Settimana della 2 domenica di Avvento – mercoledì
La spiritualità di Avvento per questo giorno
Anche in questo nuovo giorno di attesa siamo di fronte a numerosissime immagini che ci aiutano a pregare e ad attendere il mistero di Dio che si fa carne.
La Parola di Dio per questo giorno
GEREMIA 3, 6a. 12a. 14-18
Lettura del profeta Geremia
In quei giorni. Il Signore mi disse: «Va’ e grida queste cose verso il settentrione: Ritornate, figli traviati – oracolo del Signore – perché io sono il vostro padrone. Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guiderànno con scienza e intelligenza. Quando poi vi sarete moltiplicati e sa rete stati fecondi nel paese, in quei giorni – oracolo del Signore – non si parlerà più dell’arca dell’alleanza del Signore: non verrà più in mente a nessuno e nessuno se ne ricorderà, non sarà rimpianta né rifatta. In quel tempo chiameranno Gerusalemme “Trono del Signore”, e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più caparbiamente il loro cuore malvagio. In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa d’Israele e verranno insieme dalla regione settentrionale nella terra che io avevo dato in eredità ai loro padri».
SALMO Sal 86 (87)
In Sion tutte le genti adoreranno il Signore.
Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! R
Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato.
Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda». R
Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti». R
PROFETI Zc 2, 5-9
Lettura del profeta Zaccaria
In quei giorni. Zaccaria disse: «Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. Gli domandai: “Dove vai?”. Ed egli: “Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza”. Allora l’angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, che gli disse: “Corri, va’ a parlare a quel giovane e digli: Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso – oracolo del Signore – le farò da muro di fuoco all’intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa”».
VANGELO Mt 12, 22-32
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo fu portato al Signore Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era sbalordita e diceva: «Che non sia costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni». Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in piedi. Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in piedi? E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro».
Geremia
Il profeta Geremia ci dona tre immagini.
Anzitutto quella dei pastori. Non pastori qualsiasi, ma pastori secondo il cuore di Dio che sappiano risvegliare nel popolo tutto il senso della presenza di Dio. Pastori secondo il cuore del Signore che rianimino la fede perduta del popolo di Israele.
Una seconda immagine, quella del trono. È un’immagine di potenza, splendore, forza, regalità. Gerusalemme sarà il trono di Dio in mezzo agli uomini. È un’immagine bellissima e dolce pur nella potenza che essa evoca. Gerusalemme sarà la regina delle città e ciò accadrà perché Dio stesso la ricostruirà. È un’immagine aperta al futuro, un’immagine piena di speranza.
Infine una terza immagine, quella del raduno di popoli in Gerusalemme. Anche questa è un’immagine di speranza e di fede. Fa sperare in una città nuova, ricostruita da Dio e fa comprendere che in essa si daranno convegno tutti i popoli, tutti gli uomini e le donne amati dal Signore che vogliono lodare il suo nome.
Tre immagini di consolazione e speranza.
Zaccaria
Il profeta Zaccaria utilizza altre immagini ma con lo stesso significato. La visione “dell’uomo che misura” e che ricorda che Gerusalemme non ha mura, introduce ad una visione universalistica. Gerusalemme è priva di mura perché deve ospitare tutti i popoli della terra; non servono mura perché non ci sono più pericoli, l’uomo non deve più rinchiudersi. Tutti gli uomini che verranno a Gerusalemme saranno i benvenuti, ci sarà posto per tutti gli uomini e le donne di buona volontà che desiderano amare e conoscere Dio. Le due visioni rimandano al futuro, aprono al tempo della speranza, rimandano all’escatologia, al tempo della fine, al tempo in cui Dio ristabilirà il suo nome su tutta la terra. Parole profonde ed immagini altamente evocative che hanno una forza intrinseca che parla anche a noi uomini di oggi. Dio lavora nella storia per attirare tutti a sé. Gerusalemme, la città della fede, ne è il simbolo.
Vangelo
Il Vangelo ci vorrebbe mostrare l’attuarsi delle promesse dei profeti. Tutto ciò di cui avevano parlato i profeti si compie in Gesù. La potenza che esce da Lui, il suo sanare gli uomini malati, parla della vicinanza del regno di Dio, dice all’uomo la condiscendenza di Dio, la sua volontà di portare a compimento il progetto di salvezza che Dio portava avanti nella storia da secoli e che diventa definitivo in Cristo. Eppure la testimonianza di Gesù non è assolutamente accettata, tanto che Egli stesso deve predicare abbondantemente sul significato delle sue azioni. Così Gesù ricorda che il vero peccato, in fondo, è uno solo: chiudersi ostinatamente all’azione di Dio. Quando accade questo, nessuna coscienza può più essere smossa. È possibile un cammino di fede, un dialogo di fede, dove si rimane aperti alla conoscenza della rivelazione del mistero di Dio.
Il nostro cammino alla luce di queste immagini
Il nostro cammino trae forza da queste immagini. Anzitutto credo che la nostra fede sia molto provocata dal Vangelo, perché ci ricorda che esiste la possibilità di chiudersi così tanto all’azione di Dio, tanto da non riconoscerla più. È possibile chiudersi all’azione dello Spirito e, per questo, rinnegare completamente la fede. È possibile vivere senza Dio, lontani dal suo amore. Quando l’uomo vuole, può spegnere il senso della presenza di Dio nei suoi giorni. Credo sia una provocazione per noi che siamo sempre alle prese con qualcosa del genere. Infatti vediamo come molti nostri contemporanei hanno chiuso le porte a Dio, sono diventati insensibili a qualsiasi discorso di fede, molti hanno davvero rinnegato lo Spirito di Dio che è dentro di loro. È questa chiusura che trascina molti lontano da Dio, con i risultati che vediamo.
Tutti noi, invece, siamo chiamati a pellegrinare verso la Gerusalemme eterna, verso la Gerusalemme senza confini e senza mura, verso la Gerusalemme che è la città del gran Re. Chiediamo, per questo, il dono di pastori secondo il cuore di Dio che riaccendano nelle coscienze il senso della presenza di Dio.
Intenzioni di preghiera
Suggerirei di pregare, con vivo senso di intercessione, per tutti coloro che hanno chiuso la porta del cuore a Dio. Per tutti coloro che hanno perso la fede, per coloro che corrono il rischio di rifiutare il dono di Dio e, quindi, di peccare contro lo Spirito Santo, credo sia bello chiedere il dono di una particolare illuminazione e di una particolare vicinanza di Dio, il solo che può riaccendere e risvegliare i loro cammini.
Suggerirei di pregare per le vocazioni, perché Dio possa donare oggi alla Chiesa pastori secondo il suo cuore, che sappiano mettere mano al richiamo della fede ai diritti di Dio. Chiediamo il dono di vocazioni che sappiano inquietare la falsa pace delle coscienze.
Preghiamo per ricordarci di essere tutti invitati nella Gerusalemme celeste, dove non c’è pianto, tristezza, lutto, dolore… preghiamo perché tutti, al termine di questo pellegrinaggio terreno, possiamo ritrovarci nella casa di Dio.