Giovedì 09 dicembre

Settimana della 4 domenica di Avvento – Giovedì

Le sorprese di Dio non finiscono mai!

La Parola di Dio per questo giorno

EZECHIELE 18, 1. 23-32

Lettura del profeta Ezechiele

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. Eppure la casa d’Israele va dicendo: “Non è retta la via del Signore”. O casa d’Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre? Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d’Israele? Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete».  

 

PROFETI Os 2, 20-25

Lettura del profeta Osea

Così dice il Signore Dio: «In quel tempo farò per loro un’alleanza con gli animali selvatici e gli uccelli del cielo e i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese, e li farò riposare tranquilli. Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. E avverrà, in quel giorno – oracolo del Signore – io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra; la terra risponderà al grano, al vino nuovo e all’olio e questi risponderanno a Izreèl. Io li seminerò di nuovo per me nel paese e amerò Non-amata, e a Non-popolo-mio dirò: “Popolo mio”, ed egli mi dirà: “Dio mio”».  

VANGELO Mt 21, 18-22

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

La mattina dopo, mentre rientrava in città, il Signore Gesù ebbe fame. Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Mai più in eterno nasca un frutto da te!». E subito il fico seccò. Vedendo ciò, i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai l’albero di fichi è seccato in un istante?». Rispose loro Gesù: «In verità io vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest’albero, ma, anche se direte a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».  

La sorpresa di sentirsi popolo di Dio

L’oracolo del profeta Ezechiele è di grandissima attualità. Il profeta, infatti, sta smascherando il comportamento di chi accusa Dio per ogni cosa che non va sulla terra, tentando di far ricadere su di lui ogni colpa. Di certo ci sono anche oggi molti uomini che dicono, sebbene con diverse parole: “non è giusto l’agire del Signore”. Questa frase suona come una vera e propria bestemmia. Chi può accusare Dio di ingiustizia? Con quale criterio si accusa Dio per questo? Il profeta vuole invitare a ragionare tutti costoro, ricordando che non è questa la via per comprendere la vera natura di Dio. Solo chi si accosta a Dio con il rispetto di un figlio, riesce a capire il suo agire. Lo stolto, che accusa Dio, rimarrà sempre tale. Ma, per questo, occorre preghiera.

L’oracolo del profeta Osea acquista un tono molto diverso rispetto agli oracoli che abbiamo ascoltato in Avvento. È vero, permane ancora un atto di accusa iniziale, ma occorre comprendere tutta la dolcezza delle parole finali, se vogliamo capire bene questa scrittura. Ad un popolo che accusa Dio, e che quindi diventa un “non popolo del Signore”, Dio propone un’alleanza unilaterale, che Lui si impegna a rispettare. Un popolo che non avrebbe più niente da sperare, si trova, in un istante, ad essere ancora il popolo alleato di Dio. Un popolo che non ha amato Dio e che, quindi, secondo la logica della retribuzione, dovrebbe essere, a sua volta “non amato”, si trova, di colpo, ad essere nuovamente amato. È la novità di Dio che rende possibili tutte le cose. È la novità dell’amore di Dio, che non tiene conto del torto ricevuto, ma si impegna per il bene di coloro che ha creato. Non tenendo nemmeno conto delle frasi ingiuriose degli uomini che attribuiscono a Lui la responsabilità per ogni cosa che accade sulla terra. Ma, per comprendere questo, occorre preghiera.

Quella preghiera che è proprio reclamata nel Vangelo. Oggi è il Signore Gesù che compie una di quelle azioni simboliche molto simili a quelle che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi. Azioni simboliche che trovano conferma nella sua parola. Il fico non è maledetto. Piuttosto il Signore vuol far capire che una preghiera sincera, rimessa nelle mani di Dio con fede, ottiene sempre quello che vuole. Gesù ha invitato spesso a vigilare sulla propria preghiera, sulla forza con cui si chiede. Se si vuole ottenere qualcosa da Dio, occorre che la nostra preghiera sia proprio così.

Così, ancora una volta, sul finire di questa settimana di Avvento, siamo invitati a credere nella forza della preghiera ma anche a vigilare su di essa. Senza preghiera, del resto, come potremmo partecipare ai prossimi giorni santi?

Per noi

  • Sappiamo custodire la nostra preghiera?
  • Come stiamo pregando in questo tempo di Avvento?

Per gli sposi e la famiglia

Anche in famiglia, credo, può essere capitato quello che i profeti ci hanno detto e cioè che qualcuno tra i più giovani attribuisca a Dio la responsabilità di ogni cosa e il suo modo di parlare diventi empio. Credo che oggi sarà utile far leggere a chi pensa in questo modo, la Parola di Dio di questo giorno. Se il cuore sarà disponibile, si convertirà.

Accettiamo le sfide di fede che ci sono in famiglia ma sappiamo anche dare cibo solido a chi viene dopo di noi perché risolva i suoi dubbi?

Impegno del giorno

Prendiamoci cura dei dubbi di fede di una persona che conosciamo.

2021-12-02T16:44:02+01:00