Lunedì 30 gennaio

Settimana della 4 domenica dopo l’Epifania – lunedì

La spiritualità di questi giorni

Questa settimana è del tutto particolare. In occasione della festa di San Giulio, mentre viviamo anche la memoria del beato cardinale Ferrari, la presentazione del Signore al tempio, viviamo anche le giornate eucaristiche, le “sante quarantore”, giorni di preghiera davanti al mistero dell’Eucarestia che, in questo anno tutto dedicato alla preghiera, vorrei che fossero particolari per intensità. Lasciamoci guidare dalla Parola di Dio che dona spessore ai nostri giorni.

La Parola di questo giorno

LETTURA Sir 24, 23-29
Lettura del libro del Siracide

Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio Altissimo, la legge che Mosè ci ha prescritto, eredità per le assemblee di Giacobbe. Non cessate di rafforzarvi nel Signore, aderite a lui perché vi dia vigore. Il Signore onnipotente è l’unico Dio e non c’è altro salvatore al di fuori di lui. Essa trabocca di sapienza come il Pison e come il Tigri nella stagione delle primizie, effonde intelligenza come l’Eufrate e come il Giordano nei giorni della mietitura, come luce irradia la dottrina, come il Ghicon nei giorni della vendemmia. Il primo uomo non ne ha esaurito la conoscenza e così l’ultimo non l’ha mai pienamente indagata. Il suo pensiero infatti è più vasto del mare e il suo consiglio è più profondo del grande abisso.

SALMO Sal 102 (103)

Benedici il Signore, anima mia.

L’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza
e ricordano i suoi precetti per osservarli. R

Il Signore ha posto il suo trono nei cieli
e il suo regno domina l’universo.
Benedite il Signore, angeli suoi,
potenti esecutori dei suoi comandi,
attenti alla voce della sua parola. R

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,
suoi ministri, che eseguite la sua volontà.
Benedite il Signore, voi tutte opere sue,
in tutti i luoghi del suo dominio.
Benedici il Signore, anima mia. R

VANGELO Mc 5, 24b-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco

In quel tempo. Molta folla seguiva il Signore Gesù e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».

La sapienza della vita

Vorrei che raccogliessimo tutti il primo invito che viene a noi, oggi, dalla Scrittura sapienziale: “Non cessate di rafforzarvi nel Signore”. Credo che sia l’invito migliore con il quale iniziare una settimana così bella e così forte. Perché celebrare le giornate eucaristiche? Perché dare ampio risalto alla festa patronale da un punto di vista liturgico? Perché vogliamo tutti rafforzarci nel Signore. Vogliamo tutti, in qualche modo, utilizzando ciò che il calendario ci offre, rafforzare il nostro cammino. Niente ci rafforza di più che lo stare presso il Signore, nella celebrazione del sacramento e anche nell’adorazione. Ci si rafforza nel Signore solo nella preghiera. Solo quando noi ci mettiamo davanti a Dio il nostro spirito si rafforza e diviene più intensa la nostra vita in Cristo.

Il Signore onnipotente è l’unico Dio e non c’è altro salvatore all’infuori di lui”. Il sapiente continuava così la sua meditazione permettendo anche alla nostra meditazione di proseguire. Non c’è altro salvatore all’infuori di Cristo, precisiamo noi, alla luce della seconda alleanza, come ci ha insegnato San Paolo settimana scorsa. Noi vogliamo sostare prolungatamente dinnanzi al mistero della Santa Eucarestia proprio per questo, proprio per dire che Cristo è per noi l’unico salvatore del mondo, l’unico salvatore dell’anima. Potrebbe essere questa la sola frase da ripetersi nella mente quando siamo di fronte al Sacramento; ripetere le verità della fede apre il cuore ad una più profonda contemplazione del mistero.

Essa trabocca di sapienza…”. Stare a contemplare il mistero di Dio che si rivela come unico salvatore permette di vivere una sapienza traboccante. Una parola molto forte, degna non solo di essere ascoltata, ma anche imitata. Senza questa contemplazione di sapienza, infatti, noi non siamo e non possiamo essere attratti dal mistero di Dio.

Il suo pensiero è più vasto del mare e il suo consiglio più profondo del grande abisso”. Credo che anche questa frase ci aiuti ad entrare nella spiritualità di questi giorni. Di fronte alla contemplazione dell’Eucarestia, noi siamo invitati quasi a rimanere senza fiato.

Anche dal Vangelo raccogliamo spunti di sapienza. Potremmo dire: che sapienza avrà avuto mai questa donna? Una donna anonima, una donna malata, una donna che non aveva niente da insegnare a nessuno? Che sapienza avrà avuto mai l’emorroissa? La sapienza degli uomini. La sapienza dei semplici. La sapienza delle donne che credono che, anche solo toccando il lembo di una veste si possa guarire. Una sapienza popolare, se vogliamo, eppure una sapienza efficace. Questa donna si porta dietro a Gesù, quasi per prenderlo di sorpresa. Solo per toccare il lembo del mantello. Questa donna non vuole disturbare Gesù. Non vuole costringerlo ad ascoltarla. A lei basta toccare una delle sue cose. È l’espressione di una fede semplice, certamente, eppure di una fede autentica. Intanto perché riconosce a Gesù il potere della guarigione. Poi perché è rispettosa della sua persona. Infine perché questa donna sa che la sua salvezza dipenderà dal suo incontro con Cristo. Cosa che il Signore non solo conosce benissimo, ma anche apprezza e addita ad altri come realtà fondamentale della vita. Gesù vuole che questa donna esca allo scoperto perché si conosca il suo gesto, si apprezzi la sua sapienza, si viva come lei.

Il nostro cammino di fede

Credo che noi tutti possiamo comprendere le verità che la Parola di Dio di oggi ci ha lasciato e che possiamo proprio tutti, partendo da queste verità, rendere più forte il nostro cammino.

Intenzioni di preghiera

Suggerirei di trasformare le citazioni della Parola di Dio che vi ho già segnalato in preghiera.

Diciamo anche noi a Dio che Egli è l’unico salvatore. Riconosciamo questa presenza di salvezza nell’Eucarestia che celebriamo.

Chiediamo la grazia di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore. Chiediamo a Dio stesso la grazia di saper vedere bene i segni della sua presenza tra noi. Cerchiamo anche noi, come la donna emorroissa, di avere quella sapienza popolare, semplice di chi si mette ai piedi del Signore per adorarlo e anche per chiedere le cose che più ci stanno a cuore.

Questi giorni di prolungata presenza davanti alla S. Eucarestia ci vedano ancor più pronti alla preghiera.

2023-02-03T17:38:23+01:00