giovedì 24 novembre

Settimana della 2 domenica di Avvento – giovedì 

La spiritualità di Avvento per questo giorno

La spiritualità di questo giorno è tutta scritta nelle differenti visioni dei profeti e nella parola di Cristo che compongono un quadro interessante e diversificato.

La Parola di Dio per questo giorno

GEREMIA 3, 6a. 19-25
Lettura del profeta Geremia

In quei giorni. Il Signore mi disse: «Io pensavo: Come vorrei considerarti tra i miei figli e darti una terra invidiabile, un’eredità che sia l’ornamento più prezioso delle genti! Io pensavo: Voi mi chiamerete: “Padre mio”, e non tralascerete di seguirmi. Ma come una moglie è infedele a suo marito, così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me». Oracolo del Signore. Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perché hanno reso tortuose le loro vie, hanno dimenticato il Signore, loro Dio. «Ritornate, figli traviati, io risanerò le vostre ribellioni». «Ecco, noi veniamo a te, perché tu sei il Signore, nostro Dio. In realtà, menzogna sono le colline, e le grida sui monti; davvero nel Signore, nostro Dio, è la salvezza d’Israele. L’infamia ha divorato fin dalla nostra giovinezza il frutto delle fatiche dei nostri padri, le loro greggi e i loro armenti, i loro figli e le loro figlie. Corichiamoci nella nostra vergogna, la nostra confusione ci ricopra, perché abbiamo peccato contro il Signore, nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio».

SALMO Sal 85 (86)

Tu sei buono, Signore, e perdoni.

Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore,
perché tema il tuo nome. R

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà:
dona al tuo servo la tua forza,
salva il figlio della tua serva. R

Dammi un segno di bontà;
vedano quelli che mi odiano e si vergognino,
perché tu, Signore, mi aiuti e mi consoli. R

PROFETI
 Zc 2, 10-17
Lettura del profeta Zaccaria

In quei giorni. L’angelo mi disse: «Su, su, fuggite dal paese del settentrione – oracolo del Signore – voi che ho disperso ai quattro venti del cielo. Oracolo del Signore. Mettiti in salvo, o Sion, tu che abiti con la figlia di Babilonia! Il Signore degli eserciti, dopo che la sua gloria mi ha inviato, dice alle nazioni che vi hanno spogliato: Chi tocca voi, tocca la pupilla dei miei occhi. Ecco, io stendo la mano sopra di esse e diverranno preda dei loro schiavi. E voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato. Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore. Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te. Il Signore si terrà Giuda come eredità nella terra santa ed eleggerà di nuovo Gerusalemme. Taccia ogni mortale davanti al Signore, poiché egli si è destato dalla sua santa dimora».

VANGELO Mt 12, 33-37
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai farisei: «Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».

Geremia

Da un lato abbiamo il profeta Geremia che insiste ancora sull’immagine della moglie infedele, per passare poi ad altre due immagini.

Le vie tortuose. Così è descritta la vita di chi si allontana da Dio. Chi ha fede dovrebbe indirizzarsi verso Dio e verso il bene dell’uomo in forma spedita, con un cammino lineare, diritto, senza inciampi, senza troppi ostacoli. Chi si allontana da Dio, poiché si allontana dalla verità, necessariamente va a camminare su vie tortuose, su vie che non sono lineari, su vie che non portano da nessuna parte. Il profeta guarda con rammarico a tutti coloro che rendono le proprie vie tortuose. Questo è però ciò che capita ad ogni uomo quando egli si allontana da Dio.

L’altra immagine è così descritta: “coricarsi nella vergogna”. Chi si allontana da Dio si deve coricare nella vergogna perché ha abbandonato Dio, perché la sua vita ha perso il senso per il quale era stata creata, perché l’uomo si trova, ora, solo e disperato. Chi perde la via, chi si allontana da Dio, prima o poi arriva a percepire questa fine. Immagini che richiamano alla saldezza della fede e ad una vita radicata in Dio.

Zaccaria

Il profeta Zaccaria ci offre altre immagini. Immagini molto più gioiose. Anzitutto egli utilizza l’immagine della pupilla degli occhi da applicare a tutto il popolo santo. Il popolo di Israele viene definito pupilla dell’occhio di Dio. Per questo il profeta poteva poi dire: “chi tocca voi tocca la pupilla del mio occhio”. Parole molto dolci che ci fanno capire quanto è importante ogni uomo di fronte a Dio. Se ogni uomo è importante per Dio, ancor di più lo è il popolo di Israele, il popolo dell’alleanza. Questa immagine, però, può essere estesa a tutti gli oranti. Tutti gli uomini sono come la pupilla dell’occhio di Dio! Tutti hanno la medesima dignità e, quindi, pari importanza.

Per questo il profeta vede e sogna il tempo in cui Dio abiterà in Gerusalemme, segno della sua vicinanza e predilezione per ogni uomo. Questa è la promessa che si adempie con Cristo. Tutti siamo invitati a comprendere lo splendore della sua gloria. La gloria di Dio è il suo stesso voler abitare in mezzo a tutti gli uomini.

Vangelo

Il Vangelo esorta gli uomini ad essere alberi buoni. Come un albero buono produce un frutto buono, così un’anima buona non può che produrre frutti buoni. Un albero cattivo, non può che produrre frutti cattivi. Come si vede, con queste immagini classiche della predicazione del Signore, si possono riprendere e ripercorrere le predicazioni dei profeti. Gesù sta richiamando chi è lontano da Dio a riavvicinarsi al Padre di ogni bene, mentre continua ad esortare gli uomini di fede a compiere tutto il bene che è loro possibile fare, per essere coloro che non si perdono per vie tortuose.

A rendere tortuoso il cammino dell’uomo è, spesso, la sua lingua. È proprio in base a quello che un uomo dice che si capisce cos’ha nel cuore. Ciò che un uomo ha in sé è ciò che emerge dalle sue parole. Parole cattive non possono che tradire un cuore cattivo. Parole buone nascono solo dove la coscienza è in grado di avere buoni propositi.

Il nostro cammino alla luce di queste immagini

Il nostro cammino, come sempre, è rinfrancato da queste immagini.

Anzitutto vorrei che riprendessimo e che ci fermassimo un poco sull’immagine delle vie tortuose. Credo che, per molti aspetti, molte vie del nostro tempo siano tortuose. È così per tutti. Siamo in un tempo in cui gli uomini si complicano la vita in vari modi. Poi ci sono anche tutte le complicazioni personali che rendono la vita dell’uomo ancora più brutta, tortuosa, banale…

Forse non ci piace tanto, ma dovremmo anche riconsiderare bene l’immagine di chi si deve coricare nella vergogna. Io credo che moltissimi uomini che compiono il male non si dannino affatto la coscienza e vadano a dormire ben sereni quando, a ben vedere, dovrebbero, invece, disperarsi. Ricordiamoci di avere una coscienza e ricordiamoci di non andare a letto tranquilli se non abbiamo agito bene. Senza una buona coscienza che ci illumina, le nostre opere sono tutte false.

Cerchiamo di essere alberi buoni. Nel ricordo di quegli alberi buoni che ci hanno allevato, custodito, fatto crescere, cerchiamo anche noi di essere alberi buoni.

Intenzioni di preghiera

Preghiamo per noi, per vedere bene le vie tortuose che ci stanno davanti e per saperle evitare. Cerchiamo anche di dire a molti che le vie tortuose che spesso il mondo ci propone, non portano da nessuna parte. Cerchiamo di dire a tutti che solo la via che porta a Dio, al suo bene è la via degna di essere percorsa. Testimoniamo a tutti che una vita senza Dio è una vita che non ha senso, è una vita che si perde nelle cose dell’esistenza.

Preghiamo per avere il coraggio di indicare vie giuste, sante, belle, rette. Abbiamo questo dovere soprattutto nei confronti di chi viene dopo di noi. Non perdiamoci d’animo, ma cerchiamo di vivere bene il compito di testimonianza al quale siamo stati chiamati.

Infine suggerirei di metterci davanti al Signore e di ripeterci che noi siamo davvero la pupilla dei suoi occhi. Credo che sentire con quale delicatezza e con quale importanza Dio ci tratta, sia davvero fonte di bene e di pace per ciascuno di noi.

2023-02-03T17:55:35+01:00