Sabato 02 ottobre

Settimana della 4 domenica dopo il martirio – Sabato

Questo sabato è del tutto particolare perché celebriamo l’Angelo custode. È il secondo richiamo nella settimana, dopo quello dei Santi Arcangeli, a questi viventi che accompagnano il cammino dell’uomo. I tre richiami della Scrittura sono molto facili da comprendere.

Esodo

Es 23, 20-23a
Lettura del libro dell’Esodo

Così dice il Signore: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari. Il mio angelo camminerà alla tua testa».

Anzitutto il libro dell’Esodo che ci ha ricordato che gli angeli di Dio vegliano sempre sul cammino dell’uomo. Il riferimento era al cammino del tutto singolare e particolare dell’Esodo. Ovviamente gli angeli di Dio non hanno vegliato solo su quel cammino, ma vegliano sempre sul cammino di tutti. L’angelo custode ha il compito di vegliare sul nostro personale cammino.

Ebrei

Eb 1, 14 – 2, 4
Lettera agli Ebrei

Fratelli, gli angeli non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza? Per questo bisogna che ci dedichiamo con maggiore impegno alle cose che abbiamo ascoltato, per non andare fuori rotta. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo noi scampare se avremo trascurato una salvezza così grande? Essa cominciò a essere annunciata dal Signore, e fu confermata a noi da coloro che l’avevano ascoltata, mentre Dio ne dava testimonianza con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà.

La lettera agli Ebrei richiama a tutti il dovere di ascolto che abbiamo rispetto alle verità della fede. Il testo si sposa benissimo con il nostro tempo: l’autore richiamava, infatti, i suoi uditori a non spazzare via le cose della tradizione in nome della modernità. Le verità della fede, anche quando si incrostano con qualche tradizione di troppo, esprimono, comunque, una verità profonda che non deve essere mai oscurata.

Vangelo

Mt 18, 1-10
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. I discepoli si avvicinarono al Signore Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Il Vangelo ci ha ricordato che chi provoca scandalo nella comunità, non può piacere a Dio. Lo scandalo turba i piccoli, cioè coloro che hanno una fede fragile e non ancora radicata nel cuore. Gli angeli di ogni piccolo nella fede sono sempre pronti a guardare il cammino di coloro che hanno ricevuto in affidamento e portano davanti a Dio anche tutti i problemi che portano lontano dalla fede, chiedendo giustizia.

Per noi

Sono sempre del parere che, ormai da molti anni, la fede nell’Angelo custode sia stata ridotta dapprima ad un insegnamento da bambini piccoli, mentre ora nemmeno a questo! Non si parla dell’Angelo custode nemmeno a loro! Si preferisce, come già vi dicevo l’altro giorno, pensare che ci siano persone molto buone che intervengono a nostro favore che possono essere chiamati angeli. Insegnamento questo che distorce la verità della fede. Noi siamo qui per lasciarci dire dalla Parola di Dio che l’angelo è una creatura amica. Differente dalla nostra creazione. Essi appartengono a quella creazione incorporea e invisibile che è realtà creata, ma invisibile ai nostri occhi, almeno fino a quando non entreremo nella vita eterna.

Questa parte della creazione, che pure non vediamo, non è indifferente nei nostri confronti. Anzi, gli angeli, come abbiamo sentito dalla Scrittura, si danno notevolmente da fare per ciascuno di noi. Il nostro angelo custode ha il compito di custodire il nostro cammino di fede. È per questo che dovremmo invocarlo maggiormente, chiamarlo in aiuto ogni volta che ne sentiamo il bisogno, ringraziarlo per i benefici che riceviamo. Anzi, il nostro compito dovrebbe essere anche quello di parlare maggiormente con il nostro angelo custode. Magari proprio come facevamo quando eravamo bambini. Parlare con il proprio angelo custode non è infantile, denota, anzi, una fede adulta che si nutre anche di questo.

Chiediamo all’Angelo custode di saper sempre scoprire e valorizzare la sua presenza. Chiediamo al Signore di saper valorizzare un dono che Lui stesso ci ha fatto. È solo così che potremo recuperare una vera visione degli Angeli.

Oggi, poi, vogliamo anche pensare alla consacrazione della Chiesa di San Giulio, che avvenne proprio in questo giorno. Chiediamo all’Angelo custode di questa chiesa di custodirla, di fare in modo che essa non sia mai privata della grazia di Dio, di sostenere il cammino specie di chi è più debole, di chi ha più bisogno di cura, di aiutarci a radunare, nel nome del Signore e per il Signore, la gente.

Rivolgiamoci agli Angeli custodi certi di essere, come sempre, ascoltati.

2021-09-24T09:49:44+02:00