Settimana della 1 domenica di Avvento – venerdì
La spiritualità di Avvento per questo giorno
Anche in questo giorno ci lasciamo guidare dalla parola di Dio e dalle immagini profonde dei profeti.
La Parola di Dio per questo giorno
GEREMIA 2, 1-2a. 23-29
Lettura del profeta Geremia
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Come osi dire: “Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal”? Guarda nella valle le tracce dei tuoi passi, riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda! Asina selvatica, abituata al deserto: quando ansima nell’ardore del suo desiderio, chi può frenare la sua brama? Quanti la cercano non fanno fatica: la troverànno sempre disponibile. Férmati prima che il tuo piede resti scalzo e la tua gola inaridisca! Ma tu rispondi: “No, è inutile, perché io amo gli stranieri, voglio andare con loro”. Come viene svergognato un ladro sorpreso in flagrante, così restano svergognati quelli della casa d’Israele, con i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. Dicono a un pezzo di legno: “Sei tu mio padre”, e a una pietra: “Tu mi hai generato”. A me rivolgono le spalle, non la faccia; ma al tempo della sventura invocano: “Àlzati, salvaci!”. Dove sono gli dèi che ti sei costruito? Si alzino, se sono capaci di salvarti nel tempo della sventura; poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda! Perché contendete con me? Tutti vi siete ribellati contro di me. Oracolo del Signore».
SALMO Sal 50 (51)
Signore, rendimi la gioia della tua salvezza.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R
Così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo. R
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso. R
PROFETI Am 9, 11-15
Lettura del profeta Amos
Così dice il Signore Dio: «In quel giorno rialzerò la capanna di Davide, che è cadente; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi, perché conquistino il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è stato invocato il mio nome. Oracolo del Signore, che farà tutto questo. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – in cui chi ara s’incontrerà con chi miete e chi pigia l’uva con chi getta il seme; i monti stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno. Muterò le sorti del mio popolo Israele, ricostruiranno le città devastate e vi abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. Li pianterò nella loro terra e non saranno mai divelti da quel suolo che io ho dato loro», dice il Signore, tuo Dio.
VANGELO Mt 9, 35-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Geremia
Il profeta ha una durissima requisitoria che si basa su immagini che non sono del tutto a noi familiari. Certo non sappiamo molto della cammella o dell’asina vagabonda, ma comprendiamo ciò che il profeta vuol dire. Come quando c’è la stagione degli amori gli animali vagano in cerca del loro compagno, così sembrano diventati gli uomini, pronti ad andare dovunque ad attingere parole vane, tralasciando l’origine di ogni bene e di ogni verità: Dio.
Ecco allora le altre immagini più comprensibili: a livello religioso questi uomini sono quelli che si rivolgono ad una pietra, o ad un legno, cioè a delle statue, e chiamano “padre” un legno che non può salvare o una pietra che non risponde. L’immagine è chiarissima, è l’immagine principale dell’idolatria. Il profeta se ne serve per dire che anche Israele sta andando pericolosamente verso questa deriva, salvo poi, nel momento del bisogno, invocare Dio rimproverandolo di non essere poi troppo vicino alle persone. Immagini e parole profondissime che si addicono ad ogni tempo, anche al nostro.
Amos
Il profeta Amos, invece, ha una parola molto più rincuorante e bella. La sua visione è una visione di pace, la visione di chi vede incontrarsi “chi semina con chi miete”, per dire che ci sarà un tempo in cui la terra produrrà senza sosta. Nella pace l’uomo coglierà i frutti e ne seminerà di nuovi, perché tutti siano nell’abbondanza. Sarà un tempo di ricostruzione delle città distrutte, perché sarà un tempo di pace. Questo tempo avverrà quando l’uomo comprenderà che occorre seguire il Signore per avere tutti questi beni. È la descrizione del tempo Messianico: quando Dio sarà finalmente tutto in tutti, si potrà avere accesso a questi beni.
Vangelo
L’immagine più bella è quella del Vangelo: le pecore senza il pastore. Questa immagine dice tutta la tenerezza del Signore, che si accosta agli uomini del suo tempo perché sono così, come delle pecore che non hanno un pastore. Immagine eloquente, perchè parla di uomini e di donne presi dalle cose della vita, distratti rispetto alla fede, anime da istruire più che da criticare. Gesù, con estrema tenerezza, fa tutto questo, si accosta a quegli uomini e a quelle donne concrete che incontra per parlare loro del regno di Dio in modo che sia possibile risvegliare in ciascuno di loro il tema della fede.
Il nostro cammino alla luce di queste immagini
Tutte queste immagini parlano a noi. Credo profondamente vero che l’uomo moderno sia davvero bisognoso di essere richiamato da Dio alla fede. Anche molti uomini e donne di oggi sono come pecore che non hanno un pastore, o, peggio, sono anime che si rivolgono a questa o a quell’altra realtà quasi come se fossero un idolo. Mi pare di vedere, generalmente parlando, che il mondo degli adulti sia così: un mondo dove conta solo ciò che si vede e dove la voce di riferimento è quella di personaggi che creano audience con ciò che fanno. Questi sono i maestri di oggi! Persone che diventano famose per ciò che pubblicano, persone che, magari, si invidiano ma che si seguono. Senza più avere nessun gusto per la verità, nessun desiderio di saggezza. È in questo panorama che Dio ci raggiunge, ci parla ancora come se fossimo pecore senza pastore! Così anche noi dovremmo abituarci a vedere le persone, i nostri contemporanei, gli uomini e le donne che vivono, lottano, sperano, credono insieme con noi, anche quando percorrono diverse strade. Noi che abbiamo un itinerario di fede siamo invitati a coltivare questo sguardo sull’umanità per rinnovare quell’annuncio che, solo, può dare ristoro anche all’anima di tutti costoro.
Intenzioni di preghiera
Suggerirei, anzitutto, di pregare oggi per tutti coloro che si sentono lontani dalla fede, coloro che non hanno un percorso stabile, coloro che vivono nella totale assenza di Dio. Coltiviamo, soprattutto verso di loro, quello sguardo di misericordia che deve contraddistinguerci, se non vogliamo assomigliare a coloro che non si fanno mai carico dei pesi degli altri.
In secondo luogo vorrei che pregassimo per noi, perché possiamo sempre avere un’alta stima del cammino spirituale che stiamo facendo e così, approfondendolo, possiamo suscitare interesse da parte di altri che potranno arrivare a Dio anche attraverso la nostra testimonianza.
Infine credo che sia doveroso pregare perché, al termine della prima settimana di Avvento, tutti desideriamo vedere il tempo del Messia, il tempo che ci viene proposto di contemplare. Vivere bene l’Avvento comporta anche questo. Teniamo il nostro sguardo e la nostra mente diretti su questo incontro con Dio, il solo che rende ragione delle fatiche del credere.