Settimana della 6 domenica dopo il martirio – mercoledì
Il tema del giorno
Vivere in Cristo
La Parola di Dio per questo giorno
EPISTOLA 2Tm 3, 10-17
Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Carissimo, tu mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi. Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
SALMO Sal 18 (19)
La legge del Signore è perfetta,
rende saggio il semplice.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. R
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti,
più preziosi dell’oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante. R
Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Assolvimi dai peccati nascosti. R
Anche dall’orgoglio salva il tuo servo.
Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore. R
VANGELO Lc 21, 20-24
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti».
Timoteo
Credo che una buona sintesi della Parola di Dio di oggi ci possa proprio essere offerta da questa frase della lettera a Timoteo. “Vivere in Cristo” per San Paolo non è solo uno slogan, ma un vero e proprio progetto di vita. Così San Paolo rileggeva la sua personale vicenda: i suoi viaggi, le preoccupazioni che ha dovuto affrontare di luogo in luogo, le persecuzioni subite da lui e da tutta la Chiesa. Paolo riconosce che, in tutto, il Signore gli è stato vicino e tutto si è volto al meglio, anche al di là di ogni suo progetto e di ogni sua ipotesi.
Come si fa a vivere in Cristo? Chi desidera vivere in Cristo? La risposta viene dalla stessa Parola di Dio: leggendo la Parola, interpretando la Parola, rimanendo fermi nei propositi di preghiera e nel desiderio di servire il Signore così come egli stesso ci dona di fare. Paolo su questo punto è molto preciso. Se anche Timoteo da uomo, da credente, da vescovo “vive in Cristo”, è a causa della sua consuetudine a leggere, custodire, interpretare la Parola. Paolo insegna così che la radicalità della fede, l’attaccamento a Cristo nascono solo dove c’è un cuore capace di custodire ciò che Dio rivela di sé, oltre ogni buon proposito e ogni buona disposizione dell’anima.
Vangelo
La parte del discorso apocalittico che abbiamo letto oggi conferma la Parola di San Paolo. Gesù è molto chiaro non solo nel dire che ogni tempo ha le sue tribolazioni, ma anche nell’affermare che ci sarà un tempo di persecuzione. Il riferimento storico è alla devastazione di Gerusalemme, ma può essere un discorso applicabile a qualsiasi tempo e a qualsiasi luogo. Quando ci sono tempi difficili, tempi nei quali le partorienti maledicono quella che di per sé dovrebbe essere una grazia, tanta è la paura per le cose che avvengono, l’unica cosa che c’è da fare è rimanere saldi nel Signore, continuare a pregare, continuare a fidarsi della sua Parola. Compito della fede non è prevenire quei fatti della vita che giudichiamo negativi o eccessivamente pesanti per la vita dell’uomo. Compito della fede è accompagnare l’uomo ed aprire un orizzonte di speranza quando tutto sembra difficile, o forse disperato, o forse perduto.
Intenzioni di preghiera
Rileggendo queste pagine:
- Preghiamo per imparare a fidarci di più della Parola di Dio. Spesso sottolineiamo il valore della Parola di Dio. A Milano, grazie al cardinale Martini, è da 40 anni che si insiste su questo metodo di preghiera. Eppure vediamo bene la disaffezione che c’è in molti credenti rispetto alla Parola. Vediamo bene che molti non comprendono l’agire di Dio e rendono insignificante il proprio cammino di fede, proprio perché non hanno in alcuna stima il rapporto con la Parola di Dio. La prima cosa da chiedere oggi è proprio questa grazia: la grazia di saperci sempre attaccare al Vangelo, la grazia di trovare nella Parola di Dio una luce. Preghiamo perché, specialmente nei momenti più difficili e bui, possiamo accedere a questa verità. Preghiamo perché la rivelazione che Dio fa di sé nella sua Parola possa sempre e davvero sostenere il nostro personale cammino di fede e quello comunitario.
- Preghiamo per imparare a fidarci di Dio nelle nostre preoccupazioni. Tutti abbiamo preoccupazioni. Alcune sono reali, forti, nascono per diverse cose della vita. Altre sono esagerazioni, a volte anche eccessive, rispetto alle cose che viviamo. Ci sono certamente modi di fare, di dire, di vivere che non sono conformi al Vangelo e che dovremmo rimettere in discussione. Preghiamo per avere proprio questa capacità di rimettere tutto nelle mani di Dio con assoluta fiducia e sapendo che ogni affanno gettato sul Signore produce consolazione.
- Preghiamo per non essere apocalittici! Il Signore ci vuole disincantati, pronti a far fronte alle cose della vita, sicuri di ciò che siamo e contenti di quanto abbiamo. Non vuole cristiani che procurano allarmi, che vedono il male dovunque, spegnendo la grazia di Dio che, invece, rallegra sempre il mondo. Il Signore ha bisogno di cristiani che sanno dare il giusto peso alle cose e che sanno chiamare le cose per nome. Chiediamo al Signore anche questa particolare grazia.
Offriamo al Signore questo giorno e questa Santa Eucarestia per ottenere questi doni spirituali.