Giovedì 05 marzo

Settimana della prima domenica di Quaresima – giovedì

Vangelo

Mt 5, 20-26
 Lettura del vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Il Padre è colui che desidera al riconciliazione dei suoi figli. Alla riflessione su Dio Padre di questa settimana si aggiunge questo tassello. Scomodo! Dice il Vangelo che, se ci ricordiamo che qualcuno ha qualcosa contro di noi, prima di accingerci ad offrire qualcosa a Dio, dovremmo cercare una via di riconciliazione. In realtà non è proprio questo il nostro intento. Anzi, magari quando abbiamo rotto qualche relazione, qualche rapporto di amicizia, o di parentela o di vicinanza con qualcuno, non solo aspettiamo che sia l’altro a fare il primo passo ma, nella preghiera, sfoghiamo il nostro dolore perché ci sentiamo, in qualche modo, dalla parte della ragione e offesi dal comportamento dell’altro! Il Padre è colui che chiede di abbandonare questo modo di vedere le cose. Il Padre è colui che chiede di cambiare rotta, di convertirsi, di smettere di piangersi addosso o di pensare di essere sempre dalla parte della ragione per metterci, una buona volta, dall’altra parte, dalla parte di chi cerca le ragioni dell’altro, dalla parte di chi vuole vivere nel rispetto dei rapporti umani che, sempre devono essere salvaguardati. Il Padre è, al tempo stesso, colui che dà la forza per tutto questo. Se siamo lontani da questo modo di pensare o di vedere le cose, ecco un’occasione di conversione, ecco un’occasione per crescere interiormente, ecco un’occasione per mutare il nostro modo di vedere, di giudicare, di agire. Potrebbe essere proprio questo il passo che viene richiesto a ciascuno di noi in questo giorno santo nel quale siamo tutti invitati a fare passi di autentica conversione e di amore.

Genesi

 4, 25-26
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché – disse – Dio mi ha concesso un’altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l’ha ucciso». Anche a Set nacque un figlio, che chiamò Enos. A quel tempo si cominciò a invocare il nome del Signore.

La Genesi, con questi racconti delle origini al di là del tempo, mostra la continuità della discendenza e della generazione dopo l’episodio di Caino e di Abele. Adamo ed Eva, ancora concepiscono e rinnovano la vita sulla faccia della terra. Una vita che nasce è un segno di fiducia nella vita stessa. Un bimbo che viene alla luce, è un segno di speranza. Come diciamo anche noi comunemente, un bambino che entra in una casa è un vero dono di Dio. Rileggendo questa scrittura con quanto abbiamo appena meditato nel Vangelo, ci fa dire che Dio si mostra ancora alleato di quell’uomo che lo aveva tradito; Dio non ha dimenticato la sua creatura e concede quel bene essenziale che sono i figli; Dio non si stanca di accompagnare la vicenda di coloro che, pure, hanno sbagliato, ma che sono pronti a rientrare in amicizia con Lui.

Proverbi

4, 1-9
Lettura del libro dei Proverbi

Ascoltate, o figli, l’istruzione di un padre e fate attenzione a sviluppare l’intelligenza, poiché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. Anch’io sono stato un figlio per mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre. Egli mi istruiva e mi diceva: «Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai. Acquista la sapienza, acquista l’intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai. Non abbandonarla ed essa ti custodirà, amala e veglierà su di te. Principio della sapienza: acquista la sapienza; a costo di tutto ciò che possiedi, acquista l’intelligenza. Stimala ed essa ti esalterà, sarà la tua gloria, se l’abbraccerai. Una corona graziosa porrà sul tuo capo, un diadema splendido ti elargirà».

In questo piccolo brano dei proverbi vediamo riflessa la sapienza con cui Israele che educa i figli alla fede. Ogni pio ebreo sa che non c’è altro “tesoro” da possedere nella vita se non quello della fede. Una vita senza Dio, una coscienza senza professione dei valori della fede, sarebbe vuota, falsa, avviata solo al male. Il desiderio di ogni padre di fede è che il proprio figlio cresca nella conoscenza di Dio Padre. Potremmo quindi dire che Dio Padre è colui che desidera che i giovani lo conoscano; Dio Padre è colui che chiede ai genitori quella sapienza educativa che viene dal saper trasmettere la fede a tutti. Dio Padre è colui che si compiace per ogni uomo, per ogni donna che educano il proprio figlio al rispetto di Dio.

In preghiera

Dio Padre di misericordia, tu operi sempre per la riconciliazione e la concordia dei tuoi figli. Tu sai che, spesso, noi andiamo in ben altra direzione e non siamo assolutamente capaci di vivere come fratelli riconciliati tra loro e con te. Donami la forza per vivere il duro cammino della riconciliazione e della pace, sorretto dal Figlio tuo che muore e risorge per l’uomo.

Esame di coscienza

  • So riconciliami con coloro con cui diventa difficile vivere e cercare, poi, vie di pace?
  • Educo al rispetto di Dio?
  • Ho fiducia nella vita o sono uno di quelli che rimpiange sempre un altro tempo e vorrebbe mutare il presente con quello che pensa lui?
2020-02-28T18:49:37+01:00