Mercoledì 13 aprile

Settimana autentica – mercoledì 

La paura di non sfruttare l’occasione

Oggi concludiamo il nostro itinerario quaresimale. Con domani iniziano i giorni del Triduo Santo. Avremo sfruttato l’occasione della Quaresima per convertirci? Perché si può anche avere la paura di non saper sfruttare le occasioni.

La Parola di Dio per questo giorno

GIOBBE 42, 1-10a
Lettura del libro di Giobbe

In quei giorni. Giobbe prese a dire al Signore: «Comprendo che tu puoi tutto e che nessun progetto per te è impossibile. Chi è colui che, da ignorante, può oscurare il tuo piano? Davvero ho esposto cose che non capisco, cose troppo meravigliose per me, che non comprendo. Ascoltami e io parlerò, io t’interrogherò e tu mi istruirai! Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto. Perciò mi ricredo e mi pento sopra polvere e cenere». Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe». Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà andarono e fecero come aveva detto loro il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe. Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe.

SALMO Sal 118 (119), 169-176

Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.

Giunga il mio grido davanti a te, Signore,
fammi comprendere secondo la tua parola.
Venga davanti a te la mia supplica,
liberami secondo la tua promessa. R

Sgorghi dalle mie labbra la tua lode,
perché mi insegni i tuoi decreti.
La mia lingua canti la tua promessa,
perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. R

Mi venga in aiuto la tua mano,
perché ho scelto i tuoi precetti.
Desidero la tua salvezza, Signore,
e la tua legge è la mia delizia. R

Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.
Mi sono perso come pecora smarrita;
cerca il tuo servo:
non ho dimenticato i tuoi comandi. R

TOBIA 13, 1-18
Lettura del libro di Tobia

In quei giorni. Tobi disse: «Benedetto Dio che vive in eterno, benedetto il suo regno; egli castiga e ha compassione, fa scendere agli inferi, nelle profondità della terra, e fa risalire dalla grande perdizione: nessuno sfugge alla sua mano. Lodatelo, figli d’Israele, davanti alle nazioni, perché in mezzo ad esse egli vi ha disperso e qui vi ha fatto vedere la sua grandezza; date gloria a lui davanti a ogni vivente, poiché è lui il nostro Signore, il nostro Dio, lui il nostro Padre, Dio per tutti i secoli. Vi castiga per le vostre iniquità, ma avrà compassione di tutti voi e vi radunerà da tutte le nazioni, fra le quali siete stati dispersi. Quando vi sarete convertiti a lui con tutto il cuore e con tutta l’anima per fare ciò che è giusto davanti a lui, allora egli ritornerà a voi e non vi nasconderà più il suo volto. Ora guardate quello che ha fatto per voi e ringraziatelo con tutta la voce; benedite il Signore che è giusto e date gloria al re dei secoli. Io gli do lode nel paese del mio esilio e manifesto la sua forza e la sua grandezza a un popolo di peccatori. Convertitevi, o peccatori, e fate ciò che è giusto davanti a lui; chissà che non torni ad amarvi e ad avere compassione di voi. Io esalto il mio Dio, l’anima mia celebra il re del cielo ed esulta per la sua grandezza. Tutti ne parlino e diano lode a lui in Gerusalemme. Gerusalemme, città santa, egli ti castiga per le opere dei tuoi figli, ma avrà ancora pietà per i figli dei giusti. Da’ lode degnamente al Signore e benedici il re dei secoli; egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, per allietare in te tutti i deportati e per amare in te tutti gli sventurati, per tutte le generazioni future. Una luce splendida brillerà sino ai confini della terra: nazioni numerose verranno a te da lontano, gli abitanti di tutti i confini della terra verranno verso la dimora del tuo santo nome, portando in mano i doni per il re del cielo. Generazioni e generazioni esprimeranno in te l’esultanza e il nome della città eletta durerà per le generazioni future. [Maledetti tutti quelli che ti insultano! Maledetti tutti quelli che ti distruggono, che demoliscono le tue mura, rovinano le tue torri e incendiano le tue abitazioni! Ma benedetti per sempre tutti quelli che ti temono. Sorgi ed esulta per i figli dei giusti, tutti presso di te si raduneranno e benediranno il Signore dei secoli. Beati coloro che ti amano, beati coloro che esulteranno per la tua pace. Beati coloro che avranno pianto per le tue sventure: gioiranno per te e vedranno tutta la tua gioia per sempre. Anima mia, benedici il Signore, il grande re, perché Gerusalemme sarà ricostruita come città della sua dimora per sempre. Beato sarò io, se rimarrà un resto della mia discendenza per vedere la tua gloria e dare lode al re del cielo. Le porte di Gerusalemme saranno ricostruite con zaffiro e con smeraldo e tutte le sue mura con pietre preziose. Le torri di Gerusalemme saranno ricostruite con oro e i loro baluardi con oro purissimo. Le strade di Gerusalemme saranno lastricate con turchese e pietra di Ofir. Le porte di Gerusalemme risuoneranno di canti di esultanza, e in tutte le sue case canteranno: “Alleluia! Benedetto il Dio d’Israele e benedetti coloro che benedicono il suo santo nome nei secoli e per sempre!”».]

VANGELO Mt 26, 14-16
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.

Vangelo

Quante occasioni avrà avuto Giuda per tradire il Signore? Difficile dirlo. Il Vangelo di oggi ci dice solo che, dopo aver trattato il sacrilego prezzo con il sinedrio, “cercava l’occasione propizia per consegnarlo”. Forse avrà tentato più volte, forse si sarà interrogato su quale fosse il momento migliore. Sappiamo, dalle pagine della Passione, che l’ora del Signore non poteva che essere quella nella quale Gesù è effettivamente morto. Eppure ciò non toglie il fatto che Giuda potesse avere pensato anche ad altri momenti, anche ad altre “ore”. Tutto rimane avvolto nel mistero. Sappiamo che Giuda cercò più volte di trovare un momento adatto per la consegna del Signore. Chissà. Magari qualche volta Giuda avrà avuto l’impressione di non aver sfruttato l’occasione, magari sarà intervenuto qualche particolare che lo ha fermato, magari all’ultimo minuto.

Quante sono state, al contrario, le occasioni nelle quali Giuda ha percepito l’amore di Dio? Anche qui non sappiamo, ma certamente molte. Se Giuda entra nel gruppo dei discepoli, se ascolta la predicazione del Signore, se assiste ai miracoli, se si dispone ad iniziare quella missione particolare che anche lui ebbe, è perché, certamente, ebbe a percepire l’amore del Signore per lui, per la sua persona, come per gli altri discepoli. Certamente sappiamo che anche egli fu presente alla cena, e anche qui percepì l’amore del Signore in modo unico, singolare, come lo percepirono gli altri. Anche se non si lasciò più toccare il cuore. Così come pure nell’orto, Giuda ebbe un’occasione unica per percepire di nuovo l’amore del Signore e fu nel bacio. Quel bacio che divenne il segno del tradimento fu comunque un’occasione per sentirsi chiamare amico. Da ultimo credo proprio che Giuda ebbe anche l’occasione di comprendere l’errore fatto, ma non ebbe più il coraggio di guardare il Signore negli occhi. Fu per questo che perse quell’ultima occasione di sentire rivolto su di sé l’amore di Dio, che lo portò poi ad impiccarsi, come sentiremo ancora nei prossimi giorni.

Possiamo dire proprio che Giuda ebbe paura di alcune occasioni, sia per compiere il bene che per compiere il male. Non vivendo fino in fondo queste ultime, Giuda si autocondannò a rimanere lontano da quell’amore di Dio che lo avrebbe certamente salvato anche in questa vita.

Noi e la paura di non sfruttare l’occasione

Penso che tutti abbiamo avuto questa paura. Penso che, in talune occasioni della vita, vuoi semplici, vuoi straordinarie, tutti abbiamo sentito dentro di noi la paura di non saper sfruttare bene un’occasione che ci veniva offerta. A volte abbiamo rischiato, a volte no, a volte abbiamo accettato la sfida, altre volte l’abbiamo semplicemente persa. Anche la vita di fede è però fatta così. Anche la vita di fede è fatta di occasioni. Qualche volta le avremo sfruttate, altre volte le avremo lasciate. Talvolta è intervenuta la paura che non ci ha fatto vivere bene l’occasione che ci era stata proposta, altre volte la paura ci ha fermato, ci ha bloccato ed è per questo che abbiamo perso l’occasione che ci veniva offerta dalla vita. A volte è proprio così: viviamo attendendo occasioni e, poi, quando si presentano, ne abbiamo perfino paura.

Per uscire dalla paura

Per uscire da questa paura occorre ricordare che ogni occasione di fede è un’occasione per incontrare l’amore di Dio. Ogni occasione che ci viene offerta nella fede è un’occasione propizia per approfondire il nostro rapporto con Dio. Anche un’occasione di peccato, anche un’occasione di lontananza da Dio, come quella che sta vivendo Giuda, possono diventare occasioni per incontrare e per vivere più a fondo l’amore di Dio. Credo che anche quest’anno il sacro triduo che ci sta davanti rappresenti proprio questo: un’occasione per vivere, per approfondire, per innovare il nostro amore per Dio. Approfitteremo di questa occasione? Sta a noi deciderlo. A noi che possiamo fare come Pietro, che si pente per i propri peccati e riscopre lo sguardo amico del Signore, o fare come Giuda che tiene la testa bassa e non potrà fare altro che togliersi la vita. Sta a noi capire se la paura ci toglierà la possibilità di un ulteriore incontro con Cristo o se potremo essere anche noi tra coloro che vivranno un incontro grande e intenso con la misericordia di Dio che sempre si dona a noi.

Esercizio quaresimale

  • Vivo per qualche verso la paura di perdere occasioni?
  • Nella fede, quali occasioni ho perso?
  • Quale proponimento posso fare per entrare bene nel triduo che mi sta davanti?
  • Vivrò come Pietro o come Giuda l’occasione che mi viene offerta?

Proposito quaresimale

Mi impegno a vivere bene il Triduo Santo nelle sue manifestazioni e celebrazioni.

2022-04-14T08:06:15+02:00