Lunedì 13 marzo

Settimana della 3 domenica di quaresima – lunedì

La spiritualità di quaresima per questo giorno

La pagina di Vangelo che ascoltiamo oggi è già stata oggetto della nostra meditazione nel corso degli esercizi spirituali parrocchiali che abbiamo vissuto ad ottobre. Per questo mi concentro solamente sulla parte finale, quella dedicata al perdono e alla misericordia, ritenendo che sono moltissimi gli inviti e le possibilità di preghiera che quest’anno sono stati offerti a tutta la comunità.

La Parola di questo giorno

GENESI 18, 20-33
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

SALMO Sal 118 (119), 57-64

Chi teme il Signore, custodisce le sue parole.

La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Con tutto il cuore ho placato il tuo volto:
abbi pietà di me secondo la tua promessa. R

Ho esaminato le mie vie,
ho rivolto i miei piedi verso i tuoi insegnamenti.
Mi affretto e non voglio tardare
a osservare i tuoi comandi. R

I lacci dei malvagi mi hanno avvolto:
non ho dimenticato la tua legge.
Nel cuore della notte mi alzo a renderti grazie
per i tuoi giusti giudizi. R

Sono amico di coloro che ti temono
e osservano i tuoi precetti.
Del tuo amore, Signore, è piena la terra;
insegnami i tuoi decreti. R

PROVERBI 8, 1-11
Lettura del libro dei Proverbi

La sapienza forse non chiama e l’intelligenza non fa udire la sua voce? In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade si apposta, presso le porte, all’ingresso della città, sulle soglie degli usci essa grida: «A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell’uomo è diretta la mia voce. Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. Ascoltate, perché dirò cose rilevanti, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, perché la mia bocca proclama la verità e l’empietà è orrore per le mie labbra. Tutte le parole della mia bocca sono giuste, niente in esse è tortuoso o perverso; sono tutte chiare per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. Accettate la mia istruzione e non l’argento, la scienza anziché l’oro fino, perché la sapienza vale più delle perle e quanto si può desiderare non l’eguaglia».

VANGELO Mt 6, 7-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Il discorso della montagna

e leggiamo attentamente la parte finale del brano, scopriamo che la preghiera che il cristiano eleva a Dio è quasi “condizionata” alla misericordia e al perdono che sappiamo, per primi, offrire a coloro che hanno, in qualche modo, mancato contro di noi. Evidentemente la preghiera ha sempre un suo effetto, una sua efficacia, ma il Signore Gesù ha voluto ricordare, anche in questa occasione, che la vera efficacia di una vita cristiana si vede nella forza del perdono e della misericordia. Se la missione del Signore, in ultima analisi, è la rivelazione del suo perdono e della sua misericordia per tutti, ne viene che solamente chi segue questa via, solamente chi segue questa manifestazione del Signore, vivendola in primissima persona, imita Cristo da vicino e viene ascoltato nella sua orazione. Cosa chiede Gesù? Cosa siamo disposti a fare noi?

Gesù parte da una chiara constatazione: tutti abbiamo qualcosa per la quale dobbiamo chiedere perdono al Padre. Nella preghiera noi ci mettiamo davanti a Dio con le nostre buone intenzioni, con le intercessioni che portiamo nel cuore, ma, evidentemente, anche con le nostre mancanze. Ed è per queste che preghiamo, chiedendo al Signore di venire in nostro aiuto e di sostenere la nostra debolezza.

Come tutta la Scrittura rivela, il perdono di Dio è sempre incondizionato e gratuito, universale ed efficace. Il sacrificio di Cristo è lì a dimostrarcelo. Tuttavia il Signore si propone a noi come modello da imitare, come modello al quale riferirsi sempre continuamente. È per questo che, mentre chiediamo e di fatto otteniamo il perdono delle nostre colpe e mancanze, dobbiamo poi disporci a vivere qualcosa di simile al perdono che Dio ci offre, nei confronti degli uomini con cui condividiamo la storia.

Così come la preghiera è un cammino, così come tutte le acquisizioni della vita spirituale sono un cammino, anche il perdono è un cammino. Accade che si diventa capaci di perdonare, mentre si medita continuamente sul perdono che si riceve. Ecco il cuore dell’insegnamento del Signore: più un credente riceve il perdono di Dio, più si accosta alla sorgente della misericordia che è Gesù Cristo, più un’anima si trasforma e diventa capace di imitare da vicino il Signore Gesù venuto per mettere in atto il perdono di Dio per gli uomini. Quaresima è il tempo liturgico che noi dedichiamo alla meditazione sul perdono del Signore offertoci dalla Croce. Così come il Signore si è preparato a quell’evento progressivamente, così come la Pasqua del Signore è stata preparata attraverso una serie di progressive manifestazioni della misericordia di Dio, così è nella vita dell’uomo. Il perdono non è un atto unico, immediato, risolutore, ma un cammino da compiere in compagnia di Dio. Si diventa capaci di perdonare perché si attinge, continuamente, alla sorgente del perdono e della misericordia che è il Signore. Se ci si allontana da questa sorgente, si perde anche la forza di perdonarci gli uni gli altri.

Infine più volte il Signore ha detto che Dio Padre guarda alla misura di misericordia che noi siamo in grado di attuare verso gli altri. È una delle sottolineature più forti e più evidenti del Vangelo. Non è che il perdono da parte di Dio nei nostri confronti sia condizionato alla misura di misericordia e di perdono che noi sappiamo attuare, però c’è un legame forte, intrinseco tra le due cose. Ricevere il perdono di Dio e non diventare capaci di perdonare le cose della vita, creerebbe una realtà stridente contro il Vangelo stesso. Ecco perché anche noi tutti siamo invitati a rileggere, alla luce di questa parola, il rapporto che c’è tra il perdono che noi chiediamo al Signore e come ci comportiamo verso le mancanze degli altri.

Il nostro cammino di fede

Il nostro cammino di fede ha, oggi, una grande possibilità di nutrirsi abbondantemente. È probabile che molti di noi siano già su questa strada. È probabile che molti di noi siano già stati capaci di prendere in mano la propria storia e di riuscire a crescere nel perdono così come il Signore chiede. Ma, sicuramente, c’è anche qualcuno che fa molta fatica su questi temi. La soluzione, per tutti, per crescere ancor di più in questa direzione o per far nascere qualcosa che ancora non c’è, è la contemplazione del crocifisso. Tutti noi siamo invitati, in Quaresima, non solo a guardare al Signore Gesù crocifisso, ma anche a imitarlo. Ecco, sia questo l’atteggiamento che vogliamo fare nostro in questo giorno, mentre cerchiamo di riflettere personalmente su questo tema. Non perdiamo l’occasione di capire che c’è un legame molto forte tra il perdono di cui abbiamo bisogno e che chiediamo, e quello che sappiamo offrire agli altri.

Intenzioni di preghiera

Preghiamo, dunque, anzitutto per noi, perché sappiamo attingere con abbondanza alla sorgente del perdono che è Gesù Cristo. Impegniamoci a fare, di questa Quaresima, una sosta presso la Croce per chiedere e per vivere il perdono del Signore.

Preghiamo per la Chiesa, che è chiamata ad essere ministra del perdono di Dio, perché sappia sempre proporre questo perdono di Dio come un’oasi di pace per le coscienze.

Preghiamo perché nella continua donazione del perdono sappiamo far crescere la nostra Chiesa, la nostra società, la nostra famiglia. Certi che tutti abbiamo bisogno del perdono, chiediamo al Signore la grazia e la forza di saperlo vivere come Lui ci ha insegnato e chiesto.

2023-04-01T17:04:56+02:00