Settimana della 2 domenica dopo Pentecoste – venerdì – solennità del SACRO CUORE DI GESU’
Introduzione
Anche oggi, giorno del Sacro Cuore, vorrei che dedicassimo la nostra preghiera, la nostra riflessione alla famiglia, come stiamo facendo in tutti questi giorni che ci introducono al raduno mondiale delle famiglie con il Papa a Roma. Fino alla metà del secolo scorso, e oltre anche, era normale che in tutte le case vi fosse una statuina, un quadretto, una rappresentazione del Sacro Cuore. Oggi siamo lontanissimi da tutto questo. Pochi anni fa una ragazza grande mi domandava, incuriosita, chi fosse quel Signore con il cuore di fuori! Penso che, davvero, in famiglia, abbiamo perso il senso di fede e di devozione che il Sacro Cuore ha avuto e dovrebbe avere. Come pregare, allora, oggi? Cosa chiedere al Sacro Cuore?
La Parola di Dio per questo giorno
LETTURA Ez 34, 11-16
Lettura del profeta Ezechiele
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia».
SALMO Sal 22 (23)
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome. R
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. R
EPISTOLA Rm 5, 5-11
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, la speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
VANGELO Lc 15, 3-7
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».
Vangelo
Il Vangelo di oggi, oltre ad essere notissimo, ben si adatta alla festa che stiamo celebrando. Il Signore Gesù più volte, in più predicazioni si è paragonato ad un pastore. Un pastore che va in cerca della pecora smarrita. Questo, evidentemente, come anche commentiamo spesso, è il ministero del Signore, che sa andare in cerca di ogni anima ma, specialmente, di quelle che si smarriscono. Noi, oggi, potremmo applicare questa predicazione del Signore direttamente alla famiglia e potremmo capire che il Signore è in cerca di tutte le famiglie, per così dire, smarrite. Le famiglie dove non c’è fede, le famiglie dove non si invoca più il suo nome, le famiglie che hanno perso il senso di Dio. Il Sacro Cuore è in cerca di queste famiglie, dove vorrebbe venire ad abitare, dove vorrebbe permanere, dove vorrebbe essere presente con tutta la sua forza, con tutto il suo amore, con tutto quel senso di perdono che promana dal suo cuore. Potremmo fare nostra questa intenzione di preghiera e, mentre ciascuno si dispone a pregare per la propria famiglia, potremmo allargare gli orizzonti del nostro cuore e pregare, con vivo senso di intercessione, per tutte le famiglie ma, soprattutto, per quelle che si trovano in questa situazione, in questo orizzonte.
Sacro Cuore di Gesù, tu che vuoi andare in cerca delle anime smarrite, tu che vuoi essere presente in ogni famiglia, abbi pietà per tutte le famiglie che non ti cercano, non sentono il tuo amore come qualcosa di reale, pulsante, vivo. Fa’, o Signore, che in qualche modo, queste anime possano intuire o avvertire il tuo amore grande, generoso, forte, costante. Fa’, Sacro Cuore, che tutte queste famiglie ricordino a quale alta vocazione Tu le chiami. Sacro Cuore d’amor ferito, insegnaci ad amare queste famiglie, insegnaci a metterci in comunione con loro, insegnaci a condividere i problemi dell’esistenza con tutti loro. Sacro Cuore, tu che sai, tu che vedi, dirigi i nostri passi e le nostre attività, perché possiamo giungere ad incontrare queste famiglie ferite che, senza di te, si smarriscono.
Romani
La lettera ai Romani è certamente uno dei capolavori di Paolo, perché ci insegna che Dio si mette in cerca di ciascuno di noi, si mette sulle nostre tracce, per così dire, ben prima che noi possiamo metterci sulle sue tracce. Dio ci cerca per primo, ci ama per primo, ci attira a sé. Noi possiamo corrispondere a questa ricerca e dove la libertà riesce a compiere questo, nasce la fede. La nostra fede nasce proprio dalla nostra libertà che in qualche modo, vuoi perché istruita, vuoi perché guidata, vuoi perché attratta intimamente, misteriosamente dal Signore, corrisponde al bene sommo che si rivela a noi. Per molti non è così. Vuoi perché non sono stati istruiti nelle cose della fede, vuoi perché nessuno ha mai testimoniato in modo convincente la presenza del Signore, vuoi per tutti i problemi della vita, non sono ancora riusciti a trovare come il Signore cerchi di dialogare con le loro vite, con le loro esistenze. Credo che il Sacro Cuore ci inviti a pregare perché questo incontro si realizzi, riconoscendo che, se per noi è avvenuto questo incontro, certo c’è anche la nostra responsabilità, ma ci sono, prima, tutti i doni di Dio. La sua ricerca del nostro cuore, insieme a tutti i doni di fede e di testimonianza che abbiamo ricevuto. Tutto questo è singolarmente dono di Dio.
Sacro Cuore d’amor ferito! Noi sappiamo che tu, cuore di Dio, per primo ami, per primo ti metti in ricerca degli uomini, per primo vuoi entrare in comunione con ciascuno. Per primo. Suscita anche in coloro che ancora non ti hanno incontrato il desiderio di venire a Te, apri per tutti costoro una strada perché sappiano riconoscerti ed amarti. Sacro Cuore di Gesù, tu che tutto sai, tu che tutto vedi, tu che tutto ami, aiuta il cammino di chi, ancora, è lontano da te e, vagando, si perde
Per noi
Credo che, sostenuti da questi testi bilici, possiamo entrare nel vivo di questa festa che oggi celebriamo ma anche nel vivo di questo appuntamento che il Papa ha creato per ciascuno di noi, per farci pregare per la nostra famiglia e per le famiglie in generale, per farci conoscere tutti i problemi delle famiglie del mondo, per farci condividere le gioie di tutte le famiglie del mondo.
Sacro Cuore, tu che ami le nostre famiglie, tu che sei sempre al fianco di ogni famiglia, donaci di vedere i segni di speranza che tu crei per ogni famiglia.
Tu che insegni ad amare come Tu ami, insegna alle nostre famiglie ad essere scuole di amore autentico.
Tu che sopporti in modo infinito tutte le pene a cui sei stato sottoposto, insegna anche alle nostre famiglie a sopportare difficoltà e problemi, per dare gloria al tuo nome e per testimoniare la tua presenza divina.
Sacro Cuor del mio Gesù, fa’ ch’io ti ami sempre più!