Venerdì 10 dicembre

Settimana della 4 domenica di Avvento – Venerdì

Le sorprese di Dio non finiscono mai!

La Parola di Dio per questo giorno

EZECHIELE 35, 1; 36, 1-7

Lettura del profeta Ezechiele

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Ora, figlio dell’uomo, profetizza ai monti d’Israele e di’: Monti d’Israele, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio: Poiché il nemico ha detto di voi: “Bene! I colli eterni sono diventati il nostro possesso”, ebbene, profetizza e annuncia: Così dice il Signore Dio: Poiché siete stati devastati, perseguitati dai vicini, resi possesso delle altre nazioni, e poiché siete stati fatti oggetto di maldicenza e d’insulto della gente, ebbene, monti d’Israele, udite la parola del Signore Dio: Così dice il Signore Dio ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli, alle rovine desolate e alle città deserte, che furono preda e scherno delle nazioni vicine: ebbene, così dice il Signore Dio: Sì, con gelosia ardente io parlo contro le altre nazioni e contro tutto Edom, che con il cuore colmo di gioia e l’animo pieno di disprezzo hanno fatto del mio paese il loro possesso per saccheggiarlo. Per questo profetizza alla terra d’Israele e annuncia ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli: Così dice il Signore Dio: Ecco, io parlo con gelosia e con furore; poiché voi avete sopportato l’insulto delle nazioni, ebbene – così dice il Signore Dio –, io alzando la mano giuro: anche le nazioni che vi stanno intorno sopporteranno il loro insulto».  

PROFETI Os 3, 4-5

Lettura del profeta Osea

Così dice il Signore Dio: «Per molti giorni staranno i figli d’Israele senza re e senza capo, senza sacrificio e senza stele, senza éfod e senza terafìm. Poi torneranno i figli d’Israele, e cercheranno il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, e trepidi si volgeranno al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni».  

 

VANGELO Mt 21, 23-27

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».  

La sorpresa di un richiamo alla terra

L’oracolo del profeta stupisce. È chiaro che un profeta si rivolga ai figli di Israele. Si può capire che il profeta voglia rivolgere il proprio richiamo anche a coloro che sono contrari alla fede, anche a coloro che sono “nemici” di Israele. Ma può un profeta rivolgersi alle “colline e alle montagne”? Che senso ha? Il profeta è un uomo che mette il suo cuore nelle mani di Dio e diventa capace di pensare come pensa Dio, diventa capace di vedere le cose con gli stessi occhi di Dio. Poichè da Dio proviene ogni cosa, in quanto Dio è il creatore di tutto, allora ha senso anche rivolgersi ai colli, ai monti, che sanno riconoscere ciò che viene da Dio. Il profeta ne è consapevole e, per questo, invocava i loro nomi per essere testimoni dell’intervento di Dio nella storia. Monti e colline non possono parlare, ma se potessero, testimonierebbero la volontà di Dio che è volontà universale di salvezza.

Il profeta Osea ci ha proposto un altro oracolo che spiega che, dopo un periodo di tristezza nel quale nessuno ha più fede o cerca più il Signore, arriverà un altro periodo in cui, invece, i figli di Israele si rivolgeranno a Dio e cercheranno il suo nome per lodarlo. Se ci pensate, questa dinamica è propria di tanti periodi della storia. A stagioni di fede intensa e profonda si sono succedute stagioni di fede bassissima o nulla, per poi riprendere con un ritorno a Dio. Forse noi siamo nella fase un po’ discendente della parabola. Ma non dobbiamo dubitare. Dio trova sempre un cuore fedele che invochi il suo nome.

Del resto questa è la logica del Vangelo. Quando qualcuno chiede a Dio le cose con fede, Dio risponde e rivela i suoi misteri. Quando Dio viene accostato da persone che hanno un animo cattivo, una vita doppia, il Signore si cela ad esse. I segreti di Dio sono per coloro che lo amano. È per questo che anche monti e colline possono testimoniare di come Dio si rivela ai piccoli che lo ricercano ma come anche Egli resiste ai superbi.

Una lezione bellissima per noi che abbiamo la pretesa di sentire la voce di Dio, di vedere il suo intervento nella storia, di scoprire i suoi segreti. Dio ci risponde ricordandoci che non esiste nessun diritto. Solo i poveri, gli umili, chi si accosta a Dio con cuore puro, partecipa della sua rivelazione.

Per noi

  • Sappiamo accostarci a Dio con cuore umile?
  • Abbiamo pretese da rivendicare nei confronti di Dio?

Per gli sposi e la famiglia

Anche in famiglia, io credo, possiamo essere interpreti di questo atteggiamento e possiamo educare al rispetto di Dio. Solo dove c’è rispetto per Dio, nascono miracoli.

  • Educhiamo al rispetto di Dio?
  • Ci educhiamo, noi per primi, a questo?

Impegno del giorno

Contempliamo qualcosa della natura che è attorno a noi. Partecipiamo dello sguardo di bene che Dio rivolge sempre a tutti e a tutta la creazione

2021-12-02T16:48:05+01:00