lunedì 24 ottobre

Settimana della 1 domenica della dedicazione – lunedì 

Eccettuata la festa dei santi apostoli Simone e Giuda, questa settimana non vede altra celebrazione di memorie di santi. Occasione per seguire in modo continuativo il lezionario di questo periodo.

Il tema del giorno

Una donna vestita di sole

La Parola di Dio per questo giorno

LETTURA Ap 12, 1-12
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

In quel giorno. Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino a morire. Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è disceso sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo».

SALMO Sal 117 (118)

Renderò grazie al Signore nell’assemblea dei giusti.

Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze,
la destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze. R

Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte. R

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti. R

VANGELO Lc 9, 57-62
 Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

Vangelo

Leggiamo spesso questa pagina di Vangelo e il breve racconto di questi tre casi di vocazione. Casi singolari. Al primo che si propone di seguire il Signore, Gesù richiama la sobrietà, la povertà, il non avere nulla di possesso proprio. Al secondo, a quello che Gesù chiama alla sequela, viene ricordato di lasciare anche i propri affetti, non già perché non siano importanti, ma perché chi segue il Signore deve essere libero da ogni legame che distoglie dalla vocazione. Al terzo che si propone di seguire il Signore, Gesù propone qualcosa di simile, ribadendo una grande libertà interiore come condizione necessaria per la sequela. Sembra quasi che il Signore, più che attirare alla sequela, più che avvicinare alla sequela di Dio, allontani. Sembra quasi di doverci chiedere perché. Perché abbiamo questa sensazione? Perché Gesù vuole che si abbia chiaro che la sequela è una chiamata seria, unica, esperienza forte della vita.

Apocalisse

Ecco allora il modello: la “donna vestita di sole”, immagine che ci richiama la beata Vergine Maria. In lei vediamo rispecchiate tutte le caratteristiche che il Vangelo ha proposto alla nostra meditazione. È lei che lascia ogni cosa e che segue una via di povertà, possedendo solo il necessario alla vita. È lei che lascia i propri affetti e cerca di seguire il Signore ancora prima che suo Figlio nasca. È lei che seguirà poi il Signore in tutto il suo ministero. È lei che, pur sempre avendo vicino i suoi parenti più stretti che sono citati fino al contesto della morte del Signore Gesù, fa una esperienza di libertà grande. In fondo le è chiesto di rimanere anche libera da quel Figlio che le era stato dato in dono e che, poi, le era stato tolto attraverso la più incredibile delle morti.  Vediamo quindi, in Maria, tutte le caratteristiche della persona chiamata, della persona che segue generosamente il Signore donandosi appieno in tutte le cose della vita a Dio.

Intenzioni di preghiera

Raccolgo da queste letture alcune intenzioni.

  1. Preghiamo per le vocazioni. Lo stiamo facendo spesso. È questa anche una delle grandi intenzioni che ci vengono date dalla lettera pastorale del nostro Vescovo. Come pregare per le vocazioni? Io suggerirei di chiedere al Signore il dono di giovani che siano molto radicati in Lui e che, per questo, sappiano mettere ordine dentro sé stessi e sappiano seguire il Signore con quella radicalità che il Vangelo chiede. La libertà dalle cose, dagli affetti, da altre realtà del mondo di oggi mi sembra proprio sia la condizione assolutamente indispensabile per il cammino. Chiediamo al Signore questa grazia per avere il dono di preti e di suore che siano davvero corrispondenti al suo cuore.
  2. Preghiamo per i giovani. Possiamo anche pregare per i giovani in senso generale, al di là della speciale vocazione di consacrazione. Preghiamo perché ciascuno possa trovare la strada sulla quale camminare e nella quale realizzare ciò che il Signore chiede alla sua vita. Preghiamo perché i giovani sappiano comprendere che Dio chiama ciascuno alla piena realizzazione e alla piena felicità, permettendo a ciascuno di portare al pieno sviluppo doti e talenti.
  3. Preghiamo Maria. Noi abbiamo una forte devozione mariana. Siamo una comunità dove spesso si loda il nome di Maria, preghiamo per avere sempre Maria come modello. La nostra devozione mariana non sia solo un fatto tradizionale, una derivazione della fede di chi ci ha preceduto. Cerchiamo di fare realmente in modo che la devozione mariana sia parte di noi, sia parte della nostra formazione e della nostra fede. Chiediamo al Signore la grazia di saper sempre onorare e seguire l’esempio di sua madre. Dove c’è forte devozione mariana nascono le vocazioni alla vita consacrata.
2022-10-18T15:34:32+02:00