venerdì 07 ottobre

Settimana della 5 domenica dopo il martirio – venerdì – Madonna del Rosario

Il tema del giorno

Liberaci dal male! È l’ultima invocazione del Padre nostro, quella che, come sentiremo stasera, ci aiuta a chiedere che il Nemico si allontani da noi, che il Maligno non abbia la meglio su di noi con le sue seduzioni e con la sua forza. Da quale male chiediamo di essere liberati mentre vogliamo guardare, con affetto del tutto singolare, alla Madonna del Rosario?

La Parola di Dio per questo giorno

LETTURA At 1, 12-14
Lettura degli Atti degli Apostoli

Dopo che Gesù fu assunto in Cielo, gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

SALMO Cfr. Gd13, 18-20

Benedetta sei tu, Maria, fra tutte le donne.

Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo
più di tutte le donne che vivono sulla terra,
e benedetto il Signore Dio
che ha creato il cielo e la terra. R

Davvero il coraggio che ti ha sostenuto
non sarà dimenticato dagli uomini:
essi ricorderanno per sempre
la potenza di Dio. R

Dio compia per te queste cose
a tua perenne esaltazione,
in riconoscimento della prontezza
con cui hai esposto la vita
di fronte all’umiliazione della nostra stirpe. R

EPISTOLA Gal 4, 4-7
Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

VANGELO Lc 1, 26b-38a
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

Liberaci dal male di chi non crede alla forza della preghiera

Gli Atti degli apostoli ci presentano Maria così, come la Vergine in preghiera. La Vergine che sta nel cenacolo, la donna che ascolta gli apostoli, che con loro prega, con loro ricorda la parola di suo figlio, con loro partecipa delle cose belle, sante che sono in grado di fare. La Madonna celebra con loro la prima liturgia che viene celebrata, invoca il dono dello Spirito Santo, ripete con gli apostoli la parola del Signore e rivive il gesto di quella sua ultima ed estrema donazione di amore che si condensa nell’Eucarestia. Maria crede nella forza della preghiera.

Maria, aiutaci a credere nella forza della preghiera. Aiutaci a fare come te, a stare nel gruppo dei discepoli che sanno pregare. Aiutaci a fare in modo che la meditazione della Parola di Dio ispiri il nostro modo di vivere con te e come te. Aiutaci a fare in modo che la nostra anima sia sempre appassionata di Dio, desiderosa di cercarlo, attenta al dialogo con Lui. Maria, chiedi al figlio Tuo, per tutti noi, di allontanare quello spirito maligno che ci fa essere pigri, che non ci fa credere nella preghiera, che ci porta a dilazionare la pratica dei sacramenti. Maria, Madonna del Rosario, chiedi questa grazia per noi.

Liberaci dal male che ci tiene sotto la legge

Molti pii ebrei credevano che il frutto pieno della loro fede fosse il sapere la legge, il ricordare la legge, il mettere in pratica comportamenti ripetitivi e senza amore, credendo di dare lode a Dio. Il maligno, molto spesso, fa così con gli uomini. Li illude, li confonde, in modo tale che molti credono di dare lode a Dio e, invece, il loro spirito è assolutamente lontano dalla fede. Una religione fatta di opere ripetute senza cuore, non è fede! Una religione fatta di opere morte, non è fede. Fede è solo il sapere che Dio va cercato nel profondo dell’anima nei modi con i quali Lui si rivela, rispondendo alle attenzioni che Lui ha per noi.

Maria, chiedi al Figlio tuo di liberarci dal maligno che illude e confonde le coscienze. Chiedi al Figlio tuo di darci la sapienza del cuore. Chiedi a Lui di infonderci la capacità di riconoscere la Verità che è Dio stesso. Maria, chiedi ed ottieni per noi che lo spirito della confusione, che aleggia in molti di noi e in molta parte della Chiesa, sia sconfitto dalla forza della parola e dalla luce della Verità che vengono da Lui, dal Figlio di Dio che si è fatto carne in te e che è il Salvatore del mondo. Maria, Madonna del Rosario, chiedi questa grazia per noi.

Liberaci dal maligno che non ci fa credere alle cose che Tu ci riveli

Maria ha imparato a capire cosa sarebbe successo nella sua storia ascoltando le parole dell’Angelo. Maria ha capito cosa doveva fare solo consegnandosi alla volontà di Dio, non tutto era chiaro, non tutto era possibile capire. Ella, semplicemente, si fidò. Disse: “Avvenga”. Non rimase lì a calcolare. Non si mise a considerare. Si fidò.

Maria, chiedi anche per noi la grazia della fiducia. Chiedi anche per noi la grazia di saperci rimettere nelle mani di Dio, come hai fatto tu. Con l’atteggiamento di chi non chiede che tutto sia conosciuto, ma con l’amore di chi si abbandona. Con la fede di chi spera, con la forza di chi si fida di Dio e, per questo, diventa grande. Maria, chiedi per noi al Figlio tuo di non essere frenati dalle mille cose della vita e dai mille richiami che, ogni giorno, entrano in noi. Piuttosto chiedi per noi che sappiamo essere meno calcolatori, meno attaccati alle cose, più docili e pronti a scoprire, insieme a Dio che cammina nella storia accanto a noi, cosa ci riserva il nostro futuro. Maria, Madonna del Rosario, chiedi questa grazia per noi.

Liberaci dal maligno che non ci permette di essere comunità

Maria ha sempre creduto nella forza della comunità. Lei stessa ne era parte e ci ha sempre creduto. Maria ha partecipato a tutte le vicende della Chiesa nascente, portando a compimento tutti quei semi di bene che il Signore le donava di vedere.

Maria, chiedi per noi, al Figlio tuo, la forza di essere comunità. Chiedi a Lui per noi la grazia di costruire una comunità sempre più bella, sempre più coesa, sempre più unita, sempre più forte. Chiedi a Dio per noi la forza di essere sempre più fraterni nel modo di proporre le cose che riguardano il regno di Dio. Chiedi a Lui per noi la benedizione che ci è necessaria per crescere come comunità di amore che si raduna nel Suo nome.

 

A Maria, donna del Rosario, affidiamo questa e tutte le intenzioni di preghiera che portiamo nel cuore, sapendo che a Lei sola è concesso di ottenere dal cuore di suo Figlio tutte le grazie che gli uomini sanno chiedere alla pietà celeste. Maria, donna del Rosario, prega per noi.

2022-09-30T08:42:41+02:00