Settimana della 6 domenica di Pasqua – Lunedì
Questa settimana del tempo di Pasqua troverà il suo cuore e anche il suo apice nella festa dell’Ascensione, che celebriamo giovedì, 40 giorni dopo la Santa Pasqua. Ovviamente il lezionario ha, anzitutto, il compito di introdurci nella festa. Con venerdì, infine, cambierà lo schema delle Scritture, per farci vivere bene i giorni che ci condurranno alla Pentecoste.
Cantico
Ct 5, 2a. 5-6b
Lettura del Cantico dei Cantici
Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore. Mi sono alzata per aprire al mio amato e le mie mani stillavano mirra; fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello. Ho aperto allora all’amato mio, ma l’amato mio se n’era andato, era scomparso.
Corinzi
1Cor 10, 23. 27-33
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto edifica. Se un non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza. Ma se qualcuno vi dicesse: «È carne immolata in sacrificio», non mangiatela, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza; della coscienza, dico, non tua, ma dell’altro. Per quale motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe essere sottoposta al giudizio della coscienza altrui? Se io partecipo alla mensa rendendo grazie, perché dovrei essere rimproverato per ciò di cui rendo grazie? Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
Vangelo
Gv 13, 31-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Quando Giuda Iscariota fu uscito, il Signore Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
Il dono dell’intelletto
Il dono dell’intelletto consiste nel saper leggere dentro la storia, ovvero nel saper leggere, a partire dagli eventi storici, quello che Dio chiede all’uomo.
“Perché i tuoi discepoli non digiunano?”. È la domanda lecita di chi vede, però, le cose dall’esterno. È la domanda che può fare chi vede le cose ma senza comprenderle. È la domanda che viene posta da chi non riesce a comprendere che i tempi del Signore comportano sempre una novità di vita grande.
“Verranno giorni….”. Anche al discepolo sarà dato il dono dello Spirito Santo, il dono dell’intelletto e toccherà al discepolo comprendere quando saranno i giorni giusti per digiunare e quelli per fare festa, i giorni per essere nel pianto e quelli per essere nella gioia. Sarà proprio il dono dell’intelletto a suggerire all’uomo di fede cosa c’è bisogno di fare e quando saranno i tempi opportuni. La fede depositata nel cuore di ogni discepolo permetterà di operare questo discernimento e di comprendere cosa c’è bisogno di fare! È il cuore della fede di ogni credente che invoca da Dio quello spirito di conoscenza grazie al quale diventerà possibile operare per il bene voluto da Dio.
“Tutto mi è lecito, ma non tutto mi giova”. Lo Spirito di intelletto permette al discepolo di capire cosa l’uomo può trovare nel corso della sua vita, distinguendo tra ciò che aiuta un cammino e ciò che, invece, lo blocca. Lo Spirito di intelletto è quella grazia di Dio che permetterà di eleggere ciò che promuove la comunione con lui e scartare ciò che respinge l’anima dalla sua presenza.
“…fate tutto per la gloria di Dio”. Il medesimo Spirito di intelletto è ciò che spingerà gli uomini a fare tutto per la gloria di Dio. Nulla vi è di più importante che dare gloria al Signore, con la propria vita, con il proprio essere, con il proprio comportamento, con la propria storia. Lo Spirito di intelletto permette di leggere dentro le pieghe della storia per fare questo.
“Non siate motivo di scandalo per la chiesa di Dio”. Lo Spirito di intelletto permette anche di non essere di scandalo per nessuno. È lo Spirito di intelletto che spinge ad interpretare le cose in maniera tale da non assumere mai nessun comportamento che possa essere a danno della Chiesa o di altri fratelli. È lo Spirito di intelletto che spinge ad occuparsi sempre del bene degli altri. È lo Spirito di intelletto che spinge ad amare la Chiesa, a rispettarla, a non fare mai nulla di ciò che potrebbe comprometterla, ferirla, o, addirittura offenderla o devastarla.
Lo Spirito di intelletto è ciò che permette al cuore di vigilare sempre, per non assopirsi tra le cose del mondo e per essere sempre pronto ad agire per il bene di tutti. È lo Spirito di intelletto il dono da invocare se non vogliamo soccombere tra le cose del mondo e portare a termine il dovere della testimonianza che viene affidato anche a ciascuno di noi.
Per noi
Così è anche per noi. Chiediamo lo Spirito di intelletto che ci aiuti a leggere nella nostra vita, nella storia del mondo ciò che Dio gradisce da noi. Invochiamo lo Spirito di intelletto perché ciascuno di noi possa operare per il bene non solo della sua persona, ma anche per il bene degli altri e, soprattutto, per il bene della Chiesa. Preghiamo lo Spirito di intelletto perché il nostro cuore non abbia mai a smarrirsi nelle diverse cose del mondo, ma sappia sempre orientare a Dio tutte le cose, anche quelle che sembrano più lontane da lui.
Maria Santissima, che invochiamo come la Madre di tutti i doni dello Spirito Santo, continui a pregare per noi e per la nostra fede!