Lunedì 16 marzo

Settimana della terza domenica di Quaresima – lunedì

Questa terza settimana di quaresima è dedicata al quarto articolo del Credo: “credo la chiesa…”, come abbiamo annunciato nella S. Messa di ieri. Commenteremo il terzo articolo, quello sullo Spirito Santo, al termine di questo percorso sul credo.

Vangelo

 Mt 6, 7-15
 Lettura del vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Il Padre nostro, più che essere una formula di preghiera, è un metodo di preghiera che Gesù affida alla sua Chiesa.

La chiesa è sorretta dalla preghiera della fraternità cristiana. Il Padre nostro è la preghiera di tutti coloro che si riconoscono figli di Dio, di tutti coloro che invocano Dio con dolce nome di Padre. Come ci dice anche San Paolo nelle sue lettere, chiunque preghi Dio è sotto l’azione dello Spirito Santo. È dunque lo Spirito che raduna la sua chiesa e che le permette di fare esperienza di fraternità cristiana. Fraternità, ovvero unione di uomini e di donne che non si scelgono, ma che vengono scelti dal Padre. Uomini e donne che, accettando il dono della fede e praticando la propria fede, si riuniscono nella lode dell’unico nome del Padre.

La chiesa è per la lode di Dio. Il primo e principale compito della Chiesa è lodare Dio. Come ci ricorda spesso il Papa la Chiesa non è un’organizzazione benefica! Pur operando per il bene degli uomini, essa deve tutto quello che è a Dio Padre e a Gesù Cristo, che è il fondamento della Chiesa, il centro di ogni sua celebrazione. Il primo compito della chiesa è la lode di Dio: “sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà”.

La chiesa è maestra di perdono. “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. La chiesa, nel suo essere Madre e Maestra, come l’ha definita il Concilio Ecumenico Vaticano II, insegna a tenere sempre in grande considerazione l’insegnamento sul perdono. La chiesa, che riconcilia i suoi figli con Dio Padre nel sacramento del perdono voluto dal Signore – centro dell’azione penitenziale della Quaresima – raccomanda anche agli uomini di saper sempre vivere itinerari di pace e di riconciliazione, per essere nel mondo segno di quel perdono che Dio offre in Cristo e soprattutto nella sua Croce.

La chiesa è sostegno nelle tentazioni. “Non abbandonarci nella tentazione”. Come possiamo sentirci non abbandonati nel momento della tentazione? Come possiamo sentirci sorretti da Dio per non avere a cadere e a soccombere sotto il peso delle tentazioni? Sentendoci uniti alla Chiesa. Se ci sentiamo figli della chiesa e se ci sentiamo uniti alla Chiesa, noi avremo anche una speciale forza per non soccombere nelle tentazioni. La forza della fede, la forza che viene dalla preghiera che da tutta la chiesa si leva e la forza che viene dall’esempio degli altri. È la santità di tutto il popolo di Dio che spingerà noi a diventare santi  a nostra volta. È la preghiera degli altri che sosterrà la nostra preghiera quando essa diventa debole. Ecco il bello di vivere nella grande famiglia di tutti i figli di Dio.

Genesi

17, 9-16
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza». Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».

Per noi cristiani, il segno di partecipazione alla vita della Chiesa è il Battesimo, grazie al quale siamo entrati a far parte di questa famiglia. Professare il  credo, dire: “credo la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica”, implica il fatto che noi riconosciamo la forza del nostro Battesimo e che cerchiamo di fare in modo che il Battesimo estenda i suoi effetti di grazia a tutta la nostra vita. Può dunque fare la sua professione di fede e può dire realmente: “credo la chiesa” chi stima prezioso e rispolvera sempre la grazia del proprio Battesimo.

Proverbi

8, 12-21
Lettura del libro dei Proverbi

Io, la sapienza, abito con la prudenza e possiedo scienza e riflessione. Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l’arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. A me appartengono consiglio e successo, mia è l’intelligenza, mia è la potenza. Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti; per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano. Ricchezza e onore sono con me, sicuro benessere e giustizia. Il mio frutto è migliore dell’oro più fino, il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato. Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell’equità, per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro tesori.

Questa lode della sapienza può tranquillamente essere applicata alla Chiesa. Se noi ci mettiamo a guardare al mistero della Chiesa con occhi di contemplazione, vedremo che, in questi 20 secoli di storia, nel suo complesso essa è stata veramente madre di sapienza, consolatrice degli afflitti, madre del consiglio. Al di là dei fatti storici in cui è stata coinvolta, essa emerge così al giudizio della storia. Contempliamola anche noi come madre per tutti i credenti.

In preghiera

Signore, ti preghiamo oggi per la Madre Chiesa. Rendila segno della tua presenza in mezzo ai popoli, madre e maestra di tutte le genti, rifugio per i peccatori, sostegno per i dubbiosi. Tu che l’hai voluta nel segreto della tua eternità, sostienila nel suo cammino nella storia. Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore. Amen

Esame di coscienza

  • Mi sento figlio della chiesa?
  • Prego per la mia chiesa?
  • Faccio in modo che il mio battesimo mi porti ad esprimere la gioia della mia appartenenza ecclesiale?
2020-03-14T11:54:32+01:00