Lunedì 14 ottobre

Settimana della 7 domenica dopo il martirio – Lunedì

La spiritualità di questa settimana

Inizia la settima settimana dopo il martirio, l’ultima di questa sezione del tempo liturgico. Sono molte le memorie dei santi di questi giorni: S. Teresa, il Beato Contardo Ferrini, Sant’Ignazio di Antiochia, San Luca, memorie che ci porteranno a celebrare, domenica prossima, la festa del Duomo di Milano. Leggeremo, in questi prossimi giorni, la lettera a Tito.

La Parola di questo giorno

EPISTOLA Tt 1, 1-9
Lettera di san Paolo apostolo a Tito

Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica religiosità, nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente, e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –, a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore. Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato. Ognuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola donna e abbia figli credenti, non accusabili di vita dissoluta o indisciplinati. Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, deve essere irreprensibile: non arrogante, non collerico, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagni disonesti, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé, fedele alla Parola, degna di fede, che gli è stata insegnata, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare i suoi oppositori.

SALMO Sal 23 (24)

I puri di cuore abiteranno la casa del Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito. R

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno. R

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R

VANGELO Lc 22, 35-37
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: “E fu annoverato tra gli empi”. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento».

Tito

La lettera a Tito inizia subito con alcune raccomandazioni molto pratiche che San Paolo lascia a questo suo collaboratore per il bene di questa Chiesa.

La prima raccomandazione è che si predichi la speranza e si rinnovi, in tutti, il valore della speranza della vita eterna. È il compito di annuncio, di proclamazione della fede che spetta, in primis, al Vescovo e ai suoi collaboratori, i sacerdoti.

In secondo luogo abbiamo la raccomandazione perché Tito metta ordine in una situazione ecclesiale, evidentemente, disordinata, o complessa. Il Vescovo ha anche questo compito. Dal suo magistero dipende la vita di tutta una Chiesa. È per questo che san Paolo mette Tito come responsabile della comunità, perché essa ritrovi quel suo ordine che dovrebbe appartenerle fin dalla sua fondazione.

In terzo luogo la raccomandazione sulla dignità dei collaboratori che deve cercare. Dignità che deve avere lui per primo, perché il suo ministero non risulti screditato dalle parole e dai gesti che egli compie.

Parole bellissime, raccomandazioni certo molto concrete ma anche molto utili per tutto il popolo di Dio, sempre, nei tempi.

Vangelo

Il Vangelo è una fortissima provocazione del Signore. Certamente il suo ministero ha aperto il cuore di tutti coloro che lo hanno accolto alla speranza. Altrettanto certamente la sua parola è stata parola di conforto, ma anche parola che ha inteso mettere ordine nella vita di molti. Infine anche il suo ministero è stato, per primo, un esempio. Per i discepoli, anzitutto, ma, poi, per ogni uomo che vorrà seguire la sua parola. Gesù, però, sentendosi sempre sotto accusa e venendo spesso accusato pubblicamente dai suoi oppositori, dice anche questa parola difficile. Come dire: poiché mi accusate, vi offro un capo di accusa. Poiché non mi seguite ed anzi siete di ostacolo al mio ministero, vi offro un motivo per cui potrete criticarmi. Questa parola del Signore, ovviamente, si comprende e si capisce nell’ottica di una provocazione forte che vuole scuotere il senso di fede di chi la ascolta.

Per noi e per il nostro cammino di fede

Vi invito, oggi, soprattutto sulla scorta delle parole di San Paolo, a pregare per la Chiesa.

Credo che tutti, da un po’ di tempo a questa parte, abbiamo l’impressione che la Chiesa, parlando in senso lato e più generale, non sia quell’assemblea ordinata che dovrebbe essere. La cosa è molto evidente se parliamo della Chiesa nella sua universalità, ma piccoli segni possono essere ritrovati in qualsiasi comunità cristiana. Una prima intenzione di preghiera potrebbe essere proprio per noi, per tutta la Chiesa, perché possiamo essere tutti più attenti a quello che facciamo, diciamo, a come operiamo. Tutti, infatti, siamo chiamati a rinnovarci nella fede e a dare testimonianza di come la fede ponga ordine nella vita dei credenti.

Una seconda intenzione di preghiera è proprio per le vocazioni, per i sacerdoti, per i vescovi. Noi dobbiamo molto pregare perché il clero abbia una vita degna e conforme alla vocazione ricevuta. Soprattutto dobbiamo pregare per i vescovi, in questa stagione di vita ecclesiale non facile, perché siano proprio santi. Illuminati dalla preghiera, sostenuti dalla forza dello Spirito di Dio, preghiamo perché siano uomini degni del compito a cui sono chiamati e sappiano davvero illuminare la Chiesa, guidando tutti sulla via della salvezza eterna.

In terzo luogo suggerirei di pregare per noi, perché possiamo tutti essere all’altezza della dignità a cui siamo stati chiamati mediante il Battesimo.

Provocazioni dalla Parola

  • Prego per la Chiesa?
  • Sostengo le vocazioni con la mia preghiera?
2024-10-11T14:34:45+02:00