Settimana della 1 domenica dopo la dedicazione – sabato
Introduzione
Concludiamo questa settimana con la festa dei santi apostoli Simone e Giuda.
La Parola di questo giorno
LETTURA At 1, 12-14
Lettura degli Atti degli Apostoli
Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.
SALMO Sal 18 (19)
Risuona in tutto il mondo la parola di salvezza.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R
EPISTOLA Ef 2, 19-22
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
VANGELO Gv 14, 19-26
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Vangelo
Conosciamo molto bene tutte le Scritture di oggi, perché sono quelle che leggiamo in ogni festa degli apostoli. La differenza di ogni singola festa sta nel Vangelo.
Nella pagina di San Giovanni ci è stato detto che lo Spirito di Dio viene a “prendere possesso” del cuore di chi si affida a Dio. Ciò è certamente vero nella vita degli Apostoli. Non solo Simone e Giuda, ma tutti loro, hanno lasciato posto, nel loro cuore, alla presenza di Dio e Dio si è “impadronito di loro”, ovvero è diventato la fonte di ispirazione dei loro giorni, delle loro azioni, delle loro facoltà. Anche Simone e Giuda, con la loro vita, ci dicono questo. Specialmente Giuda con la sua lettera. Chi lascia che Dio si impadronisca di lui, impara un modo di pensare, un modo di vivere, un modo di ragionare che è completamente diverso da quello di tutti gli altri. Diverso perché lascia che la Parola del Signore diventi in lui fonte di ispirazione per i comportamenti pratici da seguire.
Provocazioni per il nostro cammino di fede
Personalmente credo che questa Parola di Dio sia davvero molto forte per tutti noi.
Anzitutto per la provocazione che essa genera. Noi non vogliamo avere “padroni” per la nostra vita e, quindi, avvertiamo che il Vangelo ci sta dicendo qualcosa che, quasi, ci urta. Lasciare che Dio sia nostro “padrone”, lasciare che Dio si “impadronisca dei cuori” significa accedere a quella obbedienza della fede che rende il cuore docile. Non è un contenuto negativo, non chiede di rinunciare a vivere con la propria libertà. Al contrario, chiede di sapersi assumere tutti i rischi della libertà e di essere capaci di vivere in primissima persona tutte le scelte, tutte le opzioni, tutte le realtà dell’esistenza, cercando di offrire tutto a Dio. Chi lascia che Dio si impadronisca del suo cuore fa questo: impara a pensare come pensa Dio, impara ad agire come agirebbe Cristo, impara ad essere presenza stessa di Dio nei giorni dell’uomo. San Paolo direbbe: “È Cristo che vive in me!”.
Questo ideale di vita può davvero conquistarci. Come cristiani, come figli di Dio in questo tempo, anche noi dovremmo dire qualcosa del genere, come cristiani di questa generazione, anche noi dovremmo dire che Cristo vive in noi e diventa per noi fonte di ispirazione e speranza per il nostro futuro. I discepoli, che si sono consegnati totalmente a Cristo, ci ricordano questa urgenza.
Ecco cosa significa, per noi tutti, celebrare la festa di due apostoli. Noi vogliamo chiedere al Signore di seguire queste loro orme e di essere sempre aiutati e protetti da loro per lasciare che, nelle nostre azioni, brilli la presenza di Dio. Questa meditazione potrà essere anche approfondita nella prossima festa di tutti i santi. Chi sono i santi? Sono coloro che hanno lasciato che Cristo prendesse possesso del loro cuore e, al di là di ciò che hanno fatto concretamente, sono uomini e donne che ci dicono e che ci insegnano quanto può essere bello che Cristo si impadronisca dei cuori. Chiediamo, allora, insieme questa grazia. La chiediamo, anzitutto, per noi, perché ciascuno di noi possa essere docile a quell’azione dello Spirito che è capace di consegnarci a Cristo. La chiediamo, però, anche per la Chiesa in generale, perché abbiamo bisogno di una Chiesa che viva questo ideale e che dimostri a tutti che è ancora possibile oggi, nel nostro tempo, lasciare che Cristo prenda dimora del nostro cuore e diventi ideale di cammino verso la vita eterna. Chiediamo questa grazia per intercessione dei santi che oggi festeggiamo e onoriamo.
Intenzioni di preghiera
Mentre concludiamo questa settimana, rivolgiamoci a Dio attraverso i Santi Simone e Giuda con questa intenzione di preghiera.