Giovedì 12 gennaio

Settimana della 1 domenica dopo l’Epifania – giovedì

La spiritualità di questo giorno

Gli uomini illustri.

La Parola di questo giorno

LETTURA Sir 43, 33 – 44, 14
Lettura del libro del Siracide

Il Signore ha creato ogni cosa e ha dato la sapienza ai suoi fedeli. Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Il Signore li ha resi molto gloriosi: la sua grandezza è da sempre. Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza, consiglieri per la loro intelligenza e annunciatori nelle profezie. Capi del popolo con le loro decisioni e con l’intelligenza della sapienza popolare; saggi discorsi erano nel loro insegnamento. Inventori di melodie musicali e compositori di canti poetici. Uomini ricchi, dotati di forza, che vivevano in pace nelle loro dimore. Tutti costoro furono onorati dai loro contemporanei, furono un vanto ai loro tempi. Di loro, alcuni lasciarono un nome, perché se ne celebrasse la lode. Di altri non sussiste memoria, svanirono come se non fossero esistiti, furono come se non fossero mai stati, e così pure i loro figli dopo di loro. Questi invece furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate. Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità: i loro posteri. La loro discendenza resta fedele alle alleanze e grazie a loro anche i loro figli. Per sempre rimarrà la loro discendenza e la loro gloria non sarà offuscata. I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre.

SALMO Sal 111 (112)

Beato l’uomo che teme il Signore.

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. R
Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto. R

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto. R

Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
finché non vedrà la rovina dei suoi nemici. R

Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R

VANGELO Mc 1, 35-45
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Al mattino presto il Signore Gesù si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

L’atteggiamento di sapienza

Il concetto di uomo illustre è certamente molto differente per il tempo del Siracide, per il Vangelo e per noi.

Per il Siracide “uomo illustre” è chi, in qualche modo, ha beneficato l’umanità. È illustre chi ha creato qualcosa, chi ha inventato qualche cosa di pubblica utilità, è illustre un artista che rivela qualcosa con la sua arte, è illustre chi, applicandosi, mette a frutto i doni di intelligenza di cui è dotato e li mette a disposizione di altri. Illustri sono anche i sapienti che, con la loro dottrina, aiutano il prossimo. Il concetto è, come si vede, duplice. Da un lato c’è l’idea di mettere a frutto i talenti con cui uno è stato benedetto, dall’altro c’è l’utilità che devono donare a tutti, senza trattenere per sé.

Il concetto di “uomo illustre” secondo il Vangelo è espresso bene in questa pagina. Gesù da molti è stato riconosciuto come uomo illustre. Tanto che la sua fama si diffondeva ovunque, secondo il resoconto evangelico. L’uomo del tempo di Gesù ci dice che “illustre” per il tempo è l’uomo che viene da Dio, l’uomo che rimanda a Dio, l’uomo che fa grandi opere, nel senso di cose impossibili da compiere ad un uomo con il solo uso delle sue facoltà, nel nome di Dio. Così il lebbroso dice di Gesù perché sente che la sua parola non è come le altre e perché sperimenta la sua opera attraverso il miracolo che viene compiuto su di lui. Un miracolo così forte che egli non rispetta neppure quella consegna di silenzio che Gesù vorrebbe imporgli. Egli dice a tutti quello che gli è accaduto e come è stato guarito. Questa voce che si diffonde rivela chi sia il Cristo a tutti coloro che la ascoltano. È una voce che mette, in chi la ascolta, una domanda precisa: Gesù è veramente il Messia? Domanda che è l’inizio del percorso di fede o, se vogliamo, l’inizio del percorso di sapienza di ogni uomo. Gesù chiede il silenzio perché sa bene che non è ancora giunta l’ora della piena rivelazione del suo mistero. Tuttavia tollera anche questa voce, tollera anche questa non osservanza del suo comando da parte di quest’uomo, sapendo bene che la sua rivelazione non può rimanere nascosta. Dunque per questa pagina di Vangelo uomo sapiente è Gesù che rivela l’amore di Dio mentre risana l’uomo dai suoi mali.

Il nostro cammino di fede

Per noi chi è un uomo illustre? Oggi credo che se facessimo questa domanda ad un uomo qualsiasi, otterremmo, come risposta, il nome di qualche uomo famoso, di qualche donna che riempie le pagine della cronaca nazionale, di qualcuno che è sempre in televisione o ha un buon indice di gradimento sui social… insomma, qualcuno che ha grande visibilità. Questi uomini e donne raramente fanno qualcosa di buono per l’umanità, raramente sono testimoni di doni che vengono messi a disposizione di tutti, quasi mai edificano con il loro comportamento la coscienza di qualcun altro. Questi sono i modelli che interessano di più i giovani! Eppure credo che, al di là di quello che appare e che sembra, molti siano ancora in grado di distinguere. Molti sono ancora in grado di dire che è veramente illustre chi edifica gli altri, chi mette i propri talenti a disposizione degli altri, chi è in grado di fare qualcosa di buono per l’umanità gratuitamente. Ci sono ancora uomini e donne che si attendono questo e che sanno vivere per questo.

Credo che a questo concetto possiamo aderire anche noi. Noi non siamo illustri nel senso di famosi. Non credo che corrispondiamo ai criteri per i quali un uomo, una donna possano essere detti illustri oggi. Eppure io credo che, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, ci siano davvero uomini e donne illustri, che sanno edificare la propria casa con il proprio esempio, che sanno mettersi a servizio degli altri, magari anche nel nascondimento e senza pretendere nessun riconoscimento. Penso che nelle nostre famiglie ci siano molte persone illustri! Sconosciute, ma illustri! Qualcuna, poi, è anche in grado di comunicare la propria fede in modo bello, semplice ma autentico. Al di là del risultato, credo che il suo esempio non passi inosservato. Questo è quello a cui tutti dovremmo mirare.

Intenzioni di preghiera

Anzitutto, oggi, vi propongo di fare un esercizio di memoria. Cerchiamo di ricordare chi sono gli uomini e le donne che per noi sono stati “illustri” in questo senso e diciamo una preghiera per loro, specialmente se fossero defunti.

In secondo luogo direi di pregare per noi, perché noi per primi possiamo dare l’esempio di uomini, donne che sanno dedicarsi agli altri, mettendo a frutto i talenti ricevuti e cercando sempre il bene comune.

Infine credo che sia doveroso pregare perché la Chiesa non perda mai di vista questo aspetto della sua vocazione e continui a donare al mondo uomini illustri che sappiano essere veramente tali per l’umanità.

Il Signore ci guidi e ci aiuti a vivere tutto questo con gioia e fede.

2023-02-03T17:43:26+01:00