Martedì 04 Febbraio

Martedì della quarta settimana dopo l’Epifania

Meditiamo insieme le Scritture.

Siracide

Sir 36, 1-19
Lettura del libro del Siracide

Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda, infondi il tuo timore su tutte le nazioni. Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza. Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così davanti a noi móstrati grande fra di loro. Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore. Rinnova i segni e ripeti i prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro. Risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira, distruggi l’avversario e abbatti il nemico. Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento, e si narrino le tue meraviglie. Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo. Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: «Non c’è nessuno al di fuori di noi». Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro l’eredità come era al principio.
Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome, d’Israele che hai reso simile a un primogenito. Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme, luogo del tuo riposo. Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese e il tuo popolo della tua gloria. Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio, risveglia le profezie fatte nel tuo nome. Ricompensa coloro che perseverano in te, i tuoi profeti siano trovati degni di fede. Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo, e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

Il discorso del sapiente è fortemente storico. Israele è stato spesso attaccato, talvolta, addirittura, scacciato. Un popolo che ha avuto sempre ostilità e odio da parte di molti. Il sapiente chiede, in preghiera, che anche i popoli stranieri possano conoscere la grandezza di Dio, esattamente come tutto il popolo santo ha conosciuto la potenza di Dio attraverso i grandi fatti che hanno composto la sua storia. Il Siracide chiede a Dio di “risvegliare” la sua potenza, perché il suo desiderio è che tutti conoscano la grandezza di Dio. Potremmo dire che quella del sapiente è una preghiera che chiede a Dio di portare a conoscenza dell’intero universo la sua potenza. Una preghiera che chiede una benedizione particolare per il popolo di Israele, ma non a scapito di altri popoli. Israele rimane un fatto singolare in tutta la storia, un popolo che ha il compito di far conoscere Dio agli altri popoli, un popolo “benedetto” perché grazie a lui si sentano “benedette” tutte le genti della terra. Una meditazione molto bella sull’universalità della salvezza.

Vangelo

Mc 6, 1-6a
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Il Signore Gesù partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.

Meditazione che deve far i conti con il “rovescio della medaglia”. Come accadde a Gesù, infatti, non è difficile per nessuno constatare che, spesso, coloro che dovrebbero avere più fede, sono coloro che ne hanno meno. I concittadini di Gesù, coloro che lo conoscono bene, che conoscono assai bene la sua famiglia, invece di dedicarsi ad una conoscenza sempre rinnovata di Dio per una testimonianza sempre più forte, esprimono dubbi e perplessità sulla natura e sulla attività di Gesù, tanto che Egli non riesce a compiere miracoli. Manca il presupposto principale: la fede, il senso di affidamento a Dio, il desiderio di rimettersi nelle mani dell’Altissimo. Gesù steso si meraviglia di quell’incredulità che non ha trovato da nessun’altra parte.

Per Noi

Ecco le due facce di una medaglia: il popolo di Israele è fatto di persone che riconoscono l’azione di Dio e lo benedicono in ogni modo, chiedendo, anzi, che la sua azione si estenda a tutti i confini della terra, ma è anche fatto da persone incredule che, pur avendo ricevuto i benefici di Dio, non si convertono e non credono.

Così è anche per noi. Ci sono tra noi persone che hanno un altissimo senso di fede e che sono sempre pronte a riconoscere i benefici che hanno ricevuto da Dio, ma ci sono anche persone che non sono affatto disposte a riconoscere al presenza di Dio nelle loro vite, tantomeno a salvaguardare i valori cristiani e meno che meno a valorizzare l’azione della chiesa nei confronti di tutta l’umanità.

Gesù rispetta tutto e tutti, rispetta anche la libertà di chi lo conosce bene e non accetta di credere, ma questa condizione non permette il suo ulteriore manifestarsi. Così è anche per noi. La libertà di tutti deve essere salvaguardata, ma senza una corale manifestazione di fede, senza una richiesta comune del suo Spirito e dei suoi benefici, non si potranno pretendere quelle grazie che, in tempi non lontani dai nostri, hanno sostenuto popoli e nazioni. La fede richiede sempre un impegno personale; la richiesta di una grazia attende sempre un’adesione sincera alla volontà di Dio. Se non vediamo i segni della presenza di Dio che vorremmo vedere tra noi, la colpa non è di Dio, ma dell’allontanamento che molti vivono da Lui.

  • Cosa penso del mio tempo?
  • In che modo potrei essere io di esempio per altri?
  • Come “convertire”, come portare a tutti l’annuncio della provvidenza e della paternità di Dio?

Proviamo a riflettere almeno noi, proviamo a pregare su questi temi. Chissà che una maggiore nostra adesione alla fede, non sia luce anche per altri e non diventi occasione per molti per scoprire i benefici di Dio.

2020-01-31T19:27:38+01:00