Lunedì 13 giugno

Settimana della 1 domenica dopo Pentecoste – lunedì 

Sant’Antonio apre questa settimana che sarà tutta una progressione per vivere bene la festa del Corpus Domini che ci attende giovedì. A parte questa solennità non interromperemo mai il lezionario proprio di questo tempo.

La Parola di Dio per questo giorno

LETTURA Es 3, 7-12
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».

SALMO Sal 102 (103)

Benedetto il Signore, salvezza del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele. R

VANGELO Lc 4, 14-16. 22-24
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria».

Vangelo

Credo che tutti conosciamo bene le difficoltà del Signore nel proporre il suo ministero proprio ai territori più vicini alla sua esperienza di vita quotidiana. Soprattutto a Nazareth, dove la famiglia di Gesù era conosciuta, dove egli stesso era cresciuto, dove tutto scorreva con tradizione. Gesù mette in evidenza proprio questo aspetto della sua predicazione e del suo ministero: la fatica a vincere la tradizione che diventa chiusura, ostilità, perfino messa in dubbio della sua stessa credibilità. La percezione dell’ostilità è così forte che Gesù deve concludere: “nessun profeta è bene accetto nella sua patria!”. Era questa l’esperienza di Israele, era l’esperienza già vissuta moltissime volte da tanti uomini di fede, da tanti uomini di Dio. Uno su tutti: Geremia. Gesù conosceva bene le loro storie, sapeva bene quante difficoltà avevano dovuto affrontare e, ora, comprende che il medesimo destino è riservato a Lui. Non c’era stato nessun grande profeta senza difficoltà. Nemmeno il grande Mosè.

Esodo

Mosè che è il protagonista della prima lettura. Mosè che molte volte, nelle pagine a lui dedicate, si “confessa”, cioè mette in evidenza che tutto è stato contro di lui, tutto è stato difficile nella sua vita di profeta e di condottiero del popolo di Dio. Che cosa ha sostenuto Mosè? Potremmo anche chiederci: quale forza hanno avuto i profeti per vivere bene il loro ministero? La risposta è una sola: la fede. Mosè lo diceva chiaramente. Egli ha percepito la voce di Dio che gli diceva: “io sarò con te!”. Questa è anche la voce che ha avvertito Isaia, e, insieme a lui, moltissimi altri profeti. La certezza che Dio accompagna nelle difficoltà, la certezza che Dio si fa ancora più presente quando il cammino diventa più difficile, è stata la certezza che ha accompagnato tutti gli uomini di Dio nelle loro difficoltà.

Per noi

Penso sia molto bello che, aprendo la settimana del Corpus Domini, ci venga proposta questa lectio divina.

La fede è un cammino difficile anche per noi. Noi non siamo “profeti” nel senso “tecnico” della parola, ma anche noi siamo uomini e donne che per lo meno tentano di dare la loro testimonianza di fede. Anche noi cerchiamo di vivere bene il nostro essere cristiani, come ci è sempre stato insegnato. Anche noi cerchiamo di testimoniare il nostro credo, proprio a partire dalla nostra famiglia. Vediamo bene che il compito è difficile e, spesso, dubitiamo delle nostre forze. Così come anche vediamo i nostri scarsi risultati, che sono poi ciò che ci fa dubitare della nostra autenticità. È a noi che viene detto: “io sarò con te”. Così come questa frase è stata detta a tutti i grandi personaggi della fede, così viene detta a ciascuno di noi. Dove il Signore si mostra vicino a noi? Dove diviene forza per il cammino? Nella Santa Eucarestia, che noi ci prepariamo ad onorare nella festa del Corpus Domini. È qui che ci viene detto che il Signore ci accompagna, non ci lascia soli, non ci molla, ci sostiene nelle difficoltà e nei pericoli dell’esistenza e anche nelle difficoltà della trasmissione della fede. Suggerirei di incominciare questa settimana ripetendoci questa frase come una piccola preghiera. “Io sarò con te!”, dovrebbe essere il ritornello che ci sostiene in questo giorno santo.

  • Sento questa presenza del Signore?
  • Avverto la potenza e l’importanza di questa consolazione?

Chiediamo, insieme, questa grazia perché possiamo essere davvero forti nel sopportare non solo le difficoltà di questo giorno, ma anche tutte le ostilità, le indifferenze, le chiusure che troveremo mentre cerchiamo di professare e di manifestare la nostra fede. Ci sostenga Maria, donna eucaristica, donna che ha portato in sé ed ha accolto il pane della vita. Prepariamoci così a celebrare con fede la solennità del Corpus Domini, sapendo che il Signore ci sosterrà nelle difficoltà di ogni giorno.

2022-06-11T08:59:55+02:00