Settimana della 5 domenica di quaresima – Sabato
La misericordia di Dio
Oggi è il sabato in “traditione symboli”, quindi il sabato che conclude l’itinerario quaresimale e che, nella Chiesa antica, era il giorno in cui veniva consegnato il Credo a coloro che avrebbero dovuto ricevere il Battesimo nella notte santa di Pasqua. Anche noi rileggiamo queste Scritture all’insegna della consolazione della misericordia di Dio come abbiamo fatto tutti questi sabati quaresimali.
La Parola di Dio per questo giorno
LETTURA Dt 6, 4-9
Lettura del libro del Deuteronomio
In quei giorni. Mosè convocò tutto Israele e disse: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte».
SALMO Sal 77 (78)
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri.
Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto. R
Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele,
che ha comandato ai nostri padri
di far conoscere ai loro figli. R
Perché la conosca la generazione futura,
i figli che nasceranno.
Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma custodiscano i suoi comandi. R
EPISTOLA Ef 6, 10-19
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo.
VANGELO Mt 11, 25-30
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, “e troverete ristoro per la vostra vita”. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Vangelo
“Ti rendo lode, Padre, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”. Il brano del Vangelo di oggi è stato scelto perché tutti potessimo capire che il vero “piccolo” a cui si riferisce la predicazione del Signore, è proprio il battezzato. Il battezzato si dispone ad essere un uomo, una donna che si lascia istruire dal Signore. È questa la prima consolazione di cui ci parla la Scrittura. La misericordia di Dio è sempre per i piccoli, i poveri, coloro che non hanno grandi doti. Tutti possono conoscere il mistero di Dio e avvicinarsi al Padre di ogni misericordia così come sono capaci di farlo. “Venite a me voi tutti che siete stanchi ed oppressi e io vi ristorerò”. È questa la promessa del Signore. La fede è un ristoro per la mente, il cuore, il corpo di chi crede. La misericordia di Dio spinge Gesù a questa parola di benevolenza per tutti gli uomini che lottano contro le cose della vita. Il cristiano sa molto bene che la vita produce una fatica, perché è tutta una lotta. Solo in Cristo si trova quel ristoro che è molto più del riposo fisico. La fede, infatti, è fonte di forza per coloro che credono ed aiuto in tutte le difficoltà della vita. È con la forza di Cristo che si affrontano le cose che la vita porta con sé. Il catecumeno imparava questa verità e riceveva il Battesimo proprio come sacramento dell’illuminazione e della fortezza.
Efesini
“Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza”. San Paolo ci permette di continuare questa riflessione introdotta dal Vangelo. Da uomo di fede, da credente, San Paolo sa benissimo che la fede è fonte di fortezza per tutti coloro che credono. Ecco perché invita tutti coloro che lo ascoltano a fare esperienza della forza che viene dalla fede. La fortezza che viene da Dio potrà sostenere in ogni momento della vita. Vita che, con tutte le sue bellezze e con tutte le sue cose buone, deve però essere sempre percepita come lotta. Lotta contro le potenze del male. Il catecumeno veniva istruito sul fatto che la vita di fede non sarebbe stata facile. Ogni giorno il battezzato deve lottare. Lotta contro le passioni, lotta contro l’incredulità, lotta, perfino, contro sé stesso, per spronarsi ad un cammino che, altrimenti, perde terreno di giorno in giorno. Al catecumeno che sta per essere battezzato, San Paolo ricorda quale deve essere il cammino per uscire vittoriosi da questa lotta: il cammino delle virtù. Amore per la verità, custodia della giustizia, essere capaci di tendere alla pace in ogni relazione, custodire i propri sentimenti, mettere al centro la vita dell’altro… Sono tutte raccomandazioni che vengono fatte per indicare con chiarezza il cammino di quelle virtù che rendono possibile la celebrazione di un battesimo che si esprimerà, poi, con la coerenza della vita.
Deuteronomio
“Ascolta, Israele!”. Questa pagina è centrale nella fede di ogni pio ebreo. L’ascolto della Parola di Dio è indicato come risolutivo per ogni cammino che sappia tendere al bene. La Chiesa antica riproponeva questo atteggiamento di ascolto ai suoi catecumeni, ricordando che non c’è altro da cercare se non questo: un ascolto della Parola di Dio che sa diventare occasione di conversione e di radicalità per un cammino che vuole diventare efficace. Il richiamo ad avere sempre presente la Parola di Dio era uno dei punti cardine della catechesi degli adulti di quel tempo e segnava l’anima di chi si candidava al Battesimo per tutta la vita.
Per uscire dalla paura, la misericordia
In questa settimana abbiamo riletto alcune paure che sono nel cuore dell’uomo e che possono essere anche nel nostro cuore:
- La paura di scoprire l’identità
- La paura di non sapere dove andare
- La paura di non capire
- La paura di perdere tutto
- La paura del dolore innocente
e abbiamo trovato, come antidoto alla paura,
- Il richiamo a guardare al Signore
- Il richiamo al Cristo accogliente
- Il richiamo a stare davanti alla Croce anche senza capire
- Il richiamo ad ascoltare.
Il tutto ci ha portato a dire, proprio oggi, che il pieno compimento dell’itinerario battesimale che anche a noi è stato proposto è questo invito a vivere con coerenza il battesimo e la fede come una lotta contro ogni potenza del male.
Esame di coscienza quaresimale
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- Come ho vissuto questa settimana?
- Quale paura ho trovato nel mio cuore?
- Quale rimedio alla paura già di fatto vivo? Quale dovrei vivere maggiormente?
- Tra gli impegni che mi sono preso, quale mi è stato di maggiore aiuto?
Iniziando poi la settimana santa, vorrei che ci chiedessimo:
- Come inizio questa settimana così particolare?
- Cosa desidero trovare in questi giorni santi?
- Come l’itinerario quaresimale mi ha fatto uscire, almeno un poco, dalle mie paure?