorretta dalla sua dolce presenza.