Sabato 20 aprile

Settimana della 3 domenica di Pasqua – sabato

La spiritualità di questa settimana

Oggi possiamo rileggere tutte e tre le Scritture partendo dalla richiesta dei discepoli nel Vangelo: “Signore, dacci sempre di questo pane!”.

La Parola di questo giorno

LETTURA At 9, 17-25
Lettura degli Atti degli Apostoli

In quei giorni. Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo» E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?». Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.

SALMO Sal 65 (66)

Grandi sono le opere del Signore.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! R

A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno. R

EPISTOLA 1Cor 12, 21-27
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.

VANGELO Gv 6, 30-35
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. La folla disse al Signore Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Vangelo

Anzitutto il Vangelo nel quale il Signore parla ai suoi interlocutori facendo loro ricordare il prodigio antico della manna. Come nel deserto Dio aveva dato cibo al suo popolo in cammino verso la terra della promessa, così ora Dio torna a donare cibo al popolo fatto da tutti quegli uomini e quelle donne dello Spirito che crederanno in Lui. Ora il cibo nuovo non sarà un alimento ma lo stesso corpo e sangue del Signore, viatico per il cammino di chi vive la vita come un pellegrinaggio verso Dio. Così Gesù suscita il desiderio dei suoi interlocutori, che, ammirati dalla sua parola, chiedono questo cibo dell’anima: “Signore, dacci sempre di questo cibo!”. Vale per tutti la risposta del Signore: questo cibo è per tutti ma, per accedervi, occorre la fede. Credere nel Signore e nell’opera che egli compie è la condizione per vivere bene questo cibarsi di Lui.

Atti

La pagina degli Atti è particolarmente importante, perché mostra quali sono in atto i frutti dell’Eucarestia. La S. Eucarestia sostiene il cammino di Anania, un uomo che, nella città di Damasco, ha creduto alla predicazione del Signore e vive in questa comunità. Il suo compito sarà del tutto singolare: seguire i primi passi di Paolo convertito. Sarà proprio Anania a guidare nei sacramenti Paolo che inizia il suo cammino cristiano.

La stessa forza dell’Eucarestia è quella che sosterrà Paolo nel corso del suo ministero. L’apostolo, sostenuto dal vigore di questo pane che viene dal cielo, sarà pronto a portare il messaggio del Vangelo a tutte le genti, introducendo, a sua volta, molti altri credenti a ricevere quella forza misteriosa che viene dal pane del cielo, dato per tutti, come sostegno per i giorni dell’uomo che sono sempre difficili.

Corinti

Infine un brano fondamentale della lettera ai Corinti, che ci ha ricordato che tutti coloro che con il Battesimo sono entrati a far parte della Chiesa, alimentano con la S. Eucarestia il far parte di un solo corpo. Il corpo della Chiesa ha molte membra, ovvero molte sfumature. Si appartiene alla Chiesa vivendo diversi servizi e ministeri ma, nella Chiesa, tutti ci dobbiamo riconoscere bisognosi di ricevere quella forza di vita che viene solo dal Signore risorto. È il suo corpo dato, è il suo sangue sparso che permette di prendere consapevolezza di questa preziosissima realtà e di continuare il cammino proprio nel nome del Signore.

Per noi e per il nostro cammino di fede

Al termine di questa terza settimana di Pasqua, credo che tutti siamo invitati a rinnovare la gioia della Pasqua proprio a partire dalla celebrazione dei Sacramenti e, in particolare, della S. Eucarestia. Credo che dovremmo tutti essere ben consapevoli che ogni Eucarestia che celebriamo è una piccola Pasqua. Forse non sempre ne siamo consapevoli e viviamo la stessa celebrazione eucaristica con un senso di ripetitività, di routine, senza comprendere quale novità la Parola accende sempre dentro di noi e quale forza ci viene donata dal Sacramento. Questa mattina dovremmo tutti chiedere al Signore questa grazia, per vivere bene non solo questa Messa, ma ogni celebrazione. Preparandoci poi alla domenica, credo che tutti dovremmo chiedere al Signore di poter e di saper gustare la Messa di domani, fondamento di tutta la nostra fede, sostegno della nostra settimana e di tutto il nostro agire da credenti. Il Signore ci aiuti e ci guidi ad essere sempre pronti a raccogliere questo insegnamento e ci guidi ad una sempre più profonda comprensione e anche venerazione di questo Sacramento.

Provocazioni dalla Parola

  • Come vivo queste Eucarestie pasquali?
  • Trovo in esse la forza non solo per il mio cammino di fede, ma per la mia vita?
  • Mi sento partecipe di quel corpo che è la Chiesa che si rinnova incessantemente a questa sorgente?
2024-04-12T10:47:52+02:00